ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00163

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 62 del 07/10/2008
Firmatari
Primo firmatario: BRUGGER SIEGFRIED
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 07/10/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZELLER KARL MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 07/10/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 07/10/2008
Stato iter:
08/10/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/10/2008
Resoconto BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
 
RISPOSTA GOVERNO 08/10/2008
Resoconto ROTONDI GIANFRANCO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI GOVERNO)
 
REPLICA 08/10/2008
Resoconto BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/10/2008

SVOLTO IL 08/10/2008

CONCLUSO IL 08/10/2008

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00163
presentata da
SIEGFRIED BRUGGER
martedì 7 ottobre 2008, seduta n.062

BRUGGER e ZELLER. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
la Corte di cassazione - con sentenza n. 23596 del 15 settembre 2008, che richiama una precedente sentenza (la n. 15321 del 10 giugno 2008) - ha affermato che non sono soggetti al pagamento dell'ici i fabbricati rurali privi di rendita catastale e iscritti nel catasto terreni, mentre sono soggetti all'ici i fabbricati rurali inseriti nel catasto fabbricati a norma dell'articolo 9, comma 1, del decreto-legge n. 557 del 1993, che non rientrano, dunque, nella categoria degli immobili esenti secondo il decreto legislativo n. 504 del 1992 istitutivo dell'ici;

l'Anci Emilia-Romagna, con la circolare del 24 settembre 2008, ha espresso orientamenti favorevoli all'assoggettabilità all'ici di tutti i fabbricati rurali, accatastati o da accatastare, compresi quelli inseriti nel catasto terreni;

questa posizione ha suscitato il giustificato allarme delle associazioni degli agricoltori, giacché appare antitetica alla prassi dell'agenzia delle entrate, secondo cui è possibile attribuire una rendita catastale ad un fabbricato rurale esclusivamente se il fabbricato perde carattere di ruralità;

tale orientamento, infatti, è stato assunto dal legislatore (decreto ministeriale n. 28 del 1998 e decreto-legge n. 266 del 2006), prevedendo il trasferimento degli edifici rurali iscritti nel catasto terreni e l'obbligo di iscrizione solo in situazioni quali la vendita, donazione o successione e la perdita dei requisiti di ruralità;

conseguentemente, mentre al 31 dicembre 1995 sono 5.400.000 i fabbricati rurali iscritti nel catasto terreni, nel 2006 i fabbricati rurali iscritti nel catasto terreni scendono a 4.000.000, mentre 1.400.000 sono quelli iscritti nel catasto fabbricati e tassabili in base alla sentenza della Corte di cassazione sopra citata e al 31 agosto 2008 gli edifici rurali iscritti nel catasto terreni sono stimati in 3.500.000 in ragione dell'identificazione da parte dell'agenzia del territorio di fabbricati rurali ormai privi di requisiti e destinati, dunque, ad essere regolarizzati nel catasto fabbricati;

ciò detto, la posizione dell'Anci, favorevole all'assoggettabilità all'ici di tutti i fabbricati rurali, anche in presenza dei requisiti di ruralità, appare grave e del tutto priva di fondamento giuridico o economico;

in particolare, la Confagricoltura ha manifestato il proprio dissenso rispetto all'orientamento dell'Anci in ordine all'assoggettabilità ad ici dei fabbricati rurali; posizione che «contraddice manifestamente un indirizzo consolidato nel tempo e ormai definitivamente convalidato dalla prassi ministeriale ed amministrativa e, peraltro, supportato dalla stessa normativa». In presenza di questa iniziativa di recupero dell'ici da parte delle amministrazioni comunali, Confagricoltura manifesta «preoccupazione per le ricadute negative sul settore, già fortemente colpito dall'andamento dell'attuale congiuntura economica». Nel contempo non può non rilevare «il disorientamento che tale ingiustificata pretesa determinerà nel mondo agricolo e che costringerà gli agricoltori, per tutelare le loro ragioni, a ricorrere massicciamente in via contenziosa»;

Massimo Bagnoli, responsabile fiscale di Cia-Confederazione italiana agricoltura, secondo quanto riportato da organi di stampa, ha osservato che: «la pronuncia della Cassazione risulta carente della parte di analisi del principio che vieta la doppia imposizione; omissione rilevante, tenuto conto che il reddito dei fabbricati rurali è già incluso e quindi sottoposto a prelievo impositivo nel reddito dominicale dei terreni»;

Francesco Preziosi, responsabile dell'ufficio tributario di Coldiretti, ha sostenuto, in una dichiarazione pubblicata su organi di stampa, che «oltre alla prassi delle entrate, ci sono sentenze della Corte di cassazione che dicono cose diverse da quest'ultima pronuncia. Di certo, comunque, non possiamo arrivare ad avere migliaia di contenziosi tributari contro gli accertamenti dei comuni. Occorre una norma che faccia chiarezza»;

sarebbero colpiti da questa eventuale imposizione i piccoli coltivatori diretti che rappresentano la grande maggioranza degli operatori del settore, i quali sostengono costi di gestione già elevatissimi;

ad oggi non è chiara la posizione giuridica delle cooperative agricole ai fini dell'assoggettabilità all'ici -:
se il Governo non ritenga urgente e non più procrastinabile l'adozione di un provvedimento che chiarisca definitivamente l'esclusione dei fabbricati rurali dall'applicazione dell'ici. (3-00163)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

amministrazione locale

costo d'esercizio

doppia imposizione

eredita'

fabbricato rurale

giudizio

giurisdizione di grado superiore