ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01298

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 563 del 20/12/2011
Firmatari
Primo firmatario: MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 20/12/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARSILIO MARCO POPOLO DELLA LIBERTA' 20/12/2011
ALFANO GIOACCHINO POPOLO DELLA LIBERTA' 20/12/2011
BALDELLI SIMONE POPOLO DELLA LIBERTA' 20/12/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/12/2011
Stato iter:
12/01/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/01/2012
Resoconto MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 12/01/2012
Resoconto MARTONE MICHEL ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 12/01/2012
Resoconto MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/01/2012

SVOLTO IL 12/01/2012

CONCLUSO IL 12/01/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01298
presentata da
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO
martedì 20 dicembre 2011, seduta n.563

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, per sapere - premesso che:

la pubblica amministrazione è al centro di un processo di riforma e di razionalizzazione finalizzato anche a combattere gli sprechi, costituiti da inutili ridondanze e da una duplicazione delle competenze, che spesso hanno caratterizzato tale settore;

un percorso di riforma deve essere posto in essere con una visione chiara degli obiettivi e attraverso il coordinamento di disposizioni e di strumenti;

le recenti disposizioni varate dai governi pro-tempore in materia hanno in alcuni casi dato origine ad un quadro di incertezza, rischiando di creare enorme confusione nei confronti delle pubbliche amministrazioni e dei loro dipendenti;

in particolare il decreto-legge n. 138 del 2011 (cosiddetta «manovra-bis») ha introdotto tagli a livello delle dotazioni organiche per le amministrazioni centrali, oltre ad un ulteriore riduzione degli uffici dirigenziali di livello non generale e delle relative dotazioni organiche e alla rideterminazione delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale (entro il 31 marzo 2012);

tali tagli si sono abbattuti su posizioni vacanti e sul successivo contenimento delle assunzioni, ma di recente hanno interessato anche il personale presente;

le disposizioni recenti introdotte dall'attuale Governo in materia pensionistica, attraverso l'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, applicandosi anche al settore pubblico, hanno rallentato fortemente le uscite di personale per i prossimi tre e cinque anni, impedendo tra l'altro il riassorbimento dei soprannumero creati dai tagli e dai processi di fusione;

bisogna inoltre ricordare che in presenza di eccedenze non riassorbite scatta il divieto di assunzione a qualsiasi titolo, aumentando quindi la già elevata età dei dipendenti pubblici, a discapito dell'innovazione;

la riforma pensionistica, secondo le prime stime circolate nei Ministeri, ridurrà del 40 per cento i pensionamenti nelle pubbliche amministrazioni;

attualmente si registrano presso le amministrazioni centrali circa 2.000 eccedenze del personale, e, con i tagli da effettuare entro il 31 marzo 2012, si avranno circa i 5.000 esuberi da collocare per due anni all'80 per cento della retribuzione, data l'impossibilità di collocarli presso altri livelli di governo a causa del patto di stabilità interno e della sofferenza dei bilanci di regioni ed enti locali -:

se il Governo non ritenga di assumere adeguate iniziative, anche di carattere normativo, finalizzate, ad un coordinamento tra normativa in materia pensionistica e quella in materia di razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni, per continuare il processo di riforma della pubblica amministrazione secondo criteri di chiarezza, meritocrazia, premialità e responsabilità.

(2-01298)
«Marinello, Marsilio, Gioacchino Alfano, Baldelli».