ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01522

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 643 del 04/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIBIINO VINCENZO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 01/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LAFFRANCO PIETRO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
BARBA VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
ARMOSINO MARIA TERESA POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
GHIGLIA AGOSTINO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
DE LUCA FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
GIRLANDA ROCCO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
LA LOGGIA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
TORTOLI ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
MURGIA BRUNO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
ROMANI PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
MANNUCCI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
MINARDO ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
SANTELLI JOLE POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
CERONI REMIGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
GAROFALO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
DE CORATO RICCARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
ROSSI LUCIANO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
GERMANA' ANTONINO SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
GRIMALDI UGO MARIA GIANFRANCO MISTO-GRANDE SUD-PPA 01/06/2012
RAVETTO LAURA POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
LORENZIN BEATRICE POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
LANDOLFI MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
NIZZI SETTIMO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
DISTASO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
SCILIPOTI DOMENICO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA) 01/06/2012
SIMEONI GIORGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
REPETTI MANUELA POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
SCANDROGLIO MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
LUNARDI PIETRO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
DI VIRGILIO DOMENICO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
STRADELLA FRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
GIAMMANCO GABRIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
CICCIOLI CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
DEL TENNO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
TORRISI SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA' 01/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 01/06/2012
Stato iter:
14/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/06/2012
Resoconto GIBIINO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 14/06/2012
Resoconto CERIANI VIERI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 14/06/2012
Resoconto GIBIINO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/06/2012

SVOLTO IL 14/06/2012

CONCLUSO IL 14/06/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01522
presentata da
VINCENZO GIBIINO
lunedì 4 giugno 2012, seduta n.643

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:

il mercato dell'auto in Italia nel primo trimestre del 2012 è stato contrassegnato da una flessione che si attesta attorno al -16,9 per cento risultato di gran lunga peggiore rispetto al -10,88 per cento del 2011;

il brand Alfa Romeo ha registrato nel primo scorcio di questo anno un -33,30 per cento seguito da Fiat -17,66 per cento e da Lancia/Chrysler con -2,39 per cento;

a gennaio 2012 sono state immatricolate in Italia appena 137.119 auto, cifra scoraggiante che segue il trend negativo di dicembre 2011 pari a -15,3 per cento. Si tratta del livello più basso mai registrato da oltre 20 anni e, rispetto alla media degli ultimi 4 anni, si stima che mancheranno all'appello circa 500.000 unità;

la mancanza a tutt'oggi di un piano di sviluppo dell'ecomobilità che passi attraverso una serie di incentivi all'acquisto differenziato, secondo i livelli di emissione di CO2, ritarda ulteriormente la ripresa economica del mercato automobilistico e del sistema Paese in generale;

ulteriore elemento invalidante per il mercato delle auto risulta anche stavolta il mancato adeguamento del sistema fiscale riferito al segmento delle auto aziendali agli standard europei, essendo l'Italia l'unico Paese europeo ad aver disposto un ammortamento di 4 anni anziché di 2 come avviene negli altri Stati, il solo ad aver previsto una quota ammortizzabile ed una detraibilità IVA pari al 40 per cento piuttosto che del 100 per cento come accade in Europa;

una ragguardevole e marcata contrazione in termini di vendite si evidenzia nel settore delle auto di lusso, riduzione imputabile in larga parte all'introduzione del «superbollo» per le auto con potenza maggiore ai 185 chilowatt, così come stabilito dal decreto-legge del 6 dicembre 2011 n. 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214;

le case automobilistiche Ferrari e Maserati hanno registrato negli ultimi tempi rispettivamente un calo delle vendite pari al 51,5 per cento e al 70 per cento, perdite verosimili alla luce dei costi esorbitanti, in termini di imposte, che i possessori si trovano ad affrontare;

l'incidenza negativa del «superbollo» combinata ad una forte demonizzazione nei riguardi dei possessori delle vetture di lusso, ha prodotto quella che, a detta di molti, può essere considerata una vera e propria fuga dei clienti, che ha peraltro compromesso notevolmente anche il mercato dell'usato e prodotto notevoli stock di invenduto presso i concessionari;

la nuova addizionale porterà nelle casse dello Stato molto meno dei 168 milioni di euro annui stimati dal Governo; infatti, ed è bene sottolinearlo, oltre ad incidere negativamente sui bilanci degli operatori del settore delle auto di lusso (soprattutto a causa del deprezzamento che ne deriva sull'usato), la netta riduzione delle vendite di questa tipologia di vetture, determinerà una significativa perdita di getto derivante da IVA, IPT e bollo (in media, complessivamente più di euro 15.000 per vettura); una perdita erariale che fin da ora si ritiene possa raggiungere l'importo totale di 2,5 miliardi di euro;

il progressivo azzeramento in corso del mercato delle auto di lusso condurrà a breve alla chiusura delle concessionarie interessate e come ulteriore grave contraccolpo pesanti saranno le ricadute in termini occupazionali se si considera che migliaia sono i cittadini impiegati nel settore in esame;

il mercato automobilistico rappresenta l'11,4 per cento del prodotto interno lordo, garantisce un gettito fiscale del 16,6 per cento ed occupa, tra indotto ed occupazione diretta 1,2 milioni di addetti; esso va considerato oggi più di ieri il volano dell'economia italiana e, come rimarcato dagli esperti del settore, risulta di vitale importanza raggiungere un volume di vendita superiore a 2 milioni di autoveicoli all'anno che garantisca sostenibilità economica e finanziaria agli operatori del settore -:

quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare al fine di salvaguardare il mercato automobilistico italiano e, in particolar modo, il settore delle auto di lusso considerato la punta di diamante dell'infero comparto a livello mondiale;

se, alla luce di quanto rappresentato in premessa, non si ritenga conveniente dare seguito ai diversi studi di settore che insistono sulla necessità di un piano di rilancio che miri direttamente allo sviluppo dell'ecomobilità, consentendo fin da subito il recupero di un volume di vendite pari a 230 mila unità, provvedimento che, tra l'altro, non comporterebbe alcun costo per lo Stato, poiché verrebbe compensato dal maggior introito fiscale;

se, in tema di adeguamento della fiscalità ai parametri europei, ritengano opportuno, assumere iniziative per introdurre correzioni alla vigente normativa soprattutto per il comparto delle auto aziendali, prevedendo nello specifico un ammortamento anticipato da 4 a 2 anni per le vetture e da 5 a 3 anni per i veicoli commerciali, nonché, la soppressione di norme inique come quella soprannominata «IVA 40 per cento», caso unico in Europa in cui la detraibilità è del 100 per cento, considerato che l'effetto sarebbe la commercializzazione di oltre 100.000 vetture all'anno con conseguenze positive sui bilanci delle imprese;

se non si ritenga opportuno assumere iniziative per un riordino del superbollo sulle cosiddette auto di lusso, escludendo dall'imposizione le vetture usate o, al limite, assoggettando all'imposta solo quelle con una anzianità massima di tre anni, in modo da garantire la tutela delle aziende italiane e la salvaguardia di migliaia di posti di lavoro.

(2-01522)
«Gibiino, Laffranco, Barba, Armosino, Ghiglia, Vincenzo Antonio Fontana, Barani, De Luca, Girlanda, La Loggia, Tortoli, Murgia, Romani, Mannucci, Minardo, Santelli, Ceroni, Bernardo, Garofalo, De Corato, Luciano Rossi, Germanà, Grimaldi, Ravetto, Pelino, Lorenzin, Landolfi, Nizzi, Distaso, Scilipoti, Simeoni, Repetti, Vignali, Cazzola, Scandroglio, Lunardi, Di Virgilio, Stradella, Giammanco, Ciccioli, Del Tenno, Torrisi, Catanoso».