ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00589

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 271 del 22/01/2010
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/01/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 22/01/2010
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 22/01/2010
PORCINO GAETANO ITALIA DEI VALORI 22/01/2010
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 22/01/2010
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 22/01/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/01/2010
Stato iter:
28/01/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/01/2010
Resoconto PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 28/01/2010
Resoconto VIESPOLI PASQUALE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 28/01/2010
Resoconto PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/01/2010

SVOLTO IL 28/01/2010

CONCLUSO IL 28/01/2010

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00589
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
venerdì 22 gennaio 2010, seduta n.271

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere - premesso che:

i dipendenti del gruppo Mediaset nei giorni scorsi hanno protestato per l'esternalizzazione del reparto «Trucco, acconciatura e sartoria»;

si tratta di 56 persone tra Roma e Milano che lavorano per il gruppo televisivo da anni, alcuni dalla fondazione del gruppo nel 1980;

le due giornate di sciopero effettuate nel mese di gennaio dagli addetti al reparto, hanno visto la partecipazione per solidarietà dei loro colleghi che lavorano in produzione, nel montaggio e dei cameramen;

i giornalisti delle testate del gruppo (Tg5, Studio aperto, Tg4, Tgcom, Videonews, Sportmediaset) in un assemblea svoltasi il 19 gennaio 2010 hanno rinnovato la propria solidarietà. I giornalisti toglieranno la loro firma da tutti i servizi del 20 gennaio 2010. Nel loro comunicato i comitati di redazione scrivono: «i giornalisti si uniscono alla richiesta dei lavoratori all'azienda di recedere dal progetto e di offrire ulteriori elementi di chiarezza a garanzia del percorso di sviluppo strategico e delle scelte produttive, organizzative ed occupazionali»;

infatti, la cessione a un'altra società viene vista come l'anticamera del licenziamento, o comunque come la minaccia di un futuro alquanto incerto. I 3.796 dipendenti del gruppo Mediaset temono, malgrado le rassicurazioni della dirigenza del gruppo, che questa esternalizzazione sia solo l'inizio di un processo di smembramento più generale del gruppo stesso;

i dipendenti Mediaset sono così suddivisi: 1.870 sono dipendenti della Rti, 1.165 di Videotime, 517 di Elettronica industriale, 220 gli amministrativi, 24 quelli di Mediashopping. Il 72 per cento sono impiegati, il 14 per cento quadri, il 9 per cento giornalisti e il 5 per cento dirigenti. La gran parte del personale lavora a Milano (il 67 per cento), il 23 per cento a Roma, il restante 10 per cento in altre sedi;


il reparto «Trucco, acconciatura e sartoria» sarà ceduto alla «Pragma service srl», un'azienda che, a quanto risulta agli interpellanti, ha appena 11mila e 500 euro di capitale sociale;

i lavoratori e le organizzazioni sindacali temono che i lavoratori coinvolti nell'esternalizzazione siano destinati a perdere i benefici del contratto integrativo aziendale tenendo presente che la realtà esterna alla RAI e a Mediaset consiste spesso in una totale deregolamentazione, nella pratica del lavoro nero, mal pagato, nella diffusione del precariato, nella mortificazione delle professionalità e nell'impoverimento delle retribuzioni;


il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri aveva assicurato, alla vigilia delle festività natalizie, che nessuno rischiava il proprio posto di lavoro in un'azienda sana come Mediaset. Il vicepresidente Piersilvio Berlusconi di recente ha annunciato l'acquisto di due emittenti televisive in Spagna, sottolineando la buona salute imprenditoriale del gruppo;


dopo l'incontro del 14 gennaio 2010 con le organizzazioni sindacali, Mediaset ha confermato la sua volontà di procedere alla cessione del reparto citato. La delegazione sindacale ha dichiarato la propria contrarietà al progetto ed ha obiettato che l'incertezza sugli sviluppi futuri della capacità produttiva del gruppo, potrebbe fare ritenere la «cessione di ramo» un elemento rivelatore di una strategia di progressive esternalizzazioni -:

quali iniziative intenda assumere il Ministro interpellato per salvaguardare la stabilità dell'occupazione dei lavoratori citati e se non intenda convocare le parti al fine di ottenere dal Gruppo Mediaset la presentazione di un piano industriale nel quale siano indicate chiaramente le scelte produttive, organizzative ed occupazionali del gruppo stesso.

(2-00589)
«Di Pietro, Donadi, Paladini, Porcino, Zazzera, Monai».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

assunzione

capacita' produttiva

capitale sociale

esternalizzazione

industria tessile

lavoro nero

licenziamento

politica industriale

professioni del settore delle comunicazioni

retribuzione del lavoro

televisione