Atto Camera
Interpellanza urgente 2-01395
presentata da
DONATELLA FERRANTI
martedì 6 marzo 2012, seduta n.598
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dell'interno, il Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere - premesso che:
con l'interrogazione del 26 ottobre 2011, era stata richiesta al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare una circostanziata informativa sull'idoneità del sito di Riano quale sito di discarica alternativa a Malagrotta, sollecitando una verifica sulla legittimità dell'ordinanza prefettizia che aveva individuato detto sito;
nei giorni scorsi la procura della Repubblica di Roma ha formalizzato l'apertura di un procedimento penale sull'individuazione del sito di Riano; falso materiale e ideologico il reato ipotizzato: segnatamente, sarebbero state alterate le distanze tra il sito e le abitazioni per ricondurle nei limiti di legge; le attuali cave di tufo non sarebbero dismesse; la falda acquifera sarebbe riportata come di scarsa entità mentre è il principale approvvigionamento di tutta l'area circostante; gli asseriti emungimenti sperimentali della falda non sarebbero stati effettuati; tra l'altro il sito sarebbe localizzato all'interno di un'area definita ai sensi dell'articolo 23 tab B punto 4.8.2 delle norme del PTPR «paesaggio naturale di continuità» ove non è consentita la realizzazione di nuove discariche;
nell'ordinanza del 6 settembre 2011, con la quale il prefetto di Roma veniva nominato commissario straordinario per il superamento della situazione di emergenza ambientale legata alla gestione dei rifiuti, veniva disposto che il prefetto si sarebbe avvalso del supporto di due esperti «di chiara fama» nella materia;
tra i due esperti di chiara fama, il commissario provvedeva alla nomina dell'ingegner Pietro Moretti: dal relativo curriculum, tuttavia, si evince che le pertinenti esperienze professionali dell'ingegner Moretti sono quasi esclusivamente concentrate su iniziative in Campania svolte dalla società FIBE, in qualche caso al centro di inchieste giudiziarie per presunti illeciti ambientali;
con ordinanza del 19 giugno 2008, il Presidente del Consiglio dei ministri, «tenuto conto degli addebiti di natura penale a carico dei rappresentanti delle società FIBE spa e FIBE Campania spa, già affidatarie del servizio di smaltimento rifiuti nella Regione Campania», provvedeva al trasferimento delle relative competenze alle province della regione;
il prefetto, tuttavia, non ha ritenuto di attenersi ad analoghe considerazioni di opportunità, e ha nominato, quale esperto di fiducia, uno dei tecnici che avevano prestato attività professionale proprio nell'ambito delle iniziative in Campania richiamate nella citata ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri;
con provvedimento del 2 dicembre 2011, il prefetto incaricava la società CIDIEMME Engineering srl dell'esecuzione di tutte le attività propedeutiche alla progettazione della discarica nel sito di Corcolle, l'altro sito individuato insieme a Riano;
le attività commissionate alla CIDIEMME Engineering srl comportano anche indagini e valutazioni tecniche suscettibili di confermare l'idoneità del sito;
risulta, tuttavia, che l'ingegner Moretti sia uno dei soci della CIDIEMME Engineering srl, con la conseguenza che lo stesso ingegner Moretti, che aveva convalidato l'idoneità del sito di Corcolle, è ora chiamato, attraverso la propria società, a svolgere le indagini tecniche che dovrebbero confermare le proprie precedenti valutazioni;
risulta infatti dalla mozione approvata il 22 febbraio 2012 dal consiglio superiore dei beni culturali e paesaggistici che la discarica che dovrebbe essere realizzata in località Corcolle San Vittorino, che costituisce un patrimonio culturale e paesaggistico a valenza universale, annoverato tra i siti dell'Unesco si trova infatti all'interno di una zona in cui sussistono due vincoli archeologici ai sensi del decreto-legge n. 42 del 2004 già legge n. 1089 del 1939, a protezione dell'area di Villa Adriana e della Necropoli di Corcolle, in quanto la zona è tutta estremamente ricca di presenze storiche ed archeologiche; è oggetto di vincoli paesaggistici, in quanto l'area della cava e quella circostante ricade nel reticolo idrografico del sottobacino Aniene, è interessata dal passaggio di numerosi corsi d'acqua pubblica ed interferisce con aree boschive;
con riguardo a Riano, il prefetto, in data 20 dicembre 2011, demandava le attività di progettazione e le connesse verifiche tecniche al provveditorato OO.PP. per il Lazio, che le ha, a sua volta, demandate a SOGESID spa, società pubblica che opera quale soggetto strumentale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Quest'ultima, all'esito di una procedura ristretta chiusa in tre giorni lavorativi, le ha affidate a Tecnoin spa, società di Napoli che aveva già condotto le indagini nel sito campano di Chiaiano, ora chiuso per disastro ambientale e sul quale gli organi di informazione riferiscono di indagini della magistratura per infiltrazioni camorristiche. Da notizie stampa si apprende inoltre che la stessa società Tecnoin risulta indagata per illeciti nella discarica di Pianura in Campania -:
se il Governo sia a conoscenza dell'apertura di una inchiesta della, procura di Roma sull'individuazione del sito di Riano, dalla quale risulterebbero gravi irregolarità di rilievo penale nella valutazione dei dati che hanno condotto a ritenere idoneo detto sito;
se il Governo sia a conoscenza del fatto che le attività propedeutiche alla progettazione sul sito di Corcolle siano state affidate a una società, CIDIEMME Engeneering srl, che fa capo alla stessa persona fisica, l'ingegner Pietro Moretti, che aveva svolto le verifiche sull'idoneità del sito, annoverato tra l'altro tra i siti dell'Unesco;
se il Governo sia a conoscenza del fatto che Sogesid spa, società strumentale del Ministero, ha affidato le indagini tecniche sul sito di Riano alla Tecnoin spa, società di Napoli che aveva a suo tempo condotto le verifiche tecniche sul sito di Chiaiano, da cui sono derivati i ben noti disastri ambientali;
se il Governo non intenda chiedere al commissario delegato per il superamento dell'emergenza ambientale nel territorio della provincia di Roma, in relazione all'imminente chiusura della discarica di Malagrotta ed alla conseguente necessità di realizzare un sito alternativo per lo smaltimento dei rifiuti con la massima urgenza, adeguate garanzie sull'iter e sulle competenze tecniche impiegate nelle verifiche a Riano e Corcolle, all'occorrenza assumendo le necessarie iniziative per la revoca degli incarichi già conferiti e avendo cura che per le attività prodromiche alla progettazione eventuale dei siti di Riano e Corcolle vengano impiegati professionisti e società non coinvolti in negative esperienze che hanno caratterizzato il percorso amministrativo di altri siti in altre regioni, tra cui la Campania, ed oggetto di indagini penali;
se il Ministro per i beni e le attività culturali non intenda intraprendere misure urgenti per evitare danni irreparabili al sito di Corcolle, in relazione ai vincoli paesaggistici e archeologici ivi esistenti e al sito di Riano che risulta inserito in un'area che dal piano territoriale paesaggistico regionale è stata già definita a rischio paesistico.
(2-01395)
«Ferranti, Bratti, Gasbarra, Fioroni, Amici, Argentin, Carella, Coscia, Meta, Morassut, Pompili, Realacci, Rugghia, Sposetti, Tidei, Villecco Calipari, Bellanova, Benamati, Braga, Capano, Marco Carra, Cavallaro, Cilluffo, Concia, D'antona, Garavini, Losacco, Lolli, Marchi, Margiotta, Mariani, Pierdomenico Martino, Melis, Pedoto, Picierno, Rossomando, Samperi, Tenaglia, Gianni Farina».