VIETTI, RAO, CICCANTI, COMPAGNON, NARO e VOLONTÈ. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
sono oltre ottomila in Italia i magistrati onorari che si occupano di reati, quali scippi, rapine, furti in abitazione, droga, reati dei clandestini: in pratica, tutto il «pacchetto sicurezza» voluto dall'attuale Governo;
quando ancora era procuratore capo di Torino Marcello Maddalena, secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa in due successivi articoli del 12 e 15 settembre 2008, aveva addirittura scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sostenendo che non solo sono utili, ma fondamentali, sia perché si occupano della criminalità spicciola, che magari non finisce sui giornali o in televisione, ma che coinvolge la moltitudine dei cittadini, sia perché «permettono all'Italia di evitare qualcuna delle infinite multe dell'Unione europea per aver sforato la ragionevole durata dei processi»;
non sono dipendenti del ministero della giustizia (anche se sostituiscono pubblici ministeri e giudici) e percepiscono una retribuzione di 73 euro per l'attività svolta in udienza e 73 euro per quella fuori (compilazione lista testi, studio dei fascicoli, notizie di reato ed altro), con una retribuzione media mensile di circa 900 euro (la cifra è la stessa dal 2001, senza che ci sia stata nemmeno la rivalutazione Istat);
a seguito della circolare del dipartimento affari di giustizia del 4 settembre 2008, che ha, di fatto, dimezzato la loro paga, i magistrati onorari hanno proclamato uno sciopero a oltranza a partire dal 6 ottobre 2008, dichiarando l'intenzione di andare avanti fino a quando non verranno retribuiti in proporzione alla quantità e alla qualità del loro lavoro;
già il precedente Governo aveva stabilito che l'attività fuori udienza non dovesse più essere retribuita, ma, fortunatamente, un'interpretazione della legge ha permesso ai magistrati onorari di ottenere la doppia indennità in udienza, ma con un limite di accumulo di uno al giorno;
questo ha fatto intravedere la possibilità di chiedere anche gli arretrati, ma restava da chiarire per quanti anni, ma nel frattempo, per evitare il blocco dell'attività dei tribunali, i magistrati onorari hanno prestato gratuitamente la loro attività fuori udienza, sperando in un occhio di riguardo al momento del conteggio degli arretrati;
invece, la nuova circolare ha stabilito che, oltre al mancato riconoscimento degli arretrati, non è dovuta neanche la doppia indennità -:
quali iniziative intenda porre in essere per accogliere le legittime richieste di una categoria di operatori del diritto altamente qualificata e indispensabile per il lavoro nei tribunali e per evitare gli effetti negativi che avrebbe lo sciopero sullo svolgimento e sulla durata dei processi.
(3-00142)