ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00250

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 92 del 25/11/2008
Firmatari
Primo firmatario: NUCARA FRANCESCO
Gruppo: MISTO-LIBERAL DEMOCRATICI-REPUBBLICANI
Data firma: 25/11/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Attuale delegato a rispondere: RAPPORTI CON IL PARLAMENTO delegato in data 25/11/2008
Stato iter:
26/11/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/11/2008
Resoconto NUCARA FRANCESCO MISTO-LIBERAL DEMOCRATICI-REPUBBLICANI
 
RISPOSTA GOVERNO 26/11/2008
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 26/11/2008
Resoconto NUCARA FRANCESCO MISTO-LIBERAL DEMOCRATICI-REPUBBLICANI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/11/2008

SVOLTO IL 26/11/2008

CONCLUSO IL 26/11/2008

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00250
presentata da
FRANCESCO NUCARA
martedì 25 novembre 2008, seduta n.092

NUCARA. -
Al Ministro per i rapporti con il Parlamento.
- Per sapere - premesso che:

tutti gli indicatori economici e sociali denunciano lo stato di crisi del Mezzogiorno italiano. Da oltre un decennio, infatti il suo peso relativo sull'economia nazionale è rimasto stazionario, allargando la forbice tra le aree più forti del Paese e quelle più deboli;

le cause di questa regressione relativa sono riconducibili ai cambiamenti intervenuti nel modello di sviluppo dell'economia italiana. Le pratiche dirigistiche di un tempo hanno ceduto il passo a favore di uno sviluppo dell'attività imprenditoriale di tipo molecolare - basata su piccole e medie imprese - che hanno conquistato spazi di mercato, specie all'estero, ed avviato processi autopropulsivi di sviluppo;

in questo nuovo ambiente la dotazione infrastrutturale, seppure insufficiente a livello nazionale, ha tuttavia contribuito notevolmente all'affermazione delle suddette attività imprenditoriali, consentendo a zone del Paese, come il Nord Est, in precedenza emarginate, da un punto di vista economico e sociale, di poter competere con successo sui mercati domestici ed internazionali;

la carenza di investimenti nel Mezzogiorno ha creato, di conseguenza, un'ulteriore frattura. Un vuoto che è stato colmato, almeno in parte, dallo sviluppo di attività criminose, che si nutrono dell'assenza di prospettive capaci di dare al territorio una speranza di riscatto e di emancipazione;

le risorse, che in questi anni sono state pure stanziate, da un lato non hanno avuto riscontro in progetti effettivi (erano, cioè, semplici poste contabili cancellate a fine anno per essere, invece, effettivamente utilizzate in progetti a favore di altri territori del Paese), dall'altro erano disperse in una miriade di piccoli interventi, spesso rispondenti a logiche clientelari, ma non in grado di rappresentare quel volano in grado di imprimere un cambiamento nella prospettiva più generale;

la stessa politica economica del Paese, costretta a fare i conti con il carattere dualistico del suo sviluppo, aveva come punto di riferimento principale le sue aree forti. Il che entrava, inevitabilmente, in contraddizione con le esigenze - fiscalità di vantaggio, differenziazione delle politiche salariali, maggior impegno nella dotazione delle infrastrutture e così via - di un territorio, che aveva, invece, esigenze e problemi diversi, che potevano essere risolti - come mostra l'esperienza internazionale, a partire dalla Germania o dall'Irlanda - solo con un impegno maggiore;

ancora recentemente i tentativi nel delineare una diversa politica economica - a partire dalla fiscalità di vantaggio - sono stati troppo timidi e limitati nel tempo, mentre le risorse stanziate per far fronte alle più gravi strozzature infrastrutturali venivano dirottate a favore di altri interventi; nonostante il fatto che il Mezzogiorno - si pensi al porto di Gioia Tauro - avesse dimostrato grandi capacità di sviluppo autonomo;

nei nuovi equilibri geopolitici (rapporto Nord-Sud, sviluppo dell'area mediterranea e così via) il Mezzogiorno può divenire la piattaforma logistica del commercio internazionale, contribuendo ad allargare il peso politico non solo dell'Italia, ma dell'Europa stessa, nel difficile negoziato per le grandi riforme che saranno necessarie per superare la grave crisi finanziaria internazionale;

affinché tutto ciò si realizzi è necessario che l'impegno dello Stato a favore del Mezzogiorno, in termini di investimenti e di sviluppo indotto dalla presenza pubblica, diventi prioritario -:

quale sia la strategia che il Governo intende adottare per conseguire i risultati indicati e come tutto ciò si concili con la prassi adottata di utilizzare le risorse - a partire dal Fondo per le aree sottoutilizzate - in teoria stanziate a favore del Mezzogiorno, di fatto utilizzate per scopi che nulla hanno a che vedere con la loro destinazione originaria. (3-00250)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

crisi monetaria

finanze internazionali

fiscalita'

Mezzogiorno

piccole e medie imprese

piccole e medie industrie

politica economica

politica salariale

potenziale di sviluppo

regione mediterranea CE

relazioni Nord-Sud