ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01351

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 582 del 07/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: SAMMARCO GIANFRANCO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 07/02/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PISO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
CICCHITTO FABRIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
CORSARO MASSIMO ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
SALTAMARTINI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
LEO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
GIRO FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
BALDELLI SIMONE POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
LANDOLFI MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
FRASSINETTI PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
BIAVA FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
SCELLI MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
CASTELLANI CARLA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
SCANDROGLIO MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
GIBIINO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
SAGLIA STEFANO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
BELLOTTI LUCA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
FAENZI MONICA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
DI VIRGILIO DOMENICO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
BECCALOSSI VIVIANA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
LORENZIN BEATRICE POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
BRUNETTA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
PESCANTE MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
TESTONI PIERO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
ROSSI MARIAROSARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
DE NICHILO RIZZOLI MELANIA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
SIMEONI GIORGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
STRACQUADANIO GIORGIO CLELIO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
LAINATI GIORGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
LA LOGGIA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
CANNELLA PIETRO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
ABRIGNANI IGNAZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
MURGIA BRUNO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
DE ANGELIS MARCELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
DE GIROLAMO NUNZIA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012
MANTOVANO ALFREDO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/02/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 07/02/2012
Stato iter:
09/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/02/2012
Resoconto PISO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 09/02/2012
Resoconto D'ANDREA GIAMPAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 09/02/2012
Resoconto PISO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/02/2012

SVOLTO IL 09/02/2012

CONCLUSO IL 09/02/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01351
presentata da
GIANFRANCO SAMMARCO
martedì 7 febbraio 2012, seduta n.582

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:

i fenomeni di grave perturbazione atmosferica, i danni ed i disagi causati dal maltempo e dalle persistenti nevicate hanno interessato vaste aree dell'Italia centro-settentrionale, mentre il giorno 3 febbraio 2012 la città di Roma è stata investita da una precipitazione nevosa di portata tale da non avere paragoni negli ultimi trent'anni;

in molti comuni l'erogazione dell'energia elettrica è risultata interrotta per più giorni e numerose famiglie, persone sole, anziani, sono rimasti bloccati nelle proprie abitazioni, privi di ogni forma di assistenza anche sanitaria;

in molte località del Lazio e dell'Abruzzo si sono verificati guasti lungo le vie ferroviarie con l'arresto di molti convogli in piena campagna anche per una durata superiore alle 24 ore consecutive, senza alcuna forma di ristoro e assistenza ai passeggeri a bordo;

nel porto di Ancona diversi traghetti sono rimasti fermi in banchina per decine di ore con passeggeri, auto e camion a bordo, essendo impraticabili le vie stradali di deflusso dal porto per le abbondanti nevicate;

in tutta Italia molti sono stati i casi (strade statali, provinciali, consolari, urbane e suburbane, assi autostradali, raccordi, viadotti e gallerie) di incolonnamento delle auto e blocco della viabilità;

nei centri urbani di grandi e piccoli comuni si sono verificati gravi disagi alle persone e alle loro famiglie, fino a provocare la morte di numerose persone, alcune delle quali bloccate negli abitacoli delle loro autovetture e camion;

nella lunga intervista resa il 5 febbraio 2012 alla giornalista della RAI Lucia Annunziata nel corso della trasmissione televisiva In mezz'ora, il capo del dipartimento della protezione civile nazionale, il prefetto Franco Gabrielli, ha espresso il suo disagio e la sua perplessità sulla «agibilità della protezione civile» dopo l'approvazione in Parlamento della legge n. 10 del 2011, di riforma dell'intero settore, una denuncia già ampiamente illustrata dallo stesso prefetto Gabrielli in una intervista rilasciata a Il Giornale all'indomani della drammatica vicenda della nave Costa Concordia;

nella stessa intervista alla giornalista Lucia Annunziata il prefetto Gabrielli ha accennato genericamente alle iniziative promosse dalla protezione civile nazionale in seguito alle copiose nevicate;

il sistema di allertamento nazionale e previsionale non può essere il solo strumento a disposizione della protezione civile nazionale per svolgere a pieno le sue funzioni di coordinamento e i suoi interventi sul campo a supporto dei comuni, province e regioni coinvolti dallo stato di emergenza che ne facessero richiesta;

appare necessario sapere:

a) se il comitato operativo della protezione civile nazionale, convocato il 2 febbraio 2012 per fare (si cita testualmente dal sito ufficiale internet della protezione civile nazionale www.protezionecivile.gov.it) «un punto sulla perturbazione che, dopo aver interessato il centro-nord, si sta spostando sulle regioni centro-meridionali» abbia esplicitato o meno al convenuti la possibilità di una emergenza nazionale (tipo C);

b) nel caso non sia stata comunicata tale eventualità, perché mai - data la catastrofica condizione in cui tuttora versano intere regioni d'Italia - essa non sia stata mai dichiarata né allora, né in seguito;

c) se dopo la convocazione del comitato operativo del 2 febbraio 2012 sia stata attivata una procedura di coordinamento fra le amministrazioni e gli enti interessati al soccorso per stabilire le strategie e gli interventi necessari sulla base dell'evoluzione dello scenario e degli aggiornamenti che dal territorio arrivano al dipartimento nazionale di protezione civile;

d) se, qualora siano state definite queste strategie in seno al comitato operativo, data la possibilità di una emergenza di grande portata, sia stato effettivamente e concretamente garantito l'impiego coordinato delle risorse e in quali termini;

e) se, in relazione alle previsioni riportate nel «bollettino di previsioni metereologiche per il comune di Roma» trasmesso nella giornata del 2 febbraio all'ufficio di protezione civile di Roma Capitale, sia stata indicata la serata di venerdì 3 quale momento più favorevole ad accumuli di neve al suolo mentre le precipitazioni nevose si sono manifestate, copiose, sin dalle prime ore della mattina del venerdì 3 febbraio, con oltre 12 ore di anticipo sulle previsioni, non mettendo il sistema di protezione civile di Roma Capitale nelle condizioni necessarie per fronteggiare un'emergenza neve di portata tale da non avere paragoni negli ultimi trent'anni;

f) se il prefetto Gabrielli, proprio in ragione dell'emergenza incombente, abbia ricevuto, con quale tempistica e in quali forme scritte e formali, le informazioni da lui stesso sollecitate nel corso del comitato operativo del 2 febbraio 2012, in particolare ai gestori della viabilità, dei trasporti e dei servizi essenziali (strade, autostrade, ferrovie, gestori elettrici e di telefonia), per consentire al sistema di protezione civile nazionale nel suo complesso di intervenire in tempo utile, se questo sistema sia stato reso operativo, e quali siano state le cause, qualora sia stato attivato, del suo obiettivo fallimento negli interventi, visti gli innumerevoli disagi alle persone elencati in premessa;

g) se sia stata promossa l'attivazione del volontariato nazionale e se abbia prodotto reali e concreti effetti (data l'assenza in molte aree colpite degli addetti di protezione civile) per alleviare il disagio delle persone e delle loro famiglie;

h) quali siano le cause della assoluta inadeguatezza del «piano neve» delle Ferrovie dello Stato, come dimostrano i guasti alle linee ferroviarie, l'arresto dei convogli e il disagio di centinaia di passeggeri in molte regioni d'Italia, nonostante il piano stesso sia stato attivato come si legge nelle stesse news pubblicate dal sito ufficiale internet della protezione civile nazionale (www.protezionecivile.gov.it) e riferite alle conclusioni del Comitato operativo del 2 febbraio 2012;

i) quale sia il motivo dei disagi sui molti assi stradali e autostradali italiani nonostante sia stata garantita dal centro viabilità Italia, in stretto raccordo con comitati operativi per la viabilità (C.O.V), «la percorribilità su tutte le autostrade» fino al giovedì 2 febbraio 2012 così, come si legge nel sito ufficiale internet della protezione civile (www.protezionecivile.gov.it) sempre in relazione alle conclusioni del Comitato operativo del 2 febbraio 2012, senza che si prevedessero imminenti criticità che invece si sono tutte drammaticamente verificate nelle ore immediatamente successive;

j) perché le strutture della protezione civile nazionale non abbiano intrapreso i necessari interventi presso l'azienda elettrica, anche in senso preventivo e precauzionale, se già alla data del comitato operativo del 2 febbraio 2012 erano stati segnalati 3.000 guasti fra Siena e Pisa e 2.000 guasti nelle Marche, come si legge sempre dalle news, del sito ufficiale internet della protezione civile nazionale, un disagio che nelle ore successive si è moltiplicato in maniera abnorme ma prevedibile;

l) quale sia il modello organizzativo di protezione civile nazionale sul quale il Governo intende investire dopo i clamorosi insuccessi dei suoi interventi in occasione dell'alluvione in Liguria di novembre 2011 e del maltempo al Centro-nord d'Italia a febbraio 2012 -:

quali siano le indicazioni e gli intendimenti del Governo in relazione alle questioni sollevate nel presente atto e a quali eventuali determinazioni ritenga di pervenire a seguito dei fatti indicati.

(2-01351)
«Sammarco, Piso, Cicchitto, Corsaro, Saltamartini, Leo, Giro, Baldelli, Landolfi, Frassinetti, Biava, Scelli, Castellani, Scandroglio, Gibiino, Saglia, Bellotti, Catanoso, Faenzi, Di Virgilio, Beccalossi, Dima, Lorenzin, Brunetta, Pescante, Pianetta, Testoni, Mariarosaria Rossi, De Nichilo Rizzoli, Simeoni, Stracquadanio, Lainati, La Loggia, Cannella, Abrignani, Murgia, De Angelis, De Girolamo, Mantovano».