ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01172

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 509 del 28/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: PEPE MARIO (MISTO)
Gruppo: MISTO-REPUBBLICANI-AZIONISTI
Data firma: 28/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GARAGNANI FABIO POPOLO DELLA LIBERTA' 28/07/2011
DE LUCA FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 28/07/2011
IAPICCA MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 28/07/2011
TADDEI VINCENZO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 28/07/2011
SCAPAGNINI UMBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 28/07/2011
RAZZI ANTONIO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 28/07/2011
FRANZOSO PIETRO POPOLO DELLA LIBERTA' 28/07/2011
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 28/07/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 28/07/2011
Stato iter:
07/09/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/09/2011
Resoconto PEPE MARIO (MISTO) MISTO-REPUBBLICANI-AZIONISTI
 
RISPOSTA GOVERNO 07/09/2011
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 07/09/2011
Resoconto PEPE MARIO (MISTO) MISTO-REPUBBLICANI-AZIONISTI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/09/2011

SVOLTO IL 07/09/2011

CONCLUSO IL 07/09/2011

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01172
presentata da
PEPE
giovedì 28 luglio 2011, seduta n.509

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:

da articoli di stampa si apprende che il dottor Angelo Giuliani, un funzionario alla asl di Urbino di anni 56, ha vinto un concorso per giovani ricercatori universitari presso l'ateneo urbinate;

al momento della firma degli atti del concorso il rettore dell'ateneo marchigiano, lo storico Stefano Pivato, ha bloccato la nomina per due ordini di motivi:

a) la sussistenza di una relazione di minoranza che contesta gli esiti delle prove di ammissione, i cui atti peraltro non sono mai resi pubblici;

b) il palese contrasto della nomina con le norme approvate dalla recente riforma universitaria che dovrebbero favorire l'accesso dei giovani ricercatori;

dalla stampa si apprende che «...il rettore ha deciso di chiedere alla commissione di riunirsi nuovamente per riesaminare gli esiti del concorso. Risultato: il concorso si blocca con una serie di ricorsi e contro ricorsi che finiscono, come dicevamo, davanti al Tar. Furente per la sospensiva dell'iter di assunzione, il «giovane» cinquantaseienne firma un ricorso gonfio di «sommo stupore» e di indignazione per la «evidentemente strumentale ed ostruzionistica condotta di astensione e di omissione dell'Università di Urbino» nonché per la «sbalorditiva condotta in fatto ed in diritto tenuta dal rettore e dai dirigenti». Per non dire, con una raffica di accenti, della «assoluta ed ovvia illiceità, illegittimità, contraddittorietà, illogicità e, conseguenti nullità e annullabilità, di quanto svolto dall'Università». Insomma: «non si erra nell'affermare che la condotta posta in essere dall'Università abbia violato tutte le norme e i criteri positivi e di elaborazione giurisprudenziale di origine internazionale, europea ed interna...»;

se tra i principi ispiratori della legge 30 dicembre 2010, n. 240 «Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario», vi è la previsione di favorire i giovani ricercatori, tuttavia la norma puntuale in merito non prevede limiti di età per la partecipazione ai suddetti concorsi;

il primo firmatario del presente atto, nel corso dell'esame alla Camera della riforma universitaria nell'ottobre 2010, presentò un apposito emendamento (A.C. 3687, emendamento 21.7) per limitare a 35 anni l'accesso a tale tipo di concorsi, esponendo al Ministro, al relatore e ai commissari della commissione cultura, che il rischio consisteva appunto nel fatto che potevano partecipare anche soggetti non solo avanti negli anni, ma anche già in possesso di un proprio lavoro e che della norma avrebbero potuto approfittare magistrati e funzionari pubblici;

un ulteriore elemento di illogicità in danno del complessivo sistema universitario consisteva nel fatto che detti soggetti avrebbero trascinato con sé i propri stipendi, ben più alti di quelli destinati ai giovani ricercatori, con danno o della amministrazione di provenienza, che finiva col pagare un soggetto non operante, o dell'università, che finiva col pagare più del dovuto;

di tali osservazioni non si è tenuto conto alcuno anzi il sottoscritto interpellante è stato a suo tempo invitato per le vie brevi a ritirare l'emendamento -:

se non ritenga di valutare se sussistano i presupposti per intervenire nel procedimento evidenziando la manifesta illogicità della partecipazione ad un concorso per giovani ricercatori di un funzionario pubblico cinquantaseienne, rispetto ai principi generali della legge 30 dicembre 2010, n. 240 recante «Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario»;

se non ritenga opportuno assumere iniziative normative per modificare quanto prima la disposizione che non pone limiti di età alla partecipazione ai concorsi per giovani ricercatori universitari.

(2-01172)
«Mario Pepe (Misto-R-A), Garagnani, De Luca, Iapicca, Taddei, Scapagnini, Razzi, Franzoso, Brugger».