ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00538

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 244 del 11/11/2009
Firmatari
Primo firmatario: NARDUCCI FRANCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
D'ANTONI SERGIO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
LEVI RICARDO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MELIS GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
BOBBA LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
SANGA GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
FADDA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
CARDINALE DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
LUSETTI RENZO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MARINI CESARE PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
SPOSETTI UGO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
SCILIPOTI DOMENICO ITALIA DEI VALORI 11/11/2009
VANNUCCI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
CALGARO MARCO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 11/11/2009
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
D'ANTONA OLGA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
DUILIO LINO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 11/11/2009
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 11/11/2009
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 18/11/2009
Stato iter:
19/11/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/11/2009
Resoconto NARDUCCI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2009
Resoconto REINA GIUSEPPE MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 19/11/2009
Resoconto NARDUCCI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/11/2009

SVOLTO IL 19/11/2009

CONCLUSO IL 19/11/2009

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00538
presentata da
FRANCO NARDUCCI
mercoledì 11 novembre 2009, seduta n.244

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:

con meri atti amministrativi (cosiddetti Notams) l'Ente nazionale aviazione civile (ENAC) ha stabilito la chiusura, senza preavviso e con effetto immediato al traffico aereo operante in condizioni di volo a vista (cd. VFR), dello spazio aereo controllato da radar (cd. CTR) denominato Garda 1, comprendente una vasta porzione del cielo sopra la pianura padana orientale (area comprensiva delle province di Brescia, Verona e, verso sud, sino alla zona del Po), che prima di allora, da fine II guerra mondiale, era sempre stata aperta al traffico aereo di ogni tipo; tale chiusura è iniziata con una comunicazione amministrativa del 1o giugno 2009, per l'assenta durata di mesi 3, ma in realtà è stata prorogata senza soluzione di continuità per ulteriori 3 mesi (con ulteriore atto amministrativo, cosiddetto Notam, in termini pedissequamente analoghi) sino al 30 novembre 2009 ed è stato comunicato, in via informale, agli organi rappresentanti l'utenza aeronautica, che vi è seria possibilità di ulteriori proroghe ad nutum e motivate solo da asserito (e secondo gli interpellanti incredibile, rispetto ai dati ufficiali di traffico aereo degli anni scorsi) sovraccarico di lavoro dei controllori militari;

chiamata a giustificare tale condotta in sedi tecniche varie Enac, tramite i propri vertici, ha scaricato ogni responsabilità sull'Aeronautica militare italiana, affermando che tale zona di controllo radar è tuttora affidata al controllo militare (com'è vero) senza però motivare ciò in alcun modo (trattandosi di controllo militare che aveva senso in epoca di Guerra Fredda, terminata da vent'anni e oggi non ha alcun senso, non essendovi in tale area alcuna aeroporto civile con traffico rilevante, escluso solo Verona, che comunque è aeroporto di medio traffico europeo e Brescia, che giace in stato di pressoché totale abbandono da parte del traffico commerciale, ed essendovi una sola base aerea militare, a Ghedi, con movimenti comunque del tutto normali e uguali, se non diminuiti man mano, negli ultimi decenni);

Enac ha affermato che l'Aeronautica militare italiana avrebbe unilateralmente e senza preavviso comunicato difficoltà inerenti i costi e/o il personale addetto al servizio radar nel CTR Garda 1 tali da costringere a ridurre tale servizio e avrebbe perciò deciso, sempre unilateralmente, di non prestare più servizio al volo vfr e ridurlo anche al volo strumentale;

anche da notizie di stampa, dichiarazioni pubbliche di vertici di Enac e telegiornali pare che l'origine di tale comportamento di Aeronautica militare italiana (subito passivamente da Enac nonostante i propri doveri istituzionali di tutela dell'utenza aeronautica e della sicurezza del volo) si debba a una querelle tra l'Aeronautica militare e il Ministero dell'economia e delle finanze, poiché tale ministero non passerebbe all'Aeronautica militare italiana la totalità delle somme incassate per diritti di controllo del traffico aereo (che il Ministero predetto riceve dall'ente unico comunitario in materia, Eurocontrol) ma solo una piccola parte e Aeronautica militare italiana avrebbe deciso di attuare una sostanziale ritorsione nei confronti dell'utenza onde «aprire lo scandalo» e cercare così, mediante pressioni dell'utenza, di ottenere dal Ministero i pagamenti che pretende a sé spettanti che quindi le condotte di Enac e Aeronautica militare italiana hanno causato all'Italia una pessima figura in sede internazionale, con richieste di chiarimenti e proteste sia da parte degli enti aeronautici mondiali (ICAO) ed europei (EASA) che da parte delle rappresentanze dell'utenza aeronautica in sede Icao ed EASA (tra cui Iaopa World e Iaopa Europe, tramite AOPA Italia) avendo tali ultimi enti prospettato anche l'eventualità di azioni giudiziarie connesse a quanto sopra;

comunque le condotte di ENAC ed Aeronautica militare italiana appaiono agli interpellanti in aperta violazione delle raccomandazioni di sicurezza del volo emesse dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, sin dal 2006, in materia proprio di sicurezza del traffico aereo vfr e delle operazioni di volo nella Pianura Padana (reperibili persino sul sito di ANSV e pubblicate in ogni ambito aeronautico);

la condotta di ENAC ed Aeronautica militare italiana pare agli interpellanti costituire illecito internazionale del Paese, siccome costituente la creazione di uno spazio aereo vietato al volo a vista (VFR) nei confronti di tutti gli aerei del mondo, con trasformazione di tale spazio aereo dalla sua condizione precedente (spazio aereo tipo G, aperto a tutti) in spazio aereo chiuso a tutti, escluse solo poche eccezioni (spazio tipo A), senza applicare alcuna delle procedure eccezionali previste in tali casi dalla Conv. Icao sull'Aviazione Civile 1944 (allegato 11 - par.3, capo II, par.6) e in violazione delle disposizioni Easa in materia di modifica degli spazi aerei, che prevedono l'obbligatoria approfondita consultazione dell'utenza prima di ogni iniziativa di singoli Stati in tal senso (Reg. 55.1, articolo 6, del 2009), nonché, a che risulti, della normativa inerente i movimenti di denaro tra Eurocontrol e gli stati aderenti ad esso e certamente in violazione del dovere di adeguamento alle raccomandazioni per la sicurezza del volo dell'ANSV, ex lege imposte; il tutto utilizzando argomenti anche formali, nella motivazione degli atti amministrativi Notam, di nessuna effettiva rilevanza e al limite dell'arbitrario anche nel mero testo letterale;

ad un recente incontro 23 luglio 2009 promosso dall'Aeroclub d'Italia per lo studio del generale riordino degli spazi aerei italiani, mentre Aeronautica militare italiana ed Enav SPA (società nazionale assistenza al volo, società operativa per il settore sotto la vigilanza di ENAC) hanno partecipato con personale di vertice, ENAC non ha ritenuto né di partecipare, né di giustificare la propria assenza in alcun modo, manifestando nuovamente grave e ingiustificato disinteresse per il problema, pur avendo ricevuto da molti mesi approfonditi studi in materia e proposte applicative a costo zero di Enav spa -:

quali iniziative immediate i Ministri interpellati intendano assumere per la cessazione di quanto sopra esposto, e cioè il ripristino della fruibilità dello spazio aereo CTR Garda 1 per il volo a vista, l'adeguamento alle raccomandazioni di sicurezza per il volo a vista emesse dal 2006 da ANSV e sinora del tutto disattese da ENAC ed Aeronautica militare italiana, la repressione di eventuali condotte illecite sotto ogni aspetto, il risarcimento di eventuali danni causati all'utenza aeronautica internazionale, la prevenzione di future similari condotte, l'eliminazione di spazi aerei con controllo radar militare in zone del Paese nelle quali essi non hanno più alcun senso, almeno dalla fine del Patto di Varsavia;

quali siano i tempi prevedibili affinché ciò accada, stante il ritardo ingiustificabile sinora accumulato.

(2-00538)
«Narducci, Esposito, Misiani, D'Antoni, Levi, Picierno, Graziano, Melis, Touadi, Bobba, Damiano, Rosato, Tempestini, Sanga, Fadda, Piccolo, Cardinale, Lusetti, Cesare Marini, Servodio, Sposetti, Villecco Calipari, Scilipoti, Vannucci, Calgaro, Martella, Maran, Braga, Mariani, Sarubbi, D'Antona, Duilio, D'Incecco, De Pasquale, Grassi».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aereo

aviazione civile

aviazione militare

azione giudiziaria

circolazione aerea

controllo aereo

esercito

prestazione di servizi

regolamentazione dei trasporti

sanzione penale

sicurezza aerea

spazio aereo

trasporto aereo