ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01486

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 630 del 10/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: RUBINATO SIMONETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIGONI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
FOGLIARDI GIAMPAOLO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
BARETTA PIER PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
VASSALLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
STRIZZOLO IVANO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
FARINONE ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
TRAPPOLINO CARLO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
SCARPETTI LIDO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
PISTELLI LAPO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
NACCARATO ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
NANNICINI ROLANDO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
DUILIO LINO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
BACHELET GIOVANNI BATTISTA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
CORSINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
ZUCCHI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
MERLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012
ROSSOMANDO ANNA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/05/2012
Stato iter:
17/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/05/2012
Resoconto RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 17/05/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 17/05/2012
Resoconto RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/05/2012

SVOLTO IL 17/05/2012

CONCLUSO IL 17/05/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01486
presentata da
SIMONETTA RUBINATO
giovedì 10 maggio 2012, seduta n.630

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere - premesso che:


com'è noto, la multinazionale svedese Electrolux, leader nel settore degli elettrodomestici e delle apparecchiature per uso professionale, è da tempo alle prese con la difficile situazione del mercato dell'elettrodomestico che ha portato in pochi anni a ben tre riorganizzazioni con notevoli ripercussioni sul piano produttivo ed occupazionale, che hanno interessato in modo particolare i due stabilimenti di Porcia (Pordenone) e Susegana (Treviso);


il piano industriale di ristrutturazione presentato dall'azienda alle organizzazioni sindacali di categoria il 10 febbraio 2011 prevedeva, con riferimento specifico a tali siti, il licenziamento di 800 lavoratori (circa 300 a Porcia e 500 a Susegana) e il trasferimento della parte più significativa della produzione, il «frigorifero di alta gamma», dal sito di Susegana all'Ungheria;


a seguito del tavolo tecnico di confronto tra i rappresentanti dell'Electrolux e le organizzazioni sindacali, alla presenza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro dello sviluppo economico, avviato in data 24 febbraio 2011 presso il Ministero dello sviluppo economico con lo scopo di contenere i licenziamenti e salvaguardare il mantenimento dei siti produttivi in Italia, è stato raggiunto in data 25 marzo 2011 un Accordo, frutto di una difficile ed approfondita trattativa, che prevedeva da un lato un cosiddetto riallineamento strategico degli stabilimenti di Porcia e di Susegana, con la conferma delle missioni industriali di tutti gli stabilimenti Electrolux puntando sulle produzioni del medio alto di gamma con particolare riferimento al mercato dell'Europa occidentale, una programmazione di significativi investimenti, con il mantenimento in Italia della ricerca, progettazione e sviluppo, la concentrazione a Susegana delle attività di built in e a Porcia delle produzioni AEG e l'alta gamma di Electrolux; dall'altro un piano sociale che, oltre al ricorso agli ammortizzatori sociali (CIGS), metteva in campo una serie di strumenti per favorire la ricollocazione dei lavoratori in esubero (rispettivamente 453 a Susegana e 287 a Porcia), attraverso il part time, la ricollocazione professionale con incentivo economico sia ai lavoratori che alle aziende che li assumessero, iniziative di autoimprenditorialità con incentivi economici, collocazione in mobilità di lavoratori pensionabili;


tali misure non hanno tuttavia prodotto i risultati sperati atteso che nel marzo scorso dei circa 450 esuberi previsti a Susegana dall'accordo del 2011 ne sono rimasti attivi 315, ai quali si sono aggiunti altri 19 che coinvolgono impiegati ed altro personale con funzioni dirigenziali, mentre dei quasi 300 di Porcia ne sono rimasti attivi circa 176 cui si sono aggiunti 24 colletti bianchi; a Forlì ai 154 esuberi annunciati nel 2011 si sono aggiunti 18 impiegati, mentre del tutto nuovi sono i circa 102 esuberi di Solaro, che hanno portato da ultimo gli eccedenti a circa 800 sui 5.500 addetti di Electrolux negli stabilimenti italiani;


perdurando la crisi del settore, l'Electrolux ha infatti presentato alla recente assemblea dei soci tenutasi a Stoccolma, in sede di approvazione del bilancio 2011, il nuovo piano strategico nel quale viene confermata la volontà dell'azienda di continuare, per l'anno 2012, a ridurre i costi e potenziare la propria presenza a Est e nei mercati emergenti riducendo la propria esposizione e capacità produttiva nei mercati cosiddetti «maturi», prorogando al 2015 il progetto di riposizionamento produttivo che farà scendere ulteriormente la capacità produttiva nei Paesi ad alto costo per trasferirla in quelli a low cost, pur riconoscendo il ruolo strategico, con l'assegnazione della mission dell'alto di gamma, agli stabilimenti italiani;


dopo un'intensa trattativa, è stata raggiunta da ultimo un'intesa di massima tra i sindacati e l'azienda, che ha portato in data 30 marzo 2012 alla sottoscrizione di un nuovo accordo in sede ministeriale, preceduto da un referendum tra i lavoratori negli stabilimenti del gruppo, per gestire i predetti consistenti esuberi;


il nuovo piano sociale, ferma restando la cassa integrazione straordinaria a rotazione mensile per 120-130 lavoratori alla volta, prevede altresì la novità dell'utilizzo della cassa integrazione a riduzione d'orario giornaliero con turni di 6 ore in tutti gli stabilimenti del gruppo, oltre a riaprire i termini ai lavoratori per misure incentivanti all'esodo, oltre a fondi, garanzie e consulenza per promuovere l'autoimprenditorialità, nonché formazione finalizzata all'outplacement;


sin dall'accordo del marzo del 2011 è stata prevista la messa a disposizione da parte della proprietà delle aree inutilizzate degli stabilimenti di Susegana e Porcia (rispettivamente di circa 16.000 metri quadri e 45.000 metri quadri), a condizioni particolarmente agevolate, a favore di processi di reindustrializzazione di soggetti industriali che presentino un Piano solido e credibile e che si impegnino ad assumere lavoratori di Electrolux;


tali accordi, pur se importanti per evitare soluzioni traumatiche nell'affrontare il pesante problema occupazionale derivante dalle scelte di Electrolux, si limitano a gestire nel breve periodo le ricadute della crisi aziendale in atto, consentendo all'azienda di ridurre il costo del lavoro per unità di prodotto migliorando la competitività degli stabilimenti italiani, ma non danno certezze sulla loro messa in sicurezza per il futuro, considerati i budget di volumi e i numeri degli eccedenti da ricollocare indicati nel piano dalla multinazionale e stante la previsione nell'intesa dell'avvio di contratti di solidarietà nel 2013 alla scadenza della cassa integrazione a riduzione d'orario;


la gravità della situazione del comparto dell'elettrodomestico necessita di un piano strategico di ampio respiro, di politiche industriali capaci di dare sostegno e rilancio ad un settore che riveste da sempre in Italia un ruolo strategico e di primaria importanza, essendo il secondo comparto manifatturiero, dopo quello dell'automobile, che occupa oltre 130 mila lavoratori;


in occasione dell'intesa del marzo del 2011 il Ministro del lavoro e delle politiche sociali pro tempore Sacconi e il Ministro dello sviluppo economico pro tempore stabilirono di aprire un tavolo nazionale sulla situazione del settore dell'elettrodomestico, che tuttavia non è poi stato più costituito -:


se non ritengano di aprire con urgenza un tavolo nazionale per il settore dell'elettrodomestico presso il Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, coinvolgendo le rappresentanze sindacali e le Regioni interessate, per promuovere un monitoraggio della situazione del mercato e dello stato di salute del comparto produttivo dell'elettrodomestico in Italia e per definire delle misure incisive per il rilancio del settore, affinché possa continuare a dare il suo importante contributo alla crescita del Paese;


se non ritengano altresì opportuno aprire un tavolo di confronto, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dello sviluppo economico, tra i vertici dell'azienda ed i sindacati, coinvolgendo anche le regioni e le amministrazioni locali interessate, per il monitoraggio dell'attuazione da parte della multinazionale svedese di tutti i punti di cui alle intese siglate, in particolare del rispetto degli impegni di consolidamento e mantenimento degli stabilimenti produttivi in Italia, sollecitando la presentazione di un piano industriale e relativo business plan da parte di Electrolux che preveda il rilancio dei siti produttivi strategici dell'azienda, e per valutare con riferimento specifico ai siti di Susegana e Porcia le iniziative atte a dare corso ad un piano di reindustrializzazione delle aree oggi inutilizzate degli stabilimenti già messe a disposizione dalla proprietà, quali ad esempio l'assegnazione delle aree stesse alle società strumentali delle regioni interessate aventi la mission specifica della promozione dello sviluppo economico.

(2-01486)
«Rubinato, Rigoni, Damiano, Murer, Fogliardi, Froner, Viola, Motta, Rosato, Servodio, Baretta, Benamati, Zampa, Garavini, Vassallo, Strizzolo, Farinone, Codurelli, De Pasquale, Trappolino, Scarpetti, Pistelli, Bellanova, Naccarato, Lenzi, Lulli, Gnecchi, Brandolini, Vico, Nannicini, Mastromauro, Duilio, Bachelet, Corsini, D'Incecco, Zucchi, Fluvi, Giorgio Merlo, Rossomando».