ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00285

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 121 del 27/01/2009
Firmatari
Primo firmatario: TASSONE MARIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 27/01/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 27/01/2009
VIETTI MICHELE GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 27/01/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/01/2009
Stato iter:
29/01/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/01/2009
Resoconto TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 29/01/2009
Resoconto GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 29/01/2009
Resoconto TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/01/2009

SVOLTO IL 29/01/2009

CONCLUSO IL 29/01/2009

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00285
presentata da
MARIO TASSONE
martedì 27 gennaio 2009, seduta n.121

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere - premesso che:

la sera del 25 gennaio 2009 una frana riversatasi su un tratto dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dello svincolo di Rogliano Grimaldi a poche decine di chilometri da Cosenza, ha causato la morte di due persone che procedevano a bordo di un furgoncino travolto dallo smottamento, insieme ad altre quattro rimaste miracolosamente illese;

secondo il capo dipartimento dell'ANAS, ingegner Tonti, sarebbero franati oltre 10 mila metri cubi di fango che hanno travolto il muro di sostegno lungo 40 metri ed alto cinque metri;

secondo la dinamica ricostruita dagli esperti, la massa di terra, di detriti vari, di sassi e alberi avrebbe invaso le due carreggiate, divelto il guardrail e sarebbe sfociata nel dirupo a valle dopo aver travolto il furgoncino;

la procura di Cosenza ha aperto un'inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, disponendo il sequestro di 700 metri di strada e nominato dei periti per verificare la natura e le cause dell'evento;

secondo un notizia pubblicata dal Corriere della sera del 26 gennaio 2009, successivamente smentita dall'ANAS, le ditte subappaltatrici, ad avviso della magistratura avrebbero sottoposto quel tratto autostradale a catramatura inferiore a 180 gradi provocando in tal modo gli avallamenti sulle corsie di marcia e le infiltrazioni dell'acqua;

la tragedia sarebbe imputabile alla concomitanza di due fattori: quello geologico e quello atmosferico;

rispetto al primo occorre dire che l'area del disastro è tra quelle additate ad alto rischio nel Piano di assetto idrogeologico della Calabria, già di per sé instabile e soggetto in questi anni ad una devastazione selvaggia;

secondo il presidente dell'Ordine dei geologi calabresi, Paolo Cappadona, la Calabria è geologicamente molto giovane e quindi più esposta a rischi idrogeologici e quindi tutto dovrebbe essere progettato molto accuratamente;

l'indice di franosità è talmente alto da non consentire neppure il censimento di tutte le frane presenti visto che, secondo il Piano di Assetto Idrogeologico, «la sola rilevazione delle frane che insistono sui centri abitati ne ha censite 8 mila circa»;

secondo il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), gli enti proprietari delle infrastrutture, fra cui l'ANAS, dovevano: 1) adottare entro 24 mesi (era il 2001) un programma per la messa in sicurezza delle rispettive reti nei punti di criticità individuati dal PAI, previa verifica delle esistenti infrastrutture a rete e delle vie di comunicazione che attraversano le zone con pericolo di inondazione e di frana; 2) trasmettere all'autorità di bacino, con cadenza annuale, un rapporto sullo stato delle reti sotto il profilo del rischio idrogeologico e sulle misure di salvaguardia adottate;

le abbondanti piogge che hanno battuto la Calabria in queste ultime settimane hanno contribuito ad aumentare i rischi già presenti nel territorio calabrese;

da segnalare, altresì, che durante i mesi estivi nella zona, adiacente all'autostrada A3, dove si è verificata la frana, si sono verificati numerosi incendi boschivi che hanno distrutto decine di ettari di vegetazione -:

quali iniziative urgenti intendano adottare al fine di scongiurare il verificarsi di analoghi tragici episodi in futuro, se non ritengano di adottare misure atte a realizzare una maggiore vigilanza sui lavori e sul territorio, tenuto conto dell'alto rischio idrogeologico, sia nella fase di progettazione che di realizzazione delle infrastrutture e di prendere gli opportuni provvedimenti per prevenire ed affrontare gli incendi boschivi estivi, per la maggior parte dolosi, che costituiscono una ulteriore causa del pericolo frane nella regione Calabria.

(2-00285) «Tassone, Occhiuto, Vietti».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

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Calabria

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