ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00259

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 109 del 05/01/2009
Firmatari
Primo firmatario: BELLOTTI LUCA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 22/12/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALUMBO GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
D'IPPOLITO VITALE IDA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
DIVELLA FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
NASTRI GAETANO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
LO PRESTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
HOLZMANN GIORGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
BIAVA FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
PATARINO CARMINE SANTO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
SCAPAGNINI UMBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
DI VIRGILIO DOMENICO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
MANCUSO GIANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
SCANDROGLIO MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
SAGLIA STEFANO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
GOTTARDO ISIDORO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
FAENZI MONICA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
CASTELLANI CARLA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
BOCCIARDO MARIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
PROIETTI COSIMI FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
ZORZATO MARINO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
MIGLIORI RICCARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
BIANCONI MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
CALDERISI GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
NAPOLI ANGELA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
CONSOLO GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
SALTAMARTINI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
SAVINO ELVIRA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
SANTELLI JOLE POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
MISTRELLO DESTRO GIUSTINA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
NOLA CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
FRASSINETTI PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
DE CORATO RICCARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
MILANATO LORENA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
BERTOLINI ISABELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
GAVA FABIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
DELL'ELCE GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
MOFFA SILVANO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008
TAGLIALATELA MARCELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/12/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/12/2008
Stato iter:
08/01/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/01/2009
Resoconto BELLOTTI LUCA POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 08/01/2009
Resoconto CALIENDO GIACOMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 08/01/2009
Resoconto BELLOTTI LUCA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/01/2009

SVOLTO IL 08/01/2009

CONCLUSO IL 08/01/2009

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00259
presentata da
LUCA BELLOTTI
lunedì 5 gennaio 2009, seduta n.109

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere - premesso che:

il Po è il maggiore fiume italiano, con i suoi 652 km di lunghezza, e il suo bacino idrografico occupa un'area di circa 71.000 chilometri quadrati, da cui si deduce che ogni problema riguardante questo fiume diviene una questione ad interesse nazionale dato che coinvolge una delle aree più produttive del Paese;

non si tratta della prima volta che l'interpellante chiede notizie al Governo sul fiume Po, dato che, nonostante sembrerebbe ragionevole attivarsi per garantire una più efficiente gestione dello stesso, poco o nulla è stato fatto in troppi anni;

il Paese ha certamente problemi urgenti e le emergenze di questi giorni hanno spostato l'attenzione su altri bacini idrografici, permettendo che venisse trascurato ancora una volta il problema legato ad un fiume che ha causato negli anni molti disastri;

vale la pena, a tal fine, ricordare l'alluvione che colpì il Polesine nel 1951, devastando un'intera provincia, o la più recente alluvione del Piemonte nel 1994;

il rischio è quello che ci si ricordi delle problematiche legate al più lungo corso d'acqua italiano solo ove esso debba costituire una nuova minaccia e con le precipitazioni dei giorni scorsi quest'ipotesi non sembra poi così infondata;

non vale tanto la pena ricordare che non ci sono rischi imminenti sul Po: questo si può apprendere dall'assenza di notizie sulla stampa;

ciò che importa è se vi siano i presupposti perché, a fronte di precipitazioni straordinarie, non debbano esserci minacce in futuro;

il dissesto idrogeologico e fenomeni d'incuria e trascuratezza sono, spesso, la causa di gravi calamità e in molte zone del Paese, nell'ultimo decennio, avrebbero concorso allo straripamento di alcuni corsi d'acqua, con gravi danni per le realtà locali e per lo Stato;

il Po, pur essendo il maggior fiume italiano per lunghezza e per portata, non sarebbe stato sottoposto a sufficienti lavori di escavazione del suo letto dopo l'emersione di vaste zone in secca e l'accumulo di quantità significative di materiale alluvionale, specialmente nel territorio del Polesine, e per questa ragione avrebbe minacciato più volte, durante le piene invernali, di straripare, rievocando i tragici eventi collegati all'alluvione del 1951, oltre ad aver provocato il danneggiamento degli argini con forti spese per il loro ripristino;

la legge 18 maggio 1989, n. 183, nell'articolo 17, definisce il «piano di bacino» come uno «strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo» redatto su criteri e metodi fissati dal Presidente del Consiglio dei ministri, proposto dal Ministro dei lavori pubblici successivamente alla deliberazione del Comitato nazionale per la difesa del suolo, ed alla lettera l) del comma 3 inserisce nelle materie da esso contenute «la normativa e gli interventi rivolti a regolare l'estrazione dei materiali litoidi dal demanio fluviale»;

dalla suddetta legge 183 del 1989 risulterebbe, pertanto, la possibilità se non la necessità di operare previsioni riguardo all'estrazione di inerti alluvionali, che innalzano l'alveo di alcuni fiumi, non consentendo, nei periodi dell'anno in cui la piena risulta maggiormente abbondante, il normale deflusso delle acque;

le medesime previsioni sono ora state trasposte, senza modifiche sostanziali nell'articolo 65 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;

il verificarsi di fenomeni di piena abbondante per un fiume come il Po non soltanto risulterebbe possibile, ma quantomeno probabile e prevedibile, visto che non è dato escludere il ripetersi, nei prossimi anni, se non addirittura in quello corrente, di forti precipitazioni atmosferiche;

tale situazione di incuria si ripercuote poi nei mesi estivi, ove, per contrasto, si verifica una carenza d'acqua, con il conseguente insorgere del fenomeno del cosiddetto cuneo salino, ossia dell'acqua del mare che risale dalla foce provocando gravi danni alle colture e portando alla scarsità di risorse idriche;

appare evidente che un tale contrasto deriva non tanto da fenomeni di tipo naturale, ma da una gestione del corso d'acqua che risente dei vincoli legislativi, che porta a seri problemi, anche in vista dei tanto paventati cambiamenti climatici;

pare, ormai, opinione condivisa e trasversale che il vincolo paesaggistico ed ambientale non può sopravanzare la necessità di garantire la sicurezza per la cittadinanza e per le realtà produttive delle aree del Polesine limitrofe al fiume Po, né può reggere al paradosso che un'eventuale danno portato da una piena eccessiva danneggerebbe l'ambiente ed il paesaggio ben più che i lavori volti a garantire maggior contenimento ad una portata delle acque superiore alla media -:

se non si ritenga necessario attivarsi affinché, secondo il criterio della somma urgenza, siano effettuati lavori di escavazione dell'alveo del fiume Po, in modo che l'emersione degli inerti sedimentati ne consenta la rimozione con maggiore facilità e rapidità, al fine di impedire il verificarsi di possibili situazioni di rischio, qualora le piogge, e con esse il livello del fiume, aumentino;

quali interventi determinati abbia intenzione il Governo di adottare per far fronte alla situazione sopra descritta, al fine di prevenire eventi che potrebbero comportare nuove situazioni problematiche nella gestione delle piene non soltanto con riferimento al fiume Po, ma anche agli altri corsi d'acqua a rischio.

(2-00259)
«Bellotti, Palumbo, D'Ippolito Vitale, Divella, Nastri, Lo Presti, Holzmann, Biava, Catanoso, Patarino, Scapagnini, Di Virgilio, Mancuso, Scandroglio, Saglia, Gottardo, Faenzi, Castellani, Bocciardo, Vignali, Proietti Cosimi, Zorzato, Migliori, Bianconi, Calderisi, Angela Napoli, Consolo, Saltamartini, Savino, Santelli, Mistrello Destro, Nola, Frassinetti, De Corato, Pelino, Milanato, Bertolini, Gava, Dell'Elce, Dima, Moffa, Taglialatela».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

FIUME PO, L 1989 0183

EUROVOC :

acqua salata

cambiamento climatico

corso d'acqua

idrologia

importazione

inondazione

inquinamento idrico

lago

proprieta' pubblica