ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01425

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 609 del 22/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI CENTA MANUELA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 22/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FARINA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
FABBRI LUIGI MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 22/03/2012
PAPA ALFONSO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
ROSSI LUCIANO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
CASTELLANI CARLA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
GALLI DANIELE FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 22/03/2012
SCELLI MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
LANDOLFI MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
RAZZI ANTONIO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 22/03/2012
BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
PALUMBO GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
ROTONDI GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
BACCINI MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
GAROFALO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
SCANDROGLIO MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
MAZZOCCHI ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
NIRENSTEIN FIAMMA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
SCILIPOTI DOMENICO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 22/03/2012
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 22/03/2012
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 22/03/2012
PESCANTE MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
CRIMI ROCCO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
MARTINO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
MALGIERI GENNARO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
APREA VALENTINA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
MUSSOLINI ALESSANDRA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
BARBIERI EMERENZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
LA RUSSA IGNAZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
VALDUCCI MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
GIANNI PIPPO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 22/03/2012
PAGLIA GIANFRANCO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 22/03/2012
MILANATO LORENA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
CONTENTO MANLIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
GOTTARDO ISIDORO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 22/03/2012
Stato iter:
29/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/03/2012
Resoconto DI CENTA MANUELA POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 29/03/2012
Resoconto ZOPPINI ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 29/03/2012
Resoconto FARINA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/03/2012

SVOLTO IL 29/03/2012

CONCLUSO IL 29/03/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01425
presentata da
MANUELA DI CENTA
giovedì 22 marzo 2012, seduta n.609

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:


la legge 14 settembre 2011, n. 148, all'articolo 1 stabilisce che «Il Governo (...) è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi per riorganizzare la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza».


tale riorganizzazione comporterà, secondo il dettato della legge, soppressioni e accorpamenti di uffici giudiziari.


il tribunale di Tolmezzo risulterebbe essere tra gli uffici giudiziari in via di soppressione e/o accorpamento; essendo per così dire «inghiottito» dal tribunale di Udine. La decisione appare, ictu oculi, contravvenire, stante il singolare carattere del circondario e la situazione di confine, al principio inderogabile del buon senso e della logica per il buon funzionamento della giustizia e per la necessità di una presenza visibile dello Stato. La soppressione, ad avviso degli interroganti, negherebbe oltretutto il presupposto della legge in ordine ai «risparmi di spesa e incremento di efficienza»;



la particolarità territoriale del circondario di Tolmezzo si evidenzia con la presenza di una linea confinaria assai vasta, di circa 110 chilometri, con l'Austria, 60 con la Slovenia, la quale è attraversata da 7 valichi, dei quali 5 stradali di 1a categoria, uno autostradale ed uno ferroviario, ed è collocata sulle direttrici dei traffici illeciti verso l'Est Europa. Ciò determina l'accertamento di un elevato numero di reati legati al traffico degli stupefacenti, alla immigrazione clandestina ed alla ricettazione organizzata (cosiddetto riciclaggio), e, necessariamente, una specializzazione della polizia giudiziaria, della magistratura inquirente e di quella giudicante in ordine a tale genere di crimini. È ragionevole ritenere che l'accorpamento delle funzioni in Udine, oltre a determinare maggiori difficoltà di collegamento con la polizia giudiziaria, provocherebbe la necessità di creare una specializzazione sia negli uffici inquirenti che giudicanti in ordine a quelle particolari specie di reati, vanificando così i miglioramenti organizzativi che si prospettano con l'accorpamento. Oltre a ciò sono palesi le conseguenze negative che seguirebbero all'allontanamento del presidio giudiziario (da Tolmezzo a Udine) rispetto ai confini, ove tale genere di reati viene scoperto, sia in termini di collegamento della procura generale con gli uffici della procura, sia di prevenzione nelle zone di confine interessate;


la valutazione di efficienza e produttività espressa dall'ispettorato generale del Ministero è assolutamente positiva, ciò che rende superflua qualsiasi riorganizzazione in altra sede delle medesime funzioni. Si sottolineano «impegno e diligenza, con adeguata risposta agli adempimenti demandati»;



la delega conferita al Governo per la revisione della geografia giudiziaria è stata esplicitamente motivata dalla grave crisi economico-finanziaria in cui versa nazione e dalla necessità di ridurre gli oneri per la finanza pubblica. Nel caso di Tolmezzo un tale risultato non potrà essere raggiunto; anzi, la soppressione porterà ad un sensibile aumento di oneri per la finanza pubblica;



in dettaglio: la soppressione inciderebbe sulle spese «logistiche», ossia su quelle necessarie a mantenere le sedi ove gli uffici sono collocati. È utile ricordare che queste spese vengono interamente anticipate dagli enti locali e rimborsate in parte dall'amministrazione centrale a consuntivo. Esse ammontano per il Tribunale di Tolmezzo, con riferimento all'anno 2010, escluse quelle di natura eccezionale relative agli affitti dei locali della procura in attesa dell'ultimazione dei lavori di riatto della sede storica, ad euro 170.169,90 (la media annuale dei Tribunali sub-provinciali è pari ad euro 500.000,00 - Commissione CNF 29 novembre 2011). In caso di soppressione e di accorpamento degli uffici nel tribunale e nella procura di Udine questa spesa, relativamente modesta, non sarebbe destinata a sparire dal bilancio del Ministero ma verrebbe sostituita da quella necessaria al reperimento in Udine di sedi adeguate, mancando negli attuali locali la necessaria ricettività, tenuto anche conto del fatto che la soppressione delle sedi distaccate di Palmanova e di Cividale del Friuli determinerà l'afflusso del personale distaccato nella sede centrale. Considerato che i costi di acquisto/affitto di immobili in Udine è sensibilmente superiore a quelli in Tolmezzo, è ragionevole concludere che questa spesa aumenterà;


l'aumento della spesa per la finanza pubblica (trasferte): oltre ad altri oneri sulla cui lievitazione occorrerebbe eseguire calcoli più complessi, sicuramente l'accorpamento degli uffici nel capoluogo provinciale determinerebbe per la pubblica finanza l'aumento dei costi legato alle trasferte delle entità dislocate sul territorio del circondario che gravitano intorno agli uffici giudiziari. Esse infatti dovranno rapportarsi non più alla sede di Tolmezzo posta al centro del territorio, bensì scendere sino ad Udine. Per ogni accesso agli uffici giudiziari, limitandoci al costo/automezzo rapportato ad un quinto del costo del carburante per ogni chilometro moltiplicato per il maggior tratto di percorso Tolmezzo/Udine andata/ritorno pari a circa 100 chilometri si rilevano i seguenti risultati, riferiti all'anno 2010 per il tribunale ed all'anno 2011 per la procura che ha fornito dati più aggiornati: tribunale: 22 rogatorie in carcere, 47 interrogatori in carcere, 32 videoconferenze, 211 traduzioni di detenuti negli uffici, 300 trasferte del personale dell'ufficio tavolare di Pontebba per un costo stimato di 20.196,00 euro;


per la procura: deposito notizie di reato (considerando che dal 1o gennaio 2011 al 30 novembre 2011 sono state depositate 3.430 notizie di reato, che peraltro è possibile per la procura generale depositare più notizie di reato con unico accesso) stimati prudenzialmente n. 3.000 accessi; per colloqui con il pubblico ministero e per direttive accessi procura generale stimati in 1.000; ricezione di provvedimenti di convalida perquisizione e/o sequestro da notificare, misure cautelari personali o reali da eseguire e restituzione atti eseguiti stimati in 600; monitoraggio operazioni di intercettazioni telefoniche stimati in 100; trasferte magistrati per interrogatori in carcere stimate in 300. Complessivamente un costo stimato pari a circa 165.000,00 euro;



solo per costo automezzi complessivamente quindi 185.196,00 euro;


a questo fattore deve sommarsi quello relativo al costo/tempo del personale impiegato durante la trasferta, tempo stimato in ore 1 e mezza durante il quale il medesimo non potrà occuparsi degli adempimenti d'ufficio. Attenendosi ad un criterio assolutamente minimale pari ad 30,00/ora euro (si pensi che le traduzioni dal carcere impegnano almeno 4 agenti per volta) si avrebbe un costo stimato pari a 225.000,00 euro;




l'aumento degli oneri di spesa per la finanza pubblica è quindi stimabile, per difetto, in circa complessivi 410.196,00 euro annui. Questo onere finanziario è destinato ad aumentare ulteriormente in misura significativa, allo stato non stimabile, per gli effetti che produrrà il cosiddetto decreto «svuota carceri» in via di approvazione, che porterà la polizia giudiziaria a tradurre in aula di udienza, per la celebrazione delle direttissime, gli arrestati che andranno custoditi nell'attesa negli uffici di polizia e non in carcere;



sotto l'aspetto propriamente giudiziario, si sguarnirebbe altresì del necessario presidio locale il territorio sul quale è insediata una delle 14 carceri italiane dotate di una sezione cosiddetta di massima sicurezza (per la custodia dei detenuti in regime 41-bis) sulle quali va mantenuta una costante attenzione atta a scongiurare infiltrazioni della criminalità organizzata legata ai gruppi di appartenenza dei detenuti;



il trasferimento del tribunale danneggerebbe gravemente, con conseguenze sullo stesso bilancio dello Stato. Dallo studio sviluppato dalla CISL Alto Friuli nel 2009 sull'inquadramento economico del territorio emerge che tutti comuni compresi nel circondario sono inclusi nella zona «C» classificata ai sensi della legge regionale Friuli-Venezia Giulia n. 13 del 2000 ad «alto svantaggio economico», e che a livello economico/produttivo il territorio presenta un rilevante scarto negativo rispetto ai valori medi regionali riconducibili alle caratteristiche territoriali. Le prospettive di sviluppo socio-economico sono fortemente messe in discussione dalla forte attrattività, anche culturale, esercitata dalla pianura favorita da un sistema infrastrutturale particolarmente robusto, specie nella permanente minaccia di ulteriore riduzione dell'accessibilità ai servizi di base;


non può sfuggire quale impatto devastante sotto il profilo socio/economico avrebbe l'accorpamento del tribunale e anche solo della procura in Udine per il territorio dell'Alto Friuli, né come una tale soluzione si ponga in aperto contrasto con le direttive politiche di supporto allo sviluppo dei territori montani dettate a livello regionale, nazionale ed europeo. Risulta chiarificatore, in tal senso, l'elaborato redatto dall'ordine dei dottori Commercialisti ed esperti Contabili, il quale evidenzia un rilevante onere economico a carico della comunità (almeno 2 milioni di euro l'anno), dovuto sia alla spesa per maggiori distanze da percorrere da parte dei cittadini dell'Alto Friuli per raggiungere gli uffici giudiziari, che dalla riduzione di introiti per l'indotto della zona -:


quali intendimenti manifesti il Governo riguardo al tribunale di Tolmezzo.

(2-01425)

«Di Centa, Renato Farina, Fabbri, Papa, Luciano Rossi, Pelino, Dima, Castellani, Galli, Scelli, Landolfi, Razzi, Barani, Palumbo, Rotondi, Baccini, Pagano, Garofalo, Vincenzo Antonio Fontana, Scandroglio, Mazzocchi, Nirenstein, Scilipoti, Monai, Compagnon, Pescante, Crimi, Antonio Martino, Malgieri, Aprea, Mussolini, Barbieri, La Russa, Valducci, Gianni, Paglia, Milanato, Contento, Gottardo».