ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00857

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 385 del 19/10/2010
Abbinamenti
Atto 3/01283 abbinato in data 11/09/2012
Atto 2/01471 abbinato in data 11/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: EVANGELISTI FABIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 10/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 19/10/2010
Stato iter:
11/09/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/09/2012
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 11/09/2012
Resoconto DASSU' MARTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 11/09/2012
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

NUOVO PRIMO FIRMATARIO IL 10/09/2012

RITIRO FIRME IL 10/09/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/09/2012

DISCUSSIONE IL 11/09/2012

SVOLTO IL 11/09/2012

CONCLUSO IL 11/09/2012

Atto Camera

Interpellanza 2-00857
presentata da
FABIO EVANGELISTI
martedì 19 ottobre 2010, seduta n.385

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro degli affari esteri, il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:

la salma di Daniele Franceschi, arrestato in Francia per la presunta falsificazione di una sola carta di credito irregolare e morto in circostanze poco chiare non si sa bene ancora in quale giorno, il 25 o il 26 agosto 2010, in una cella del carcere francese di Grasse, vicino a Cannes, è giunta il 14 ottobre all'aeroporto di Pisa con un C-130 dell'aeronautica militare italiana;

sull'aereo viaggiava anche la madre di Franceschi, Cira Antignano, che mercoledì - a quanto si appende dalla stampa - davanti al carcere di Grasse, durante una colluttazione avuta con alcuni gendarmi che le volevano strappare un cartello di protesta recante la scritta : «Me lo avete ucciso due volte», ha riportato lesioni a tre costole;

la salma di Franceschi è stata portata all'obitorio dell'ospedale di Viareggio. La procura di Lucca ha autorizzato, su richiesta della famiglia, lo svolgimento di un'autopsia di parte - e l'esame che è stato eseguito dovrà stabilire se sul corpo possa essere eseguita una seconda autopsia, dopo quella effettuata in Francia, mentre l'avvocato della famiglia ha dichiarato: «Speriamo che sia possibile effettuare l'esame autoptico e speriamo che le autorità francesi abbiamo mantenuto la promessa di mantenere il corpo nelle condizioni idonee, altrimenti sarebbe tutto inutile»;

la famiglia di Daniele è convinta che la morte del giovane non sia da attribuire a «cause naturali» come sostengono le autorità francesi, e dichiarano di averlo saputo solo due giorni dopo la morte. Nel certificato di morte, firmato dal medico del carcere alle 17,30, sembra si parli genericamente di arresto cardiaco mentre, secondo il racconto dei familiari, Daniele avrebbe chiesto aiuto alle guardie che lo avevano accompagnato in infermeria, ma dopo un elettrocardiogramma lo avevano chiuso nuovamente nella sua cella da solo;

se un cittadino straniero fosse stato trattato alla stessa stregua in Italia, si sarebbe rischiato un incidente diplomatico ed è quindi necessario che sia fatta piena e completa chiarezza sulle cause del decesso;

nel comportamento delle autorità francesi nei confronti della madre del deceduto si rilevano ad avviso degli interpellanti elementi di violazione della tutela di una cittadina italiana -:

quali iniziative i Ministri interpellati intendano assumere per chiarire le cause della morte del nostro connazionale, tuttora oscure, affinchè sia fatta chiarezza al più presto sul grave episodio, e le ragioni per le quali le autorità francesi, nonostante le rassicurazioni al nostro consolato, non sembrerebbero aver conservato il corpo di Franceschi in maniera adeguata per la seconda autopsia.

(2-00857) «Evangelisti».