Atto Camera
Interpellanza urgente 2-00370
presentata da
ANTONIO DISTASO
mercoledì 29 aprile 2009, seduta n.168
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
con precedente interpellanza (atto Camera 2/00315) discussa nella seduta del 27 marzo 2009, si rappresentava la situazione relativa ad una inchiesta sulla sanità in corso da parte della Procura della Repubblica di Bari e che il 6 febbraio 2009 aveva portato, sulla base di semplice indiscrezione di agenzia di stampa, alle immediate dimissioni e ad altrettanto immediata sostituzione dell'assessore regionale pugliese alla Sanità, Alberto Tedesco;
all'indomani della sostituzione, l'assessore Tedesco dichiarava alla stampa che «chi ha fatto venir fuori la notizia aveva un obiettivo politico» senza essere un politico; e avrebbe avuto «accesso agli uffici giudiziari e al corso delle indagini» senza essere un magistrato;
nei giorni successivi, la stampa locale ha continuato a pubblicare notizie dettagliate (con tanto di nomi dei presunti indagati) relative ad una inchiesta apparentemente ancora solo presunta e per la quale nessuno sembrava aver ricevuto neanche avvisi di garanzia, tanto da indurre gli investigatori a dichiarare, sempre alla stampa, che quelle fughe di notizie avevano compromesso definitivamente l'inchiesta;
in seguito a tali reiterate pubblicazioni, il coordinatore della Dda di Bari, Marco Dinapoli, inviava una circolare ai pm dell'antimafia raccomandando loro di non ricevere più nei propri uffici i giornalisti e di non parlare con i cronisti neanche nei corridoi del palagiustizia, e il procuratore capo Marzano apriva un apposito fascicolo d'inchiesta per fuga di notizie ipotizzando il reato di rivelazione del segreto d'ufficio;
nella seduta pubblica del 27 marzo scorso alla Camera, il sottosegretario alla Giustizia, Casellati, rispondendo alla nostra interpellanza con cui chiedevamo se il Ministro non ritenesse indispensabile ed urgente avviare iniziative ispettive anche al fine dell'individuazione delle responsabilità in ordine alla rivelazione di indiscrezioni sull'inchiesta, dichiarava non esservi, all'epoca, spazio per una attività ispettiva del Ministero della Giustizia;
nonostante le iniziative avviate dalla Procura di Bari per tentare di arginare la fuga di notizie relative a questa inchiesta, dalla stampa locale si apprendono ulteriori dettagli in merito a perquisizioni, sequestri di atti, notifica di un avviso di garanzia all'assessore Tedesco. Peraltro la Repubblica Bari pubblica il testo letterale di una intercettazione telefonica tratta dalle indagini, tra l'assessore Tedesco e un imprenditore; ma anche un articolo in cui sono riportate frasi virgolettate attribuite al pm titolare dell'inchiesta, che appaiono chiaramente stralcio di atti investigativi. Allo stato attuale dell'inchiesta, per quanto è dato sapere, sia quelle intercettazioni sia altri atti, dovrebbero essere in possesso solo degli Uffici della Procura -:
se in presenza di reiterate e quotidiane pubblicazioni di ulteriori indiscrezioni sull'inchiesta in oggetto e alla luce della pubblicazione addirittura di intercettazioni telefoniche e contenuti di atti giudiziari che dovrebbero essere noti solo agli Uffici della Procura e su cui lo stesso Procuratore ha avviato un fascicolo per fuga di notizie, non ritenga a questo punto indispensabile ed urgente, avviare iniziative ispettive, anche al fine dell'individuazione delle responsabilità in ordine alla rivelazione di indiscrezioni sull'inchiesta.
(2-00370)
«Distaso, Franzoso, Fucci, Sisto, Lazzari, Cicchitto».