STRIZZOLO. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
con un provvedimento di sequestro degli impianti di produzione di cloro-soda della Caffaro dl Torviscosa (Udine) adottato dall'autorità giudiziaria per la presunta violazione di norme in materia ambientale, si è interrotta la produzione presso la medesima azienda lasciando senza lavoro 270 lavoratori;
la cessazione dell'attività, oltre a comportare il ridimensionamento occupazionale presso le Industrie Caffaro, rischia di determinare una situazione di crisi anche per altre aziende collegate per tipo di produzione: la Bracco Spa (con 140 dipendenti a Torviscosa), la Serichim, la Lavanderia Adriatica, il Consorzio Depurazione Laguna, la Caffaro di Brescia, Undesa Bologna e altre ancora per un totale, tra diretto e indotto, di circa 1000 dipendenti;
il polo chimico di Torviscosa è fra i più importanti del nostro Paese ed ha già subito, negli anni scorsi, un pesante ridimensionamento sul piano occupazionale con negativi riflessi economico-sociali sulla Bassa Friulana e sulla Provincia di Udine;
è auspicabile la costituzione di un tavolo di concertazione, con la partecipazione dei Ministeri competenti, della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Udine, dei rappresentanti dei lavoratori e della direzione delle Industrie Caffaro per ricercare - nel rispetto delle indagini della magistratura - le possibili soluzioni per evitare la chiusura irreversibile dello stabilimento e delle attività indotte;
è necessario sia ridefinito un progetto di sviluppo nazionale del comparto chimico che tenga conto delle opportunità di sviluppo di attività produttive ad alto contenuto innovativo e della tutela della salute e dell'ambiente -:
quali iniziative urgenti intendano assumere i Ministri interrogati al fine di:
a) evitare la chiusura dello stabilimento della Caffaro di Torviscosa e le pesanti ricadute occupazionali che interessano non solo il Friuli Venezia Giulia ma anche altre unità produttive collegate, ubicate in altre regioni;
b) ridisegnare un progetto strategico per il comparto chimico del Paese compatibile con l'obiettivo di tutela della salute e dell'ambiente. (3-00129)