ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00859

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 385 del 19/10/2010
Firmatari
Primo firmatario: IANNACCONE ARTURO
Gruppo: MISTO - NOI SUD LIBERTA' E AUTONOMIA - PARTITO LIBERALE ITALIANO
Data firma: 19/10/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELCASTRO ELIO VITTORIO MISTO - NOI SUD LIBERTA' E AUTONOMIA - PARTITO LIBERALE ITALIANO 19/10/2010
GAGLIONE ANTONIO MISTO - NOI SUD LIBERTA' E AUTONOMIA - PARTITO LIBERALE ITALIANO 19/10/2010
MILO ANTONIO MISTO - NOI SUD LIBERTA' E AUTONOMIA - PARTITO LIBERALE ITALIANO 19/10/2010
SARDELLI LUCIANO MARIO MISTO - NOI SUD LIBERTA' E AUTONOMIA - PARTITO LIBERALE ITALIANO 19/10/2010
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 19/10/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/10/2010
Stato iter:
21/10/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/10/2010
Resoconto IANNACCONE ARTURO MISTO - NOI SUD LIBERTA' E AUTONOMIA - PARTITO LIBERALE ITALIANO
 
RISPOSTA GOVERNO 21/10/2010
Resoconto MARTINI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 21/10/2010
Resoconto IANNACCONE ARTURO MISTO - NOI SUD LIBERTA' E AUTONOMIA - PARTITO LIBERALE ITALIANO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/10/2010

SVOLTO IL 21/10/2010

CONCLUSO IL 21/10/2010

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00859
presentata da
ARTURO IANNACCONE
martedì 19 ottobre 2010, seduta n.385

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:


la disastrosa situazione economica della sanità campana, ereditata dalla precedente Giunta Bassolino, sta costringendo l'attuale presidente della regione nonché commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, ad adottare misure di contenimento della spesa che rischiano di gravare pesantemente su vaste fasce di popolazione;

tale situazione sta portando ad un aumento dei costi a cui purtroppo, in questa fase, non corrisponde neanche un miglioramento del servizio;

con provvedimento adottato nel mese di settembre 2010, il Commissario ad acta, ha deciso un aumento dei ticket per le ricette e le confezioni di farmaci, in particolare: 1,50 euro per confezione più una quota fissa di 2 euro a ricetta;

la quota di compartecipazione non si applica ai farmaci non coperti da brevetto con prezzo allineato a quello di riferimento regionale;

il provvedimento in questione è stato accompagnalo da criteri di esenzione al fine di salvaguardare le categorie più deboli, ma pur essendo apprezzabile tale iniziativa, le persone coinvolte in tali esenzioni sono una minoranza;

in particolare pagano 1 euro a ricetta e non pagano la quota a confezione:
a) invalidi di guerra dalla 1a alla 8a cat.;

b) invalidi per lavoro dall'80 per cento al 100 per cento;

c) invalidi del lavoro con riduzione della capacità lavorativa superiore a 2/3 dal 67 per cento al 79 per cento di invalidità;

d) invalidi del lavoro con riduzione della capacità lavorativa, inferiore a 2/3 dall'1 per cento al 66 per cento di invalidità;

e) infortunati sui lavoro o affetti da malattie professionali;

f) grandi invalidi per servizio appartenenti alla 1a categoria titolari di specifica pensione;

g) invalidi per servizio dalla 2a alla 8a categoria;

h) obiettori di coscienza in servizio civile;

i) invalidi civili al 100 per cento di invalidità con o senza indennità di accompagnamento;

j) invalidi civili minori di 18 anni con indennità di frequenza;

k) ciechi e sordomuti indicati dagli articoli 6 e 7 del decreto ministeriale 1o febbraio 1991 (ex articolo 6 e 7 della legge 2 aprile 1968, n. 482);

l) prestazioni richieste in sede di verifica dell'invalidità civile ex decreto ministeriale 20 luglio 1989, n. 293, e successive modificazioni;

m) pazienti in possesso di esenzione in base alla legge n. 210 del 25 febbraio 1992;

n) pazienti in possesso di esenzione in base alla legge n. 302 del 1990 vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (ex articolo 5 comma 6 decreto legislativo n. 124 del 1998);

o) prestazioni a favore di detenuti o internati;

p) assistiti soggetti, a prescrizione di farmaci analgesici oppiacei utilizzati nella terapia del dolore;

q) soggetti affetti da patologie croniche, rare e invalidanti con reddito familiare ISEE non superiore a 22.000,00 euro;

non pagano alcuna quota di partecipazione:

a) i disoccupati e loro familiari a carico, titolari di pensioni al minimo di età superiore a 60 anni, e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8,263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico;

b) titolari di assegno (ex pensione sociale - e loro familiari a carico);

c) soggetti appartenenti ad un nucleo familiare con reddito ISEE non superiore a 10.000,00 euro;

d) cittadini extracomunitari iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, con permesso di soggiorno per richiesta di asilo politico o umanitario;

e) cittadini trapiantati d'organo con reddito familiare ISEE non superiore a 22.000,00 euro;

tali disposizioni sono entrate in vigore dal 1o ottobre 2010 e lo resteranno, salvo cambiamenti, sino al 31 dicembre 2011;

a ciò si aggiunge un aumento da 25 a 50 euro per i cosiddetti «codici bianchi» che si rivolgono al pronto soccorso;

e, infine, va ricordato che in Campania per una prestazione specialistica, a meno che non si sia esentati dal pagamento, si arriva a pagare sino a 36,15 euro a ricetta, arrivando alla quota di 50 euro in caso di «pacchetti ambulatoriali»;

come è noto, tale provvedimento, ha fatto seguito alle sollecitazioni della Corte dei Conti, che pur apprezzando le misure adottate a copertura del disavanzo sanitario ha fatto presente che non erano sufficienti a determinare un contenimento strutturale della spesa;

la stessa Corte dei Conti sollecitava l'attivazione di misure di compartecipazione alla spesa e di strumenti di controllo della domanda al fine di risanare il disavanzo ed in questo senso si è mosso il Commissario ad acta;

tali misure, pur rientrando in una necessità di carattere economico, rischiano, in una delle regioni più povere a livello nazionale, di rivelarsi particolarmente esose per quelle fasce sociali di cittadini che pur non rientrando nelle categorie esentate dai pagamenti, non vivono sicuramente situazioni facili -:

se non si ritenga necessario, tenuto conto della particolare situazione di crisi economica che sta colpendo la Campania, verificare la possibilità, nei tavoli di concertazione, per il tramite del Commissario ad acta responsabile dell'attuazione del piano di rientro dei disavanzi sanitari, di attuare una parziale modifica dei criteri attraverso i quali si sta tentando di recuperare il disavanzo sulla sanità, tenuto conto che le attuali disposizioni rischiano di aggravare la situazione di molti cittadini che, già adesso, faticano a far quadrare i bilanci familiari;


se non sia il caso di valutare la possibilità di utilizzare i fondi FAS per elaborare un piano straordinario d'interventi nelle regioni meridionali dove più grave è, salvo alcune rare oasi di efficienza, il ritardo dell'intero sistema sanitario, ai fine di consentire piani di rientro dal disavanzo del settore sanitario che non gravino in maniera eccessiva sui cittadini consentendo, al contempo, di innalzare lo standard medio delle prestazioni a favore degli utenti che vi devono fare ricorso.

(2-00859)
«Iannaccone, Belcastro, Gaglione, Milo, Sardelli, Brugger».