DONADI. -
Al Ministro per i rapporti con il Parlamento.
- Per sapere - premesso che:
tra le misure urgenti che il Governo ha deciso a sostegno dell'economia italiana e contro gli effetti della crisi finanziaria ed economica, vi è anche la proposta di aumentare l'iva sui canoni delle pay tv, portandola dal 10 al 20 per cento;
a quanto si apprende, l'aumento dell'iva sui canoni delle pay tv sarà a totale carico degli abbonati;
una delle principali promesse elettorali del Presidente del Consiglio dei ministri è stata quella di non aumentare le tasse alle famiglie italiane;
solo pochi giorni fa, il Presidente del Consiglio dei ministri ha indicato nel mantenimento di un elevato livello di consumi il principale strumento per fronteggiare la crisi. L'introduzione di una nuova tassa appare in netta contraddizione con questa affermazione; i suoi effetti ricadranno sulle famiglie italiane e saranno una fonte di contrazione dei consumi; si determinerà, inevitabilmente, un calo della domanda nel mercato della pay tv: si prevedono, infatti, aumenti anche di 6 euro al mese per una platea di oltre 4 milioni di abbonati;
in una fase in cui molti governi stanno tagliando le tasse ed aumentando la spesa pubblica per sostenere i consumatori, la proposta del Governo italiano sembra andare in senso dichiaratamente opposto, colpendo uno dei settori della nostra economia che registra anche in questo periodo una costante crescita;
la proposta del Governo rischia di colpire anche le nuove realtà emergenti nel settore, destinandole sostanzialmente alla chiusura;
nel nostro Paese resta irrisolto il problema del conflitto di interessi, che tale vicenda riporta inevitabilmente all'attenzione dell'opinione pubblica e, soprattutto, del Parlamento e del legislatore;
il pluralismo dell'informazione, soprattutto nelle democrazie moderne, è un principio che va difeso e garantito con la massima determinazione: non si possono creare equivoci su temi delicati come questo;
la decisione del Governo di aumentare l'iva sui canoni delle pay tv e, contemporaneamente, di adeguare il canone Rai all'inflazione, di fatto aumentandolo, evidenzia come sia oramai improcrastinabile una legge più adeguata e condivisa sul conflitto di interessi -:
se non ritenga di chiarire le ragioni alla base della decisione di aumentare l'iva a danno di un concorrente della società Mediaset e se non ritenga di rivalutarle, affinché il settore delle pay tv non venga penalizzato a completo svantaggio dei consumatori italiani e affinché sia mantenuto un adeguato livello dei consumi.(3-00260)