ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01436

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 615 del 02/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI GIUSEPPE ANITA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 02/04/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 02/04/2012
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 02/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 02/04/2012
Stato iter:
12/04/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/04/2012
Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 12/04/2012
Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 12/04/2012
Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/04/2012

SVOLTO IL 12/04/2012

CONCLUSO IL 12/04/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01436
presentata da
ANITA DI GIUSEPPE
lunedì 2 aprile 2012, seduta n.615

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:

il sistema di istruzione pubblica italiano è stato privato di circa 90.000 insegnanti negli ultimi tre anni (circolare ministeriale n. 38 del 2 aprile 2009 che tagliava 42.100 cattedre; circolare ministeriale n. 37 del 13 aprile 2010 che tagliava 25.600 cattedre e circolare ministeriale n. 21 del 14 marzo 2011 che tagliava 19.700 cattedre) in applicazione dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge n. 112 del 25 giugno 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 6 agosto 2008 recante «norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale utilizzo delle risorse umane della scuola» e dei decreti attuativi ad esso correlati i cui effetti sono tuttora in atto;

la scelta di sottrarre drasticamente risorse umane alla scuola ha determinato la riduzione degli organici molto al di sotto dei minimi termini, causando, oltre ad un impoverimento generalizzato dell'offerta formativa del sistema di istruzione italiano di ogni ordine e grado, dall'infanzia alla secondaria di secondo grado;

per effetto di tali misure, in quest'anno scolastico 2011-2012 sono stati determinati, in tutt'Italia, 10.443 docenti in esubero tra scuola primaria, medie e superiori. Si tratta di insegnanti di ruolo che stanno assistendo alla vertiginosa contrazione delle ore di lezione delle proprie discipline di insegnamento;

tale riduzione produrrà effetti ancora più drastici in termini di esuberi, quando i nuovi quadri orari della riforma «Gelmini» delle scuole secondarie superiori andranno a regime;

se si aggiungono le misure relative all'aumento dell'età pensionabile, in vigore dal 1o gennaio di quest'anno, il quadro complessivo è destinato ad assumere proporzioni estremamente allarmanti;

si tratta di docenti di ruolo, in sovrannumero, che hanno perso la propria cattedra, pertanto, qualora non si adottino misure a tutela di tale personale, questi docenti rischiano nel giro del prossimo biennio di essere messi in mobilità e licenziati;

le soluzioni sino ad ora adottate per arginare il fenomeno di precarizzazione del personale di ruolo appaiono del tutto inadeguate se non addirittura mortificanti per la professionalità dei docenti nonché dequalificanti per il sistema di istruzione italiano;

ci si riferisce in particolare alla nota 272 del 14 marzo 2011, alla nota 1348 del 21 aprile 2010 e alla nota 4968 dell'11 maggio 2010, anticipatrici del decreto di riordino delle classi di concorso, che ricorrono a criteri di determinazione di atipicità degli insegnamenti poco rispettosi della didattica delle discipline interessate;

ha inoltre suscitato preoccupazione l'intenzione palesata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca in più circostanze di istituire dei corsi destinati alla riconversione professionale del personale docente in esubero, nell'ambito del sostegno agli alunni diversamente abili, perché l'assolvimento di un compito così delicato, quale l'integrazione e la garanzia del diritto allo studio degli alunni meno fortunati, necessita di professionalità specifiche e non improvvisate -:

se il Ministro interpellato non ritenga urgente assumere iniziative per dare una soluzione definitiva al problema degli esuberi del personale docente, rideterminando gli organici in base alle reali esigenze della scuola, e cioè sulla base dei seguenti criteri: attenendosi scrupolosamente ai limiti del numero degli alunni per classe imposto dalle norme sulla sicurezza e agibilità dei plessi scolastici; evitando la riconduzione forzata a 18 ore negli istituti di istruzione superiore qualora essa costituisca un ostacolo alla continuità didattica; ripristinando le compresenze nella scuola primaria e rinunciando alla revisione delle classi di concorso per l'insegnamento nelle scuole superiori.

(2-01436)
«Di Giuseppe, Zazzera, Donadi».