ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01475

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 628 del 08/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: GAVA FABIO
Gruppo: MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
Data firma: 07/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 07/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/05/2012
Stato iter:
24/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/05/2012
Resoconto GAVA FABIO MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
 
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2012
Resoconto BALDUZZI RENATO MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 24/05/2012
Resoconto GAVA FABIO MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/05/2012

SVOLTO IL 24/05/2012

CONCLUSO IL 24/05/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01475
presentata da
FABIO GAVA
martedì 8 maggio 2012, seduta n.628

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:

nelle sette trasmissioni televisive «Le Iene» del 26 gennaio 2012, 2 febbraio 2012, 9 febbraio 2012, 1o marzo 2012, 22 marzo 2012, 22 marzo 2012, 30 marzo 2012 e 11 aprile 2012 sono andati in onda dei servizi che mostravano il meccanismo delle truffe in farmacia a danno del servizio sanitario locale;

in particolare, si afferma che il Ministro dell'economia e delle finanze sarebbe stato a conoscenza dei comportamenti fraudolenti praticati alcuni farmacisti, in particolare sulla consuetudine ad apporre ulteriori fustelle dei farmaci sulle ricette all'insaputa degli assistiti, con o senza la connivenza del medico prescrittore;

il professor Baldassarri, già Vice Ministro dell'economia, afferma che se si evitassero le frodi «avremmo un risparmio di 6 o 7 miliardi di euro all'anno»;

il 12 maggio 2005 l'allora Vice Ministro citato ed il presidente della regione Molise Iorio stipularono un «Protocollo d'intesa» avente come oggetto: «Progetto sperimentale MEF per il Sistema di monitoraggio e validazione della spesa farmaceutica a carico del Servizio Sanitario Nazionale mediante utilizzo di tecnologia innovativa basata su macchine validatrici periferiche multifunzionali, finalizzato al contenimento della spesa pubblica farmaceutica»;

la regione Molise con le delibere di giunta regionale n. 645 del 31 maggio 2005 e n. 1319 del 5 ottobre 2005 aveva dato seguito al protocollo d'intesa incaricando la Molise Dati spa, sua società d'informatica «in house», di attuare il «Progetto MEF» specificando che l'importo relativo alle spese d'investimento del progetto ammontavano ad euro 8.880.0000,00 di cui 4.776.000,00 a carico della regione;

più volte la Molise Dati spa ha scritto alla regione comunicando che il progetto MEF era stato collaudato con successo a luglio 2009 e che da settembre 2009 l'intero sistema poteva considerarsi posto in condizione di funzionalità e a disposizione della regione, chiedendo di conoscere la reale volontà della regione in merito alla fase di gestione del progetto;

Federfanna Molise, inizialmente favorevole al progetto MEF, si è poi opposta, inspiegabilmente, all'avvio dello stesso;

la Molise Dati spa a tutt'oggi ribadisce che l'opposizione dei farmacisti è l'unico motivo vero del mancato avvio del progetto MEF, sollecitando la regione a valutare le forme di partecipazione degli stessi;

l'attuale Ministro della salute, come si evince dalle dichiarazioni rilasciate nelle citate trasmissioni, ha dichiarato che «c'era stato un problema relativo all'acquisto delle macchine, così perlomeno ci hanno riferito» e alla domanda dell'intervistatrice circa il fatto che le macchine erano già state posizionate tutte nelle farmacie per far partire il progetto, il Ministro ha risposto «può darsi che sia così. Quello che ci è stato riferito è che non è mai partito questo progetto nella regione Molise»;

il presidente di Federfarma Molise ha inizialmente dichiarato che la categoria si era opposta perché solo 64 farmacie su 160 sono dotate di ADSL per problemi infrastrutturali della regione ed inoltre c'erano problemi con alcune validatrici non funzionanti, affermando poi, in fine, che Federfarma sarebbe comunque pronta a far ripartire il progetto, perché lo stop non sarebbe stato determinato dal mancato funzionamento di alcune validatrici, ma da una trattativa sindacale tesa ad ottenere il compenso di un euro a ricetta;

il presidente della regione Molise, sempre incalzato dalla giornalista, dopo aver affermato che c'erano alcune contestazioni con l'impresa per dei problemi tecnici con le validatrici ha dichiarato che, alla luce della nuova posizione di Federfarma Molise, si sta lavorando per garantirne l'attivazione;

la regione Molise era la regione scelta dal Ministro dell'economia e delle finanze per effettuare la sperimentazione al fine di estenderla su tutto il territori nazionale;

la regione Molise ha già speso per il progetto MEF più di 4 milioni di euro;

la regione Molise a tutt'oggi nulla ha fatto affinché il progetto MEF si avviasse ed ottenere così i benefìci attesi, sia locali che nazionali;

sussite l'obbligo per le aziende sanitarie locali di riversare un importo pari allo 0,90 per cento dei corrispettivi erogati alle farmacie in sede di liquidazione delle prestazioni farmaceutiche per il Servizio sanitario nazionale all'ENPAF (Ente nazionale previdenza assistenza farmacisti), in base all'articolo 5 ex lege 11 luglio 1977 n. 395, pari a circa 108 milioni di euro all'anno, nonché un ulteriore contributo dello 0,15 per cento così come previsto dall'articolo 17 del decreto del Presidente della Repubblica n. 371 del 1998 pari a circa 17,5 milioni euro, per un totale quindi in circa 125 milioni di euro all'anno versati proprio per la collaborazione con il Servizio sanitario locale;

né il sistema tessera sanitaria (articolo 50 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326 e successive modificazioni e integrazioni), che aveva come obiettivo anche quello di impedire le truffe nella filiera del farmaco a carico del Servizio sanitario nazionale («potenziare il monitoraggio della spesa pubblica nel settore sanitario») né i successivi controlli delle regioni hanno impedito di fatto le truffe a carico del SSN;

il reale livello di digital Divide (cioè la impossibilità di collegarsi ad Internet, nella regione Molise e in quasi tutto il territorio italiano) è drammaticamente elevato e tale da impedire di fatto nell'immediato soluzioni «on-line»;

c'è la «inspiegabile» differenza del 70 per cento di spesa farmaceutica procapite fra le regioni più virtuose e quelle meno virtuose -:

se risulti che la regione Molise abbia riferito al Ministro della salute le motivazioni del mancato avvio del progetto MEF per il sistema di monitoraggio e controllo della spesa farmaceutica a carico del Servizio sanitario nazionale;

se i Ministri interpellati ritengano ancora valido il progetto pilota sottoscritto con la regione Molise;

se e quali iniziative di competenza intenda intraprendere per porre rimedio, da subito, alle truffe sui farmaci a danno del Servizio sanitario nazionale e quindi dei cittadini contribuenti.

(2-01475) «Gava, Brugger».