ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00545

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 248 del 17/11/2009
Firmatari
Primo firmatario: DONADI MASSIMO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 17/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 17/11/2009
PALOMBA FEDERICO ITALIA DEI VALORI 17/11/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/11/2009
Stato iter:
26/11/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/11/2009
Resoconto PALOMBA FEDERICO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 26/11/2009
Resoconto SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 26/11/2009
Resoconto DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/11/2009

DISCUSSIONE IL 26/11/2009

SVOLTO IL 26/11/2009

CONCLUSO IL 26/11/2009

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00545
presentata da
MASSIMO DONADI
martedì 17 novembre 2009, seduta n.248

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:

con l'articolo 30, comma 9, della legge n. 99 del 23 luglio 2009 recante «Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia» si prevede che l'Autorità per l'energia elettrica e il gas adotti, sulla base degli indirizzi emanati dal Ministro dello sviluppo economico, misure temporanee volte ad ampliare l'offerta di energia in Sardegna, mediante l'individuazione di un meccanismo di mercato che consenta l'acquisizione e la cessione di capacità produttiva virtuale (nota come virtual power plants - VPP), sino alla completa realizzazione delle infrastrutture energetiche di integrazione con la rete nazionale;

se per un verso la prospettiva poteva apparire migliorata, per altro verso la situazione dell'ALCOA appare drammaticamente precipitata perché i tempi di applicazione del VPP non si sono rivelati positivi, nessun accordo di riduzione dei costi di fornitura di energia elettrica sembra essere stato concluso con l'ENEL mentre il Governo non si sarebbe dovuto limitare ad emettere un decreto, ma avrebbe dovuto essere il garante nella trattativa tra azienda ed Enel per i contratti bilaterali a seguire, sapendo che se la tariffa da determinare fosse stata superiore ai 35 centesimi per chilowattora si sarebbe comunque decretata l'estinzione dell'impresa anche indipendentemente dalla crisi mondiale;

l'ALCOA, multinazionale leader mondiale nella produzione e nella gestione di alluminio primario, con insediamenti in numerose parti del mondo, sta soffrendo per la crisi mondiale nei seguenti termini:

1) il prezzo del metallo, che risente della pessima congiuntura internazionale, dai 3.000 dollari a tonnellata di febbraio si attesta con modestissime oscillazioni intorno a circa 1.600 dollari per tonnellata, presso al quale oltre il 50 per cento dei produttori mondiali produce in perdita;

2) i magazzini mondiali si stanno riempiendo di metallo non venduto, cosa che contribuisce ad abbassare ulteriormente il prezzo. Ed i magazzini di metallo dell'LME oramai non hanno più capacità di stoccaggio, talmente grande è la qualità oggi immobilizzata (1.550.000 tonnellate);

3) il mercato dell'auto, dell'edilizia e degli estrusi, che determinano la domanda di primario, stanno crollando;

4) l'azione Alcoa vale ora intorno ai 09,00 dollari, mentre prima ne valeva circa 40,00;

5) lo stabilimento di Fusina, pure di ALCOA, è in condizioni di allarme rosso avendo il laminatoio, che si fornisce del metallo primario prodotto a Portovesme, ridotto del 40 per cento la produzione con la previsione di 35 esuberi, tanto che Alcoa Portovesme come prime mosse ha già dichiarato che rivedrà immediatamente gli investimenti già programmati per il 2008/2009. In pratica Alcoa ridurrà tutti i costi operativi dello stabilimento;

6) gli appalti pagheranno un costo altissimo per questa crisi;

7) la SAPA, che raccoglie gli stabilimenti ex Alcoa di estrusi (Feltre, Bolzano e Fossanova) ha già chiesto la cassa integrazione guadagni;

8) a livello mondiale Alcoa ha già intrapreso alcune azioni quali: la chiusura di uno stabilimento di primario in Texas; la riduzione di produzione di una raffineria di allumina. Il 10 novembre 2008 ALCOA ha annunciato che, oltre le 300.000 tonnellate già ridotte, ridurrà ancora la propria produzione globale di altre 350.000 tonnellate, cioè il 15 per cento della produzione mondiale, con una riduzione di personale che, solo in Spagna, prevederà circa 180 esuberi;

a quanto consta agli interpellanti la commissione concorrenza dell'Unione europea sembra intenzionata a dichiararsi insoddisfatta persino della formula del VPP (che essa stessa aveva indicato come praticabile) con il paventato rischio di applicazione di una sanzione all'azienda di portata enorme (420 milioni di euro);

se si verificasse un accadimento di questa natura si verificherebbe un disastro economico e sociale di spaventose proporzioni che getterebbe nella rovina l'ALCOA, i lavoratori e le loro famiglie e l'intera economia del Sulcis, rappresentata per il 13 per cento della produzione dell'alluminio (tutte le altre fabbriche - Portovesme s.r.l., Rusal, Otefal, e altre - sono chiuse e lo resterebbero irrimediabilmente ove chiudesse anche l'ALCOA, ultimo stabilimento rimasto aperto;

la produzione di alluminio ha un valore strategico non solo per l'Italia, ma per l'intera Europa; come pure l'occupazione che essa genera. Con la sua chiusura si determinerebbe la delocalizzazione della produzione fuori del territorio comunitario, e l'Europa si priverebbe di una produzione strategica;

il sostegno alle economie nazionali non si può fermare a settori quali l'automobile, le banche o il sistema finanziario, ma si deve estendere anche a chi opera in settori di fondamentale importanza per l'economia europea, italiana e sarda, quale quello per la produzione dell'alluminio -:

quali urgenti ulteriori misure il Governo intenda porre in essere per sostenere la produzione dello stabilmento ALCOA di Portovesme nel quadro di una più generale attenzione ai settori strategici quale quello della produzione dell'alluminio, in particolare, quali forti iniziative presso i competenti uffici dell'unione europea intenda porre in essere per evitare una sanzione che risulterebbe definitivamente rovinosa per l'azienda, considerati anche analoghi interventi favorevoli posti in essere in favore di consimili produzioni in altri Paesi dell'Europa, il precedente favore della stessa Unione europee per il VPP e gli enormi aiuti consentiti - anzi, raccomandati - dalla Unione in favore di settori strategici quanto l'alluminio, quali l'automobile, le banche, la finanza;

quali interventi immediati intenda porre in essere per sostenere l'azienda nella ricerca di interventi alternativi di autosufficienza energetica, sia pure parziale al fine di facilitare la chiusura positiva della procedura di infrazione presso la commissione per la concorrenza dell'Unione europea.

(2-00545)«Donadi, Di Pietro, Palomba».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2009 0099

EUROVOC :

alluminio

capacita' di stoccaggio

cessazione d'attivita'

impresa in difficolta'

incremento produttivo

metallo

offerta d'energia

produzione mondiale

quota di produzione

rete energetica

ribasso dei prezzi

soppressione di posti di lavoro