ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01697

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 699 del 09/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: PERINA FLAVIA
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 09/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 09/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/10/2012
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/10/2012
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/10/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 11/10/2012
Stato iter:
28/11/2012
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 11/10/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/10/2012

RITIRATO IL 28/11/2012

CONCLUSO IL 28/11/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01697
presentata da
FLAVIA PERINA
martedì 9 ottobre 2012, seduta n.699

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:

nei giorni scorsi, l'eurodeputato Alain Lamassoure, presidente della Commissione bilancio del Parlamento europeo, ha lanciato un grave allarme (purtroppo tristemente confermato anche da altri autorevoli esponenti) circa l'attuale sostenibilità economica del progetto ERASMUS (European Community Action Scheme for the Mobility of University Students) che, per anni, ha rappresentato simbolicamente il «percorso» efficace per un effettivo processo di integrazione europea;

la Commissione europea ha ribadito che «nel bilancio dell'Unione europea 2012 sono finiti i soldi per pagare le fatture già emesse per una serie di fondi europei - tra cui il Fondo sociale europeo, il programma Erasmus e il fondo per la Ricerca e l'Innovazione»;

a venticinque anni dalla sua nascita, dunque, il programma Erasmus, che ha permesso a milioni di giovani (oltre 200.000 l'anno) di studiare o formarsi professionalmente in un ateneo o in un'azienda europea, contribuendo, in tal modo, a sviluppare, nelle giovani generazioni, una piena ed effettiva «identità europea», funzionale alla nascita di una solida generazione di «cittadini europei», rischia, seriamente, di fermarsi a causa della consistente mancanza di fondi;

dai dati ufficiali, emerge una crescita generalizzata della partecipazione a tale programma: nonostante la crisi, infatti, il numero di persone partecipanti, negli ultimi anni, continua ad aumentare, segno evidente di una diffusa "coscienza", soprattutto fra i giovani, di appartenere ad una comunità ampia che travalica i confini nazionali;

nel solo anno accademico 2010-2011, in particolare, gli studenti italiani Erasmus sono stati complessivamente 22.031, risultando, quindi, il nostro Paese al quarto posto, dopo la Spagna, la Francia e la Germania;

lo stanziamento previsto per tale progetto, per il periodo 2007-2013, è di circa 3,1 miliardi di euro ma, secondo fonti accreditate, allo stato attuale, mancherebbero già le risorse per finanziare il 30 per cento delle richieste relative all'ultimo trimestre del 2012;

la commissione bilancio del Parlamento europeo ha recentemente approvato importanti emendamenti finalizzati ad evitare proprio i tagli proposti dal Consiglio, anche con riferimento al programma Erasmus; il commissario al bilancio, Janusz Lewandowsi, ha annunciato che il 23 ottobre 2012 presenterà una proposta di bilancio correttivo molto importante (si parla di una decina di miliardi di euro aggiuntivi);

spetterà, a questo punto, agli Stati membri, con una chiara assunzione di responsabilità, evitare tagli drastici nei settori tradizionalmente essenziali per la crescita sociale ed economica, impegnandosi eventualmente ad aumentare le disponibilità del bilancio europeo 2013, e a versare quanto manca, secondo i normali criteri di contribuzione, soprattutto al fine di confermare, con i fatti, quanto più volte dichiarato negli ultimi consigli e cioè che «per uscire dalla crisi bisogna investire sui giovani e sulla ricerca»;

il perdurare della difficile congiuntura economico-finanziaria, internazionale e nazionale, richiede di impegni stringenti e determinati, nel senso di un maggior contenimento e di una effettiva razionalizzazione delle spese pubbliche, ma soprattutto misure incisive nei settori strategici per lo sviluppo e la competitività globale dell'Europa;

fattori essenziali di crescita sono sicuramente l'educazione, l'istruzione, la riqualificazione professionale, la ricerca, l'innovazione nonché la mobilità di studenti e dei lavoratori: in quest'ottica, la Commissione europea ha, in passato, dichiarato di voler addirittura raddoppiare, entro il 2020, il numero di studenti che studiano all'estero;

la stessa Androulla Vassiliou, commissaria responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, nel 2011, in occasione della presentazione del nuovo programma «Erasmus per tutti» che dovrebbe partire nel 2014 e raggruppare tutti gli attuali programmi dell'unione Europea (anche quelli di dimensione internazionale) nel settore dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, sostituendo i sette programmi esistenti con un unico programma, ebbe a dichiarare che «l'investimento nell'istruzione e nella formazione è il migliore che possiamo fare per il futuro dell'Europa. Un'esperienza di studio all'estero accresce le competenze delle persone, ne favorisce lo sviluppo personale, l'adattabilità e aumenta la loro occupabilità. Vogliamo fare in modo che un numero molto maggiore di persone tragga beneficio dal sostegno dell'UE a queste opportunità. È anche necessario aumentare gli investimenti per migliorare la qualità dell'istruzione e della formazione a tutti i livelli, in modo da poter competere con i migliori al mondo, da offrire un maggior numero di posti di lavoro e da garantire una maggiore crescita»;

è urgente attivarsi tempestivamente nelle competenti sedi europee affinché venga assicurato un adeguato finanziamento dei fondi comunitari, da cui dipende, altresì, il programma Erasmus, che, garantendo un'armonica condivisione di tradizioni, lingue, culture ed esperienze, anche professionali, contribuisce decisamente a rafforzare l'identità europea, a realizzare un «unico spazio» sociale, culturale e politico nonché a diffondere una reale cultura europeista -:

quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere al fine di rendere disponibili le risorse necessarie per finanziare ed implementare il progetto di mobilità studentesca Erasmus, che da anni rappresenta un fattore essenziale di integrazione europea oltre che uno strumento-chiave per la realizzazione effettiva di quella «cittadinanza europea», tanto auspicata ed oggi più che mai necessaria, anche per una soluzione condivisa ai gravi problemi economici che investono l'intera area euro.

(2-01697)
«Perina, Della Vedova».