ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00264

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 113 del 13/01/2009
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 2/00216
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/01/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SORO ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
MINNITI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
MELIS GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
DUILIO LINO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/01/2009
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/01/2009
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/01/2009
Stato iter:
15/01/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/01/2009
Resoconto TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2009
Resoconto DAVICO MICHELINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 15/01/2009
Resoconto BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/01/2009

SVOLTO IL 15/01/2009

CONCLUSO IL 15/01/2009

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00264
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 13 gennaio 2009, seduta n.113

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:

con legge 6 febbraio 1996, n. 52 e con successivo decreto legislativo di attuazione n. 197 del 12 aprile 1996, l'Italia ha recepito la direttiva 94/80/CE del Consiglio dell'Unione europea del 19 dicembre 1994, che fissa le norme che consentono ai cittadini comunitari che risiedono in uno Stato membro, di cui non hanno la cittadinanza, di chiedere l'iscrizione in apposite liste elettorali aggiunte istituite presso il comune di residenza stessa e, in virtù di tale iscrizione di esercitare il diritto di voto in occasione delle elezioni amministrative ed europee;

secondo i dati Istat aggiornati al 31 dicembre 2007, senza perciò considerare coloro che si sono aggiunti dal 1o gennaio 2008 ad oggi, i cittadini dell'Unione europea, provenienti dai 26 paesi membri, che risiedono in Italia, sono 934.435 e precisamente: Romania 625.278, Polonia 90.218, Germania 40.163, Bulgaria 33.477, Francia 30.803, Regno Unito 26.448, Spagna 17.354, Paesi Bassi 8.165, Slovacchia 7.463, Grecia 7.063, Austria 6.609, Belgio 5.183, Rep. Ceca 5.499, Ungheria 5.467, Portogallo 4.842, Svezia 3.451, Slovenia 3.096, Lituania 3.006, Irlanda 2.735, Danimarca 2.186, Finlandia 1.723, Lettonia 1.559, Malta 803, Estonia 734, Lussemburgo 312 e Cipro 168;

il Ministero degli interni con la circolare n. 134 del 30 dicembre 2003 disciplinava il diritto di voto dei cittadini dei dieci paesi allora entranti predisponendo un modello di domanda che i cittadini dell'Ue potevano presentare ai sindaci dei comuni di residenza entro il novantesimo giorno anteriore a quello della votazione;


in occasione delle elezioni amministrative del 27 e 28 maggio 2007, il Partito dei Rumeni in Italia denunciò che in tantissimi comuni la regolarizzazione per via anagrafica dei cittadini rumeni che presentavano la domanda ai sindaci per poter votare, era sospesa da settimane per l'incapacità dichiarata dei comuni stessi di applicare ed interpretare la relativa normativa; tali inadempimenti impedirono a decine di migliaia di cittadini rumeni di partecipare alle elezioni;


la carente conoscenza della normativa riguardante l'elettorato attivo e passivo dai cittadini comunitari da parte dei comuni ha comportato in occasione delle ultime scadenze elettorali gravissime conseguenze negative sul rispetto degli obblighi comunitari oltre che sul piano dell'immagine dell'Italia in Europa;


in occasione delle prossime elezioni amministrative e di quelle per il rinnovo del Parlamento europeo quali iniziative siano state prese per applicare rigorosamente: la legge 6 febbraio 1996, n. 52 e successivo decreto legislativo di attuazione n. 197 del 12 aprile 1996; la Direttiva 93/109/CE del Consiglio del 6 dicembre 1993; il decreto-legge 24 giugno 1994, n. 408, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1 della legge 3 agosto 1994, n. 483, modificato dalla legge 24 aprile 1998, n. 128 -:


se non ritenga urgente promuovere campagne di informazione in diverse lingue rivolte ai cittadini comunitari residenti in Italia affinché possano conoscere il loro diritto di partecipazione al voto in Italia, chiedendo in primis ai mezzi radiotelevisivi del servizio pubblico di attivarsi in tempo utile;


se viste le esperienze passate sui mancati adempimenti di molti comuni della legge su menzionata non ritenga necessario un intervento ad hoc volto a informare ed istruire i funzionari pubblici delle amministrazioni locali affinché, anche con un'apposita informativa da inviare al domicilio degli interessati, venga garantito il diritto di voto a chiunque dei cittadini comunitari ne faccia richiesta;


se non ritenga che agevolare una maggiore responsabilizzazione anche sul piano civico dei cittadini comunitari residenti in Italia sia uno dei migliori elementi di integrazione che lo strumento democratico offre a tutti i cittadini.

(2-00264)
«Bernardini, Soro, Touadi, Minniti, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Mecacci, Zamparutti, Beltrandi, Burtone, Marrocu, Melis, Duilio».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1998 0128

EUROVOC :

amministrazione locale

cittadino della Comunita'

comune

Consiglio dell'Unione europea

diritto di voto

eleggibilita'

elezioni europee

elezioni locali

Parlamento europeo

partecipazione elettorale

residenza