ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01134

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 491 del 23/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: RAISI ENZO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 23/06/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 23/06/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 23/06/2011
Stato iter:
30/06/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/06/2011
Resoconto RAISI ENZO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 30/06/2011
Resoconto MANTOVANI MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 30/06/2011
Resoconto RAISI ENZO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/06/2011

SVOLTO IL 30/06/2011

CONCLUSO IL 30/06/2011

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01134
presentata da
ENZO RAISI
giovedì 23 giugno 2011, seduta n.491

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che;

il potenziamento dei 62,5 chilometri del tratto appenninico dell'A1 tra Sasso Marconi e Barberino, con la realizzazione della variante di valico, rappresenta un intervento fondamentale e strategico per il miglioramento della viabilità e la riduzione del tempi di percorrenza tra Bologna e Firenze;

gli oltre 60 chilometri complessivi della variante (di cui 23,5 già aperti al pubblico, nello scorso 2010), destinati prevalentemente al traffico commerciale, uniranno la Toscana all'Emilia Romagna e consentiranno di risparmiare, ogni anno, un totale stimato di circa quattro milioni di ore di viaggio e circa quarantacinquemila tonnellate di carburante, con un beneficio economico di oltre cento milioni;

questa grande opera infrastrutturale, destinata ad entrare definitivamente in funzione nel 2013, interessa, principalmente, 8 comuni della Toscana e dell'Emilia Romagna e, tra questi, il comune di Monzuno, dove, a partire dallo scorso 2010, si sono succedute alcune assemblee pubbliche, cui hanno partecipato numerosi cittadini ed amministratori, finalizzate a sensibilizzare la società Autostrade per la realizzazione di un raccordo tra l'attuale casello autostradale A1 di Rioveggio (frazione di Monzuno) e la nuova variante di valico;

una bretella che congiunga il nuovo casello A1 di Rioveggio con la variante di valico, infatti, non solo è necessaria, ma assolutamente indispensabile per salvaguardare l'interesse dell'intera comunità;

l'impossibilità di accedere alla variante direttamente da Rioveggio rischia di avere delle ricadute economiche negative per l'intera zona e di isolare la valle del Setta, con inevitabili e gravi disagi anche per l'imprenditoria locale, la quale potrebbe orientarsi ad operare in località logisticamente più vantaggiose;

un collegamento diretto con la variante, invece, rappresenterebbe, senza dubbio, un'opportunità fondamentale per garantire la mobilità delle persone e delle merci In quel territorio già gravato da forti limiti strutturali che rappresentano un freno al suo sviluppo socio-economico;

la necessità della bretella nasce dallo sdoppiamento del tracciato autostradale: a La Quercia, infatti, l'autostrada si divide in due tracciati distinti, uno è quello storico e l'altro è la variante di valico che attraverserà l'Appennino all'altezza di 400 metri sul livello del mare, contro i 700 del tracciato storico; Rioveggio conserva il casello autostradale sul tracciato storico, ma non ha un ingresso nella variante di valico e, per immettersi in essa, qualora si voglia procedere verso sud, si deve raggiungere il casello di Sasso Marconi e risalire verso l'Appennino;

è evidente che tale situazione, soprattutto per il traffico pesante di servizio alle industrie, comporta un notevole onere aggiuntivo in termini di tempo e di denaro;

la questione, purtroppo, è dibattuta da anni e, ad oggi, non ha ancora avuto un esito positivo;

a fronte della netta posizione contraria di Autostrade per l'Italia, che, da sempre, ha affermato che l'infrastruttura richiesta dal comune di Monzuno risulterebbe del tutto anti-economica, in quanto le stime di traffico previste da Rioveggio in direzione sud (circa 400 veicoli ai giorno) non garantirebbero affatto il rientro dell'investimento, il Ministro interrogato ha più volte dichiarato di essere disposto ad un «fattivo interessamento per assicurare una risposta concreta al territorio»;

tale volontà è stata ribadita, in particolare, nel mese di novembre 2010 a Bologna, in occasione di un convegno sulla viabilità, al quale hanno partecipato anche il sindaco di Monzuno, Marco Mastacchi, e il consigliere regionale del Pdl, Alberto Vecchi, e in un recente incontro del 16 febbraio 2011 al Ministero tra tutti i rappresentanti degli enti territoriali coinvolti dal progetto infrastrutturale;

fino ad ora, purtroppo, si è trattato solo di vaghe promesse e generiche rassicurazioni, che rischiano di mortificare ulteriormente le speranze e le legittime aspettative, anche socio-economiche, di un'intera comunità;

oltre a non realizzare il collegamento verso Firenze, ANAS e Società autostrade si rifiutano di eseguire la costruzione del nuovo ponte in località Molino Cattani a Rioveggio (spesa stimata in euro 4 milioni): opera rientrante nell'accordo delle opere che le medesime società avevano sottoscritto in convenzione con il comune di Monzuno;

ad oggi il ponte versa in condizioni precarie tanto che, in occasione delle recenti invernali, è stato chiuso;

si sottolinea, inoltre, che la sua larghezza, di appena 2,20 metri lineari, consente il passaggio di una sola autovettura alla volta: situazione questa che stride con l'allargamento e la messa in sicurezza della strada nella sponda Pian di Setta comune di Grizzana Morandi (7,50 metri lineari) e che finire con il creare un pericoloso restringimento ad imbuto;

tale opera è particolarmente importante poiché collega l'abitato di Rioveggio (Monzuno) con quello di Pian di Setta (Grizzana Morandi) dove è presente la stazione ferroviaria di Grizzana Morandi di cui usufruiscono molti residenti di Rioveggio -:

quale sia, allo stato attuale, l'effettiva decisione presa dai vertici responsabili in riferimento a questioni così vitali per l'economia e lo sviluppo di un'intera comunità che, da anni, attende risposte concrete ed, in ogni caso, se non ritenga opportuno attivarsi, al più presto, per garantire l'effettiva realizzazione della bretella di Rioveggio ed il rifacimento del ponte in località Molino Cattani.


(2-01134) «Raisi, Della Vedova».