MIOTTO, NACCARATO, QUARTIANI, LENZI, MURER, DE TORRE, MIGLIOLI, MARIO PEPE (PD) e SCHIRRU. -
Al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.
- Per sapere - premesso che:
in questi giorni ha fatto notizia la iniziativa del Ministro Brunetta di pubblicare sul sito istituzionale del suo Ministero le vignette estrapolate dai quotidiani, aventi come oggetto le misure governative contro i fannulloni;
centinaia di dipendenti pubblici hanno scritto mail di protesta invocando l'intervento del Presidente della Repubblica, perché effettivamente l'iniziativa del Ministro getta discredito su tutta la pubblica amministrazione;
nel tentativo goffo quanto inopportuno di «compensare» la più mastodontica operazione di dileggio dei pubblici dipendenti che sia mai avvenuta in Italia, si è offerto come destinatario della vignetta più «cattiva» lanciando un concorso di idee e ipotizzando un premio da consegnare in una sede istituzionale;
si ritiene che sia sbagliato generalizzare il giudizio che assimila ai fannulloni tutti i pubblici dipendenti;
il Ministro, in particolare, non può sentirsi moralmente oltre che politicamente estraneo al giudizio che la pubblica opinione esprime verso la Pubblica Amministrazione;
va ribadita l'importanza che riveste una pubblica amministrazione efficiente che operi secondo i principi costituzionali della imparzialità e secondo il criterio della legalità, a salvaguardia dei diritti dei cittadini -:
se non ritenga il Ministro di dover ottemperare anch'egli a quanto previsto dall'articolo 11 del codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni che prevede che «il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche che vadano a detrimento dell'immagine dell'amministazione»;
se costituisca, secondo il Ministro, un esempio da imitare anche da altre amministrazioni pubbliche l'utilizzo del sito istituzionale per pubblicare opinioni «di parte», quali sono le vignette;
se ritenga il Ministro, tali iniziative coerenti con l'articolo 97 della Costituzione;
se il Ministro non debba operare con i fatti e non con il dileggio e pertanto se non debba sentire la responsabilità di contrapporre al sarcasmo sui fannulloni, la pubblicazione di tanti esempi, ai fini di una sana emulazione, non solo delle «buone pratiche» di milioni di dipendenti pubblici competenti ed onesti, ma anche di chi fa molto più del proprio dovere come infermieri, tecnici e medici che non fanno tutte le ferie di cui hanno diritto e non vedono pagate le ore straordinarie che fanno, al pari di tanti poliziotti o di tanti ricercatori che vivono analoghe esperienze;
se il Ministro non ritenga di dire cosa pensa anche alle decine di migliaia di impiegati dei Ministeri, enti pubblici, enti locali e regioni o alle centinaia di migliaia di insegnanti che fanno quotidianamente il loro dovere e non sono più disposti a subire, dopo il blocco del turnover e la riduzione degli stipendi, anche la ironia del «loro» Ministro che maramaldeggia con la satira;
se non ritenga il Ministro, oltre a ritirare le vignette, anche di ripensare alla proposta che ha avanzato in questi giorni su un premio per la miglior vignetta che lo riguarda, al fine di risparmiare energie e risorse, da destinare a finalità più consone all'ufficio affidatogli.(3-00115)