Atto Camera
Interpellanza 2-00942
presentata da
ANGELO CAPODICASA
martedì 25 gennaio 2011, seduta n.423
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:
da notizie di stampa, diffuse recentemente, si apprende che, nonostante i divieti e le limitazioni esistenti, starebbero per entrare in azione nel Canale di Sicilia le trivelle della Northern petroleum, per effettuare ricerche di giacimenti petroliferi;
sempre stando alle notizie sopra ricordate, l'autorizzazione per la ricerca alla Northern, rilasciata nel 2004, sarebbe scaduta nel 2010, e poco prima dello spirare dei termini il Ministro per lo sviluppo economico avrebbe prorogato l'autorizzazione in scadenza, tanto che la Northern sarebbe in procinto di avviare le ricerche già entro i primi mesi del 2011;
già altre trivelle, come la «Atwood Eagle» della «Audax», nonostante le proteste dei sindaci siciliani dei comuni della fascia costiera e la contrarietà della regione siciliana, sembrerebbe pronta a riprendere le trivellazioni al largo dell'isola di Pantelleria;
la «Shell» avrebbe dichiarato di aspettarsi dal Canale di Sicilia, oltre 150 mila barili di greggio al giorno e che la «Bp» ha stretto accordi con la Libia per l'attivazione di ricerche nel Canale;
la «Hunt Oil Company» ha avanzato richiesta per ricerche nelle vicinanze delle coste agrigentine, addirittura nell'area interessata da fenomeni vulcanici sottomarini che nell'800 diedero vita, per effetto delle eruzioni, all'isola Ferdinandea a poche miglia dalla costa di Sciacca, noto centro turistico-termale ed importante porto peschereccio del Mediterraneo;
secondo i dati forniti dalle associazioni ambientaliste, sarebbero più di cento le autorizzazioni di ricerca richieste o in vigore nell'area marina prospiciente le nostre coste;
sono da tenere presenti le caratteristiche del Mediterraneo, un mare chiuso, a forte vocazione turistica nel quale insistono importanti attività di pesca, che costituisce un delicatissimo ecosistema, dall'equilibrio in parte compromesso per gli effetti della rilevante antropizzazione;
vanno considerati i rischi aggiuntivi che eventuali incidenti nell'attività di ricerca ed estrazione, com'è avvenuto di recente in altre aree del mondo, comporterebbero danni epocali all'ecosistema e quindi all'economia dei Paesi rivieraschi del Mediterraneo -:
se le notizie riportate corrispondano a verità;
qualora tali notizie fossero confermate, se non ritenga di intraprendere iniziative volte a scongiurare questo proliferare di iniziative di ricerca, anche con il coinvolgimento dell'Unione europea.
(2-00942) «Capodicasa».