Atto Camera
Interpellanza urgente 2-01544
presentata da
MARCO CAUSI
martedì 12 giugno 2012, seduta n.648
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
«Eur spa» è una società per azioni detenuta per il 90 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze e per il 10 per cento dal comune di Roma capitale che si occupa della gestione e della valorizzazione di alcuni beni patrmioniali di cui è titolare dislocati nel quartiere Eur di Roma;
secondo lo statuto della società, il consiglio di amministrazione è composto da un minimo di tre ad un massimo di sette membri nominati dall'assemblea sulla base di liste presentate dagli azionisti. Alla lista che ottiene la maggioranza dei voti - quindi, alla lista del Ministero dell'economia e delle finanze - spettano i quattro quinti degli amministratori da eleggere, i restanti membri sono divisi tra le altre liste;
in base alle vigenti normative, in funzione del patrimonio dell'azienda e dell'ampiezza del suo bilancio, la numerosità del consiglio di amministrazione è fissata in cinque unità;
l'assemblea ordinaria degli azionisti di Eur spa, riunitasi il 7 giugno 2012, ha confermato alla carica di presidente Pierluigi Borghini, a quella di amministratore della società Riccardo Mancini, a quelle di consiglieri di amministrazione Roberto Sergio e Stefano di Stefano, mentre è stato nominato un nuovo consigliere di amministrazione, nella persona di Fabrizio Criscuolo, che subentra a Luigi Lausi;
si ricorda che l'amministratore delegato Riccardo Mancini nel 1988 ha riportato una condanna ad un anno e nove mesi per violazione della legge sulle armi;
a quanto si apprende da fonti di stampa, sembrerebbe che lo stesso Riccardo Mancini sia coinvolto negli atti dell'inchiesta sulla corruzione nella Selex: si tratterebbe di «una fornitura di 40 bus Atac che nel 2009 il Campidoglio avrebbe ordinato alla Breda-Menarini, del gruppo Finmeccanica. Una partita del valore di 20 milioni di euro che avrebbe dovuto fruttare 800 mila euro a Lorenzo Borgogni e a Lorenzo Cola, il primo ex dirigente, l'altro ex consulente di Finmeccanica. Intermediario della mazzetta l'amministratore delegato di Eur spa, Riccardo Mancini. Nel racconto di Iannilli l'Atac all'inizio rifiuta di pagare la tangente. Mancini viene tirato in ballo per convincere l'azienda e, stando al commercialista, chiede come contropartita la poltrona di amministratore delegato di Eur spa. L'accordo va in porto: la nomina arriva nel 2009, mentre la tangente, decurtata a 600 mila euro, viene pagata in parte in contanti e in parte con una fattura falsa» (Il Corriere della sera, 29 aprile 2012);
in merito ai profili gestionali, si sottolinea che, nonostante l'ingente esposizione debitoria, Eur spa ha costituito recentemente tre nuove società controllate, la Eur Congressi Roma srl, la Eur Tel srl e la Eur Power srl, per l'erogazione di servizi al comune di Roma capitale le cui finalità ad avviso degli interpellanti non sono del tutto chiare e le cui strutture hanno portato ad un aumento esponenziale del numero di incarichi e personale, con ciò contravvenendo palesemente ai reiterati indirizzi del Governo, del Parlamento e della normativa volti a ridurre il numero di società ed enti nel perimetro della pubblica amministrazione;
poiché il Governo ha sempre sostenuto che le nomine a incarichi pubblici debbono essere ispirate ai requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza, prescritti dallo stesso statuto, all'articolo 14, stupisce che il Ministero dell'economia e delle finanze, in qualità di azionista di maggioranza, abbia proceduto a tali nomine sia in merito all'adeguatezza di alcuni componenti del consiglio di amministrazione rispetto ai requisiti sopra citali sia con riferimento alla valutazione dei risultati gestionali -:
quali criteri e quali valutazioni siano alla base delle scelte che hanno determinato le nomine nel consiglio di amministrazione di Eur spa da parte del Ministero dell'economia e delle finanze e, in particolare, quella di Riccardo Mancini.
(2-01544)
«Causi, Ventura, Argentin, Bachelet, Coscia, Gasbarra, Gentiloni Silveri, Giachetti, Madia, Meta, Morassut, Pompili, Recchia, Tocci».