ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01358

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 585 del 14/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: VANNUCCI MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/02/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 14/02/2012
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 14/02/2012
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 14/02/2012
CAVALLARO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 14/02/2012
GIOVANELLI ORIANO PARTITO DEMOCRATICO 14/02/2012
LOLLI GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 14/02/2012
MARCHIONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 14/02/2012
MERLONI MARIA PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 14/02/2012
MARCHIGNOLI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2012
SPOSETTI UGO PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2012
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2012
CERONI REMIGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 16/02/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 14/02/2012
Stato iter:
16/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/02/2012
Resoconto VANNUCCI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 16/02/2012
Resoconto D'ANDREA GIAMPAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 16/02/2012
Resoconto VANNUCCI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/02/2012

DISCUSSIONE IL 16/02/2012

SVOLTO IL 16/02/2012

CONCLUSO IL 16/02/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01358
presentata da
MASSIMO VANNUCCI
martedì 14 febbraio 2012, seduta n.585

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
da fine gennaio 2012 ad oggi parti del nostro Paese sono colpite da eccezionali precipitazioni nevose senza precedenti;
in particolare, il «vortice» che si è creato fra le province di Forlì, Pesaro e Urbino e Rimini che dura da due settimane ha completamente bloccato decine di comuni con altezza di neve precipitata oltre i tre metri;
analoghi fenomeni si sono registrati nel resto delle Marche, nel Lazio, in Abruzzo, in Basilicata e Campania ed in parti di altre regioni;
la protezione civile e gli enti locali hanno approntato uomini e mezzi adeguati all'emergenza con assunzione di impegni anche finanziari;
il Governo ha già ampiamente riferito sul tema, pur tuttavia permangono aspetti che vanno urgentemente chiariti;
i presidenti delle regioni che il Governo ha prontamente incontrato sembrano unanimemente intenzionati a non far dichiarare lo stato di emergenza in quanto impossibilitati al rispetto delle norme introdotte con la legge n. 10 del 2011 che ha modificato la legge n. 225 del 1992 imponendo in via preliminare alle regioni aumenti di tasse ed accise in caso di dichiarazione dello stato di emergenza;
il Governo ha sopperito decretando maggiori poteri al capo del dipartimento di protezione civile e dichiarando lo stato di emergenza per il brevissimo periodo necessario al soccorso che si sta protraendo ben oltre le previsioni imponendo già una proroga;
l'evento calamitoso è invece di proporzioni tali da provocare danni permanenti e strutturali in quanto si registrano numerosi cedimenti di tetti in edifici storici, edifici pubblici, abitazioni, ma soprattutto in stabilimenti artigianali, commerciali ed industriali con blocco di attività e conseguenti costi di ripristino;
lo stato di calamità è stato opportunamente dichiarato per il settore agricolo, ma permangono dubbi per gli altri settori economici;
non si comprende come in mancanza della dichiarazione dello stato di emergenza, come previsto dalla legge n. 225 del 1992, si possa intervenire sui danni relativi ad opifici, abitazioni, immobili e macchinari danneggiati ed alla eventuale sospensione o al differimento dei termini per adempimenti e versamenti fiscali e contributivi;
è evidente che il permanere delle norme introdotte con la legge n. 10 del 2011, oltre a paralizzare l'attività della protezione civile (emissione delle ordinanze di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze e previo parere della Corte dei conti per tutte le tipologie di calamità), rischia di non permettere le normali procedure di sostegno al settore economico che si sono sempre attuate in caso di calamità -:
come intenda agire il Governo di fronte alla problematica espressa circa il prolungamento dello stato di emergenza misure di indennizzo necessarie per il sostegno al tessuto economico dei luoghi colpiti e per rimborsi degli oneri di pronto intervento sostenuti dagli enti locali.
(2-01358)
«Vannucci, Ventura, Agostini, Brandolini, Cavallaro, Giovanelli, Lolli, Marchioni, Merloni, Marchignoli, Sposetti, Vico, Ceroni».