BERSANI, ALBONETTI, MARTELLA, SERENI, BRESSA, QUARTIANI, GIACHETTI, MARIANI, BRANDOLINI e BRATTI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
durante la recente discussione in Parlamento del programma infrastrutture allegato al documento di programmazione economico-finanziaria 2009-2011, il Ministro interrogato impegnava il Governo a reperire nel disegno di legge finanziaria per il 2009 14 miliardi di euro, di cui 4 miliardi nel solo 2009, per proseguire il programma della cosiddetta «legge obiettivo»;
le previsioni di spesa previste nel disegno di legge finanziaria per il 2009 in discussione alla Camera dei deputati generano fondate preoccupazioni. Tagli consistenti per quanto riguarda il sistema infrastrutturale: l'Anas contava per il 2009, in base alla legge finanziaria per il 2008, su 1.560 miliardi, ora saranno 1.205. Una riduzione è prevista anche nel capitolo relativo alle somme da erogare all'Anas a titolo di corrispettivi dovuti per le attività ed i servizi resi: 269,8 milioni di euro (-126,7 milioni di euro rispetto al dato 2008). Per Rete ferroviaria italiana erano previsti 3.500 milioni, ora saranno invece 2.362;
i dati pubblicati recentemente dalla segreteria del Cipe fotografano una situazione economica allarmante. Dal monitoraggio sui fondi della cosiddetta «legge obiettivo» 2002-2008 emerge che su 15 miliardi di euro messi a disposizione dallo Stato solo 7,337, pari al 49 per cento del totale, sono stati attivati a favore dei soggetti beneficiari;
tale situazione rischia, tra le altre cose, di pregiudicare le intese quadro sottoscritte dal Governo e dalle regioni nei mesi scorsi. Tra queste quella firmata il 1
o agosto 2008 dal Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi e quello della regione Emilia-Romagna Errani, la quale, tra le altre opere, prevede la realizzazione della Nuova Romea (tratto Ravenna-Mestre);
il completamento dell'itinerario autostradale adriatico è tema di analisi e di proposte almeno dagli anni '80. Risale al 1990 la redazione del primo progetto preliminare per il tracciato Ravenna-Venezia (Nuova Romea commerciale), sul quale sono state poi sviluppate numerose varianti;
l'autostrada, concepita quale asse destinato a collegarsi con la direttrice est-ovest del corridoio transeuropeo numero 5 all'altezza del nodo di Mestre, ha come obiettivo il potenziamento del sistema stradale lungo il corridoio adriatico. Tale arteria conosciuta come Romea risulta fortemente utilizzata per la viabilità locale, turistica e commerciale. Il traffico è cresciuto notevolmente negli ultimi anni con un'incidenza del 40 per cento del traffico pesante, il doppio rispetto al dato nazionale;
nel giugno 2003 diversi operatori economico-finanziari presentavano la proposta di realizzare l'opera in project financing, alcuni di loro prevedendo anche un unico corridoio autostradale senza soluzione di continuità da Mestre sino a Civitavecchia. Il costo complessivo del progetto prevedeva una spesa pari a 10 miliardi di euro, di cui il 45 per cento a carico dello Stato;
l'allora Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Lunari, in occasione di un intervento pubblico a Ravenna, dichiarava che i cantieri si sarebbero aperti entro il 2005;
l'11 novembre 2004 veniva sottoscritto a Roma dai rappresentanti delle 5 regioni interessate (Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Lazio) l'atto integrativo per la programmazione congiunta e la realizzazione del corridoio di viabilità autostradale Mestre-Orte-Civitavecchia. Il documento forniva un inquadramento di programmazione unitaria e certa all'intero corridoio in un contesto di cooperazione e coordinamento tra le amministrazioni statali e regionali interessate;
il 17 febbraio 2005 veniva presentato da un raggruppamento di operatori economico-finanziari il progetto preliminare del nuovo collegamento infrastrutturale Mestre-Orte. La previsione del costo complessivo dell'opera, da realizzare in project financing, ammontava a 10,8 miliardi di euro;
il tratto autostradale compreso tra Venezia e Ravenna veniva individuato nell'allegato infrastrutture al documento di programmazione economico-finanziaria 2007-2011 tra le opere prioritarie;
il 17 dicembre 2007 veniva sottoscritto l'atto aggiuntivo all'intesa generale quadro tra Governo e regione Emilia-Romagna. Nello stesso veniva fissata al 29 dicembre 2008 la scadenza per l'inizio delle procedure per la realizzazione della tratta E55 (Nuova Romea) da Ravenna a Mestre, in modo da garantire i livelli di sicurezza e di funzionalità dell'attuale superstrada;
ogni giorno in Italia, secondo gli ultimi dati Istat, si verificano oltre 600 incidenti che causano la morte di circa 15 persone e il ferimento di 800. Nel complesso in media ogni anno sulle strade decedono circa 5 mila persone, mentre 300 mila subiscono traumi e lesioni di diversa gravità;
a questi drammatici dati deve aggiungersi il triste primato che la Romea detiene in materia di incidenti mortali. Il tasso di mortalità è di 97,22 morti ogni mille incidenti, l'indice di gravità è pari a 52,51 morti ogni mille infortunati. Negli ultimi cinque anni si contano 5950 feriti, 37 persone hanno perso la vita. 0,17 morti per chilometro: la strada più pericolosa d'Italia;
nei mesi di agosto e settembre 2008 sullo stesso tratto stradale si sono verificati diversi incidenti mortali -:
considerati gli impegni assunti, visti i ritardi oggettivi rispetto alla fase esecutiva dell'opera in oggetto, considerati i crescenti eventi luttuosi che costellano la percorrenza su quest'importante asse stradale, se il Governo non intenda adottare ogni iniziativa utile a reperire le risorse necessarie per il finanziamento della Nuova Romea. (3-00206)