Atto Camera
Interpellanza urgente 2-01298
presentata da
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO
martedì 20 dicembre 2011, seduta n.563
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, per sapere - premesso che:
la pubblica amministrazione è al centro di un processo di riforma e di razionalizzazione finalizzato anche a combattere gli sprechi, costituiti da inutili ridondanze e da una duplicazione delle competenze, che spesso hanno caratterizzato tale settore;
un percorso di riforma deve essere posto in essere con una visione chiara degli obiettivi e attraverso il coordinamento di disposizioni e di strumenti;
le recenti disposizioni varate dai governi pro-tempore in materia hanno in alcuni casi dato origine ad un quadro di incertezza, rischiando di creare enorme confusione nei confronti delle pubbliche amministrazioni e dei loro dipendenti;
in particolare il decreto-legge n. 138 del 2011 (cosiddetta «manovra-bis») ha introdotto tagli a livello delle dotazioni organiche per le amministrazioni centrali, oltre ad un ulteriore riduzione degli uffici dirigenziali di livello non generale e delle relative dotazioni organiche e alla rideterminazione delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale (entro il 31 marzo 2012);
tali tagli si sono abbattuti su posizioni vacanti e sul successivo contenimento delle assunzioni, ma di recente hanno interessato anche il personale presente;
le disposizioni recenti introdotte dall'attuale Governo in materia pensionistica, attraverso l'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, applicandosi anche al settore pubblico, hanno rallentato fortemente le uscite di personale per i prossimi tre e cinque anni, impedendo tra l'altro il riassorbimento dei soprannumero creati dai tagli e dai processi di fusione;
bisogna inoltre ricordare che in presenza di eccedenze non riassorbite scatta il divieto di assunzione a qualsiasi titolo, aumentando quindi la già elevata età dei dipendenti pubblici, a discapito dell'innovazione;
la riforma pensionistica, secondo le prime stime circolate nei Ministeri, ridurrà del 40 per cento i pensionamenti nelle pubbliche amministrazioni;
attualmente si registrano presso le amministrazioni centrali circa 2.000 eccedenze del personale, e, con i tagli da effettuare entro il 31 marzo 2012, si avranno circa i 5.000 esuberi da collocare per due anni all'80 per cento della retribuzione, data l'impossibilità di collocarli presso altri livelli di governo a causa del patto di stabilità interno e della sofferenza dei bilanci di regioni ed enti locali -:
se il Governo non ritenga di assumere adeguate iniziative, anche di carattere normativo, finalizzate, ad un coordinamento tra normativa in materia pensionistica e quella in materia di razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni, per continuare il processo di riforma della pubblica amministrazione secondo criteri di chiarezza, meritocrazia, premialità e responsabilità.
(2-01298)
«Marinello, Marsilio, Gioacchino Alfano, Baldelli».