ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01502

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 635 del 21/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARANI LUCIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 21/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIRLANDA ROCCO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
DE LUCA FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
CASTELLANI CARLA POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
DI VIRGILIO DOMENICO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
BOCCIARDO MARIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
CICCIOLI CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
PALUMBO GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
MANCUSO GIANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
PORCU CARMELO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
ABELLI GIAN CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
ALFANO GIOACCHINO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
SCAPAGNINI UMBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
MUSSOLINI ALESSANDRA POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
BERRUTI MASSIMO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
DE NICHILO RIZZOLI MELANIA POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
ASCIERTO FILIPPO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
BARBA VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
BELLOTTI LUCA POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
BONIVER MARGHERITA POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
CECCACCI RUBINO FIORELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
FRASSINETTI PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
PARISI MASSIMO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
FAENZI MONICA POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
DIVELLA FRANCESCO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 21/05/2012
DI CENTA MANUELA POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
DELL'ELCE GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
DE CORATO RICCARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
DE ANGELIS MARCELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
ARACU SABATINO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
BIANCONI MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
BIASOTTI SANDRO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
COLUCCI FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
D'ALESSANDRO LUCA POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
MARTINELLI MARCO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012
NOLA CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 21/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/05/2012
Stato iter:
31/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/05/2012
Resoconto BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 31/05/2012
Resoconto FANELLI TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 31/05/2012
Resoconto BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/05/2012

DISCUSSIONE IL 31/05/2012

SVOLTO IL 31/05/2012

CONCLUSO IL 31/05/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01502
presentata da
LUCIO BARANI
lunedì 21 maggio 2012, seduta n.635

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere - premesso che:

in riferimento agli eventi alluvionali verificatisi il 25 e il 26 ottobre 2011, in Toscana e in Liguria, con particolare concentrazione di effetti nella zona della Lunigiana (MS) e delle Cinque Terre (SP) sono state molte le interrogazioni sui fatti accaduti;

fra le zone più colpite c'è stata la Lunigiana ed, in particolare, la città di Aulla, in provincia di Massa Carrara, che ha subito, oltre alle due vittime, anche ingenti danni a molte zone dell'abitato cittadino a seguito dell'esondazione del fiume Magra;

in riferimento all'esondazione del fiume Magra è ormai palese che la tragedia dell'alluvione di Aulla è stata causata anche dalla cattiva gestione del fiume Magra e degli altri fiumi, perché gli stessi sono diventati veri e propri boschi, che non si possono più toccare; per conseguenza, gli alberi e la vegetazione abbondantissima sono stati divelti e, quindi, hanno prodotto un effetto diga a livello della luce degli archi dei piloni dei ponti ed hanno buttato giù diversi ponti a monte di Aulla; poi, i ponti sono andati giù anche a valle e, dunque, hanno contribuito alla piena e all'esondazione del fiume Magra;

l'alveo del fiume, secondo i dizionari, è tutto quello dove passa il fiume tra un argine e l'altro, fuori dei due argini non è alveo; il riporto di ghiaia è salito negli ultimi vent'anni da cinque a otto metri, da un calcolo idraulico, matematico, quindi elementare; se il centro dell'alveo del fiume è a dorso di mulo e, quindi, è superiore al livello dell'argine, è ovvio che prima o poi l'acqua esce dall'argine, rompendolo;

i fiumi, in base all'ingegneria idraulica, nei centri delle città vanno tenuti puliti e l'acqua va fatta scorrere velocemente al centro dell'alveo, mentre fuori dai centri abitati va rallentata per fargli fare cassa di espansione; invece, i fiumi sono stati gestiti in maniera disordinata, irrazionale e non corretta per le pressioni di quelli che appaiono agli interpellanti «pseudoambientalisti» di cultura non certamente corretta, ed è palese che se il riporto di ghiaia nei fiumi è superiore agli argini stessi, l'acqua è portata ad uscire, soprattutto se il fiume non scorre al centro; ci si chiede perché per 20 anni non si sono rimodulati gli alvei e i bacini dei fiumi facendoli scorrere al centro, ammassando la ghiaia ai lati, contro quindi gli argini per proteggerli e perché non si sia provveduto alla rimozione delle piante e della ghiaia accumulatasi in eccesso che hanno innalzato di diversi metri l'alveo del fiume stesso;

in riferimento ai viadotti, i fenomeni erosivi in alveo sono prevedibili e molto frequenti nei corsi d'acqua a fondo mobile (di sabbia e ghiaia) - quale appunto il Magra - le cui piene sono, tra l'altro, caratterizzate da forte apporto solido; gli accumuli di materiale deviano la corrente e la «costringono» sotto una sola campata, e il restringimento della sezione di deflusso provoca l'aumento di velocità dell'acqua, che a sua volta provoca l'escavazione del fondo dell'alveo fino a scalzare le fondazioni ed a scoprirne i pali sottostanti;

non si tratta della prima volta che gli interpellanti chiedono notizie al Governo sullo stato dei fiumi nella Lunigiana, dato che, nonostante sembrerebbe ragionevole attivarsi per garantire una più efficiente gestione dello stesso, poco o nulla è stato fatto in troppi anni;

il Paese ha certamente problemi urgenti e le emergenze si susseguono, ma non si può permettere che venga trascurato ancora una volta il problema legato ad un fiume che ha causato negli anni dei disastri, soprattutto visto che da notizie sui quotidiani (La Nazione del 12 Maggio-Cronaca Lunigiana) non si comprende a chi spetterebbe la pulizia dell'alveo del fiume, considerato che il presidente dell'Unione dei comuni imputa l'onere all'autorità di bacino e alla provincia;

la provincia dal suo punto di vista è di tutt'altro avviso e richiama un regio-decreto del 1904, il n. 523, che stabilisce come criterio quello della classificazione degli stessi e sulla base di questa classificazione il fiume Magra viene identificato come terza categoria;

la stessa provincia sulla base di ciò ha stabilito che la manutenzione spetterebbe, come indica la legge regionale n. 34 del 1994, agli specifici consorzi di bonifica e quindi per le successive modifiche alle unioni dei comuni (ex comunità montane);

la provincia stabilisce che la verifica è sempre possibile per l'ente, sempre sulla base della normativa regionale, visto che agli enti provinciali spetta la manutenzione sui corsi classificati di seconda categoria;

risulta paradossale ma sul territorio della provincia di Massa-Carrara non esiste nessun corso d'acqua che appartenga a questa categoria;

ciò che importa è se vi siano i presupposti, perché, a fronte di precipitazioni straordinarie, non debbano esserci minacce in futuro;

il dissesto idrogeologico e fenomeni d'incuria e trascuratezza sono, spesso, la causa di gravi calamità e in molte zone del Paese, nell'ultimo decennio, avrebbero concorso allo straripamento di alcuni corsi d'acqua, con gravi danni per le realtà locali e per lo Stato;

tale situazione di incuria si ripercuote poi nei mesi estivi, ove, per contrasto, si verifica una carenza d'acqua, con il conseguente insorgere del fenomeno del cosiddetto cuneo salino, ossia dell'acqua del mare che risale dalla foce provocando gravi danni alle colture e portando alla scarsità di risorse idriche;

appare evidente che un tale contrasto deriva non tanto da fenomeni di tipo naturale, ma da una gestione del corso d'acqua che risente dei vincoli legislativi, che porta a seri problemi, anche in vista dei tanto paventati cambiamenti climatici;

pare, ormai, opinione condivisa e trasversale che il vincolo paesaggistico ed ambientale non può sopravanzare la necessità di garantire la sicurezza per la cittadinanza e per le realtà produttive delle aree della Lunigiana limitrofe al fiume Magra ed ai suoi affluenti, né può reggere al paradosso che un eventuale danno portato da una piena eccessiva danneggerebbe l'ambiente ed il paesaggio ben più che i lavori volti a garantire maggior contenimento ad una portata delle acque superiore alla media -:

se il Governo non ritenga assumere ogni iniziativa di competenza affinché la situazione sopra descritta sia affrontata al fine di risolvere la questione del mancato dragaggio dell'alveo del Fiume Magra ma anche agli altri corsi d'acqua a rischio in modo da risolvere il conflitto in atto tra gli enti in premessa e soprattutto evitare nuovi danni alla città di Aulla che dopo l'alluvione dell'ottobre 2011 è stata ricostruita permettendo la ripresa delle attività commerciali;

se non intenda adottare le opportune iniziative, anche di carattere normativo, per quanto di competenza, al fine di modificare le procedure per far realizzare il dragaggio dei fiumi, affinché i corsi d'acqua dolce siano periodicamente ricalibrati così da farli scorrere in modo corretto, senza pericoli per le popolazioni e gli abitanti.

(2-01502)
«Barani, Girlanda, De Luca, Castellani, Di Virgilio, Bocciardo, Ciccioli, Palumbo, Fucci, Mancuso, Porcu, Abelli, Gioacchino Alfano, Pianetta, Scapagnini, Mussolini, Berruti, Cazzola, De Nichilo Rizzoli, Vincenzo Antonio Fontana, Ascierto, Barba, Bellotti, Boniver, Ceccacci Rubino, Frassinetti, Massimo Parisi, Faenzi, Divella, Di Centa, Dell'Elce, De Corato, De Angelis, Aracu, Bianconi, Biasotti, Colucci, D'Alessandro, Marinello, Martinelli, Nola».