ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01779

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 732 del 11/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: FORMISANO ANNA TERESA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 11/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 11/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/12/2012
Stato iter:
13/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/12/2012
Resoconto FORMISANO ANNA TERESA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2012
Resoconto CARDINALE ADELFIO ELIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 13/12/2012
Resoconto FORMISANO ANNA TERESA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/12/2012

SVOLTO IL 13/12/2012

CONCLUSO IL 13/12/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01779
presentata da
ANNA TERESA FORMISANO
martedì 11 dicembre 2012, seduta n.732

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere - premesso che:


è stato inviato alla conferenza Stato-regioni dal Ministro della salute Renato Balduzzi, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze Vittorio Grilli, il regolamento sulla «Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera»;


il regolamento indica il metodo di calcolo per la riduzione delle unita operative complesse e la riconversione delle strutture ospedaliere secondo quanto indicato dall'articolo 15, comma 13, del decreto-legge n. 95 del 2012 sulla spending review, che dovrebbe portare ad una diminuzione dei posti letto ospedalieri in Italia di almeno 7.389 unità;


al 10 gennaio 2012 in Italia erano presenti 231.707 posti letti (3,82 ogni mille abitanti) di cui 195.922 per acuti (3,23 ogni mille abitanti) e 35.785 per post-acuti (0,59);


il decreto-legge n. 95 del 2012 indica come obiettivo una media complessiva di 3,7 posti letto per mille abitanti, di cui 0,7 deve essere dedicato a riabilitazione e lungo-degenti e i restanti 3 per gli acuti. Secondo i calcoli, quindi, i posti letto dovranno arrivare in totale a 224.318 unità, di cui 181.879 per acuti (-14.043) e fino a 42.438 per post-acuti (+6635);


le regioni dovranno pertanto procedere ad una loro riorganizzazione, aumentando o diminuendo il numero dei posti letto in funzione dei nuovi parametri basandosi sulla popolazione generale di ciascuna di esse, pesata e corretta in base alta percentuale di anziani e ai flussi di mobilità ospedaliera tra regioni (il correttivo tiene conto del fatto che alcune regioni registrano una mobilità attiva, in quanto i propri ospedali attraggono pazienti residenti altrove);


mentre il provvedimento stabilisce standard per le case di cura con le specialità di base (medicina-chirurgia generale-ortopedia-PS) e una soglia di posti letto non inferiore ad 80 per l'accreditamento, nulla viene detto circa le case di cura monospecialistiche che ovviamente hanno una dotazione di posti letto inferiore e per le quali si prevede una chiusura;


nella provincia di Frosinone i presidi per acuti attualmente sono in funzione: ospedale di Frosinone 416 posti letto; ospedale di Sora 200 posti letto; ospedale di Cassino 299 posti letto; ospedale di Alatri 100 posti letto;


per un totale di 915 posti letto, mentre le case di cura per acuti dispongono di 129 posti letto totali così ripartiti: Sant'Anna 32 posti letto; Villa Serena 25 posti letto; Villa Gioia 20 posti letto; Santa Teresa 20 posti letto; San Raffaele 30 posti letto;


allo stato attuale i presidi di Anagni, Arpino, Atina, Ceccano, Ceprano, Ferentino, Isola Liri e Pontecorvo non hanno posti letto per acuti;


di fatto tutte le case di cura monospecialistiche della provincia di Frosinone saranno costrette a chiudere dopo aver subito già nel 2008, per decisione della giunta Marrazzo, una drastica riduzione del 50 per cento dei posti letto ed in alcuni casi una costosa riconversione in monospecialistica;


fino al 2008 nella Asl Frosinone il rapporto posti letto/acuti era inferiore al 3 per mille ma con la scelta della giunta Polverini di inserire nel piano sanitario le macroaree l'influenza ed il peso di Roma ha di fatto sfavorito la provincia ciociara;


nel Lazio poi, la giunta Polverini ha consentito ai proprietari di più strutture di spostare tra le varie macroaree gli accreditamenti, andando ad alterare i fabbisogni territoriali senza tener conto del fattori che determinano il fabbisogno stesso;


sarebbe opportuno considerare nel calcolo degli standard le zone di confine con le regioni limitrofe, il bacino demografico, i collegamenti viari e la facilità di accessi -:


se non ritenga di tener conto di quanto illustrato in premessa dando la possibilità alle case di cura monospecialistiche, che verrebbero di fatto tagliate fuori dai nuovi standard relativi all'assistenza ospedaliera, di potersi consorziare e rientrare quindi nella soglia utile per poter ottenere l'accreditamento.

(2-01779)
«Anna Teresa Formisano, Galletti».