ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01534

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 646 del 07/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: GAVA FABIO
Gruppo: MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
Data firma: 07/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MISTRELLO DESTRO GIUSTINA MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI 07/06/2012
ANTONIONE ROBERTO MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI 07/06/2012
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 07/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 07/06/2012
Stato iter:
21/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/06/2012
Resoconto GAVA FABIO MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
 
RISPOSTA GOVERNO 21/06/2012
Resoconto IMPROTA GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 21/06/2012
Resoconto GAVA FABIO MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/06/2012

SVOLTO IL 21/06/2012

CONCLUSO IL 21/06/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01534
presentata da
FABIO GAVA
giovedì 7 giugno 2012, seduta n.646

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:

l'ENAC, Ente nazionale per l'aviazione civile, già nel settembre 2003 aveva chiuso con SAVE, società di gestione dell'aeroporto Marco Polo di Venezia, l'istruttoria per la stipula del contratto di programma per il periodo 2004-08, contratto poi trasmesso in data 31 dicembre 2003 ai competenti Ministeri per le successive fasi di perfezionamento del procedimento, poi mai concluse;

a seguito del mutamento del quadro normativo di riferimento, nel maggio 2009 SAVE, per poter ottenere l'adeguamento dei diritti aeroportuali fermi da oltre un decennio, ha dovuto riavviare un nuovo procedimento per la stipula con ENAC del contratto per il periodo 2012-16 utilizzando lo strumento del cosiddetto contratto in deroga previsto dal decreto-legge n. 78 del 2009 a favore dei maggiori scali italiani;

il consiglio di amministrazione dell'ENAC ha approvato, con propria delibera del 18 luglio 2011, il contratto di programma SAVE;

in data 21 ottobre 2011, l'ENAC ha inviato il contratto di programma e la relativa documentazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministero dell'economia e delle finanze e alla Presidenza del Consiglio dei ministri;

tra il novembre 2011 e l'aprile 2012, l'ENAC ha fornito i chiarimenti richiesti dai Ministeri confermando, quindi, il contenuto del contratto di programma già deliberato, con alcune modifiche richieste;

il 5 gennaio 2012, il direttore generale dell'ENAC ha comunicato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che, in assenza di indicazioni contrarie, avrebbe provveduto a convocare SAVE per la sottoscrizione del contratto di programma, convocazione poi non pervenuta;

SAVE, stante il tempo ulteriormente trascorso invano, in data 11 maggio 2012 ha formalmente diffidato l'ENAC alla sottoscrizione del contratto di programma, già approvato dal consiglio di amministrazione dell'ente nel luglio 2011;

l'ENAC ha quindi fissato per mercoledì 30 maggio 2012 la data per la firma del contratto di programma da parte di SAVE, dandone comunicazione alla SAVE medesima;

con note del 24 e 25 maggio 2012 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha inviato all'ENAC proprie osservazioni, unitamente a quelle del Ministero dell'economia e delle finanze, concernenti una diversa valutazione di alcuni aspetti afferenti il merito del procedimento, già positivamente valutati dall'ENAC;

a seguito di dette note, l'ENAC ha nuovamente sospeso la convocazione della SAVE per la firma del contratto di programma;

l'ENAC è, in base alla normativa vigente, l'unico soggetto titolato a definire il contenuto del contratto di programma, mentre gli organi di Governo devono limitarsi ad una verifica estrinseca di legittimità nel rispetto anche delle prerogative riconosciute a presidio dell'autonomia decisionale dell'ente;

il contratto di programma ENAC/SAVE è, allo stato attuale, il solo strumento in grado di dare avvio ad un importante piano di investimenti, a costo zero per lo Stato;

essendo il traffico aeroportuale di Venezia per il 60 per cento costituito da residenti stranieri, il mancato sviluppo del traffico, possibile con la stipula del contratto di programma, si traduce in mancate esportazioni per la nostra regione;

con la mancata stipula del contratto in esame si configurano mancati introiti per le casse erariali, oltre a minori gettiti da imposte dirette ed indirette a favore dello Stato, generate dallo sviluppo economico derivante dall'implementazione del piano investimenti legato al contratto di programma -:

per quale motivo il contratto di programma SAVE, redatto sulla base dell'iter previsto dalla legge e puntualmente conclusosi con delibera ENAC di approvazione e invio ai Ministeri e Presidenza del Consiglio dei ministri in data 21 ottobre 2011, ancora non sia stato firmato, tenendo così bloccato un importante piano di investimenti pari a ben 600 milioni di euro che, senza alcun onere per lo Stato, che rappresenterebbe un fondamentale propulsore per il rilancio dell'economia, con la creazione di circa 8000 nuovi posti di lavoro;

quando, da parte dei Ministri, si ritenga che il contratto di programma SAVE possa essere sottoscritto.

(2-01534)
«Gava, Mistrello Destro, Antonione, Brugger».