CICCHITTO, BOCCHINO, BELLOTTI e BALDELLI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
negli ultimi giorni inchieste della magistratura inquirente su T-red e Photored hanno sollevato il velo su una problematica che investe un numero sempre maggiore di amministrazioni pubbliche locali, che avrebbero consentito o comunque non avrebbero evitato la manomissione di apparecchi elettronici per i rilevamenti delle infrazioni stradali, in molti casi utilizzati per operare vere e proprie truffe ai danni di cittadini incolpevoli, irrogando sanzioni per infrazioni mai commesse;
ferma restando la necessità della prevenzione degli incidenti stradali e quella di incrementare le misure volte a garantire la sicurezza stradale, è lecito interrogarsi su quali siano i mezzi più adatti per perseguire tali scopi e quelli che, al contrario, sono soltanto degli espedienti per rimpinguare le casse dissestate di molti enti locali;
il meccanismo per rilevare infrazioni mai commesse sembra aver raggiunto l'apice col caso segnalato dalla procura di Milano: un cartello occulto - secondo il giudice per le indagini preliminari Andrea Ghinetti - «promuoveva, organizzava e coordinava l'attività» per garantirsi e «favorire l'acquisizione di contratti con enti pubblici»;
la guardia di finanza, secondo Il Corriere della Sera del 18 settembre 2008, «ha accertato manipolazioni di appalti in oltre trenta comuni, così al Nord come al Sud, e si è scoperto che in alcuni casi, grazie agli accordi sotterranei con gli amministratori pubblici, alle gare per l'affidamento della fornitura delle telecamere e degli autovelox - gare a trattativa privata - venivano invitate soltanto le imprese affiliate al cartello gestito dagli arrestati»;
mancando una chiara normativa di riferimento riguardo a T-red e Photored e dato l'utilizzo eccessivo di apparecchiature elettroniche al fine delle rilevazioni delle infrazioni al codice della strada, viene da chiedersi se non sia giunto il momento di varare una normativa che vada a fornire un quadro chiaro circa usi e limiti delle stesse -:
se conosca i fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda assumere, nell'ambito delle proprie competenze, per prevedere che le pubbliche amministrazioni possano utilizzare le apparecchiature di rilevazione elettronica delle infrazioni solo nel caso ne detengano la proprietà e sia ad esse affidata in esclusiva la redazione e notifica dei verbali, affidando a ditte esterne autorizzate il solo controllo annuale della funzionalità strumentale, in modo da evitarne la manomissione per massimizzare gli introiti derivanti dalle contravvenzioni. (3-00165)