ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00141

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 55 del 25/09/2008
Firmatari
Primo firmatario: EVANGELISTI FABIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 25/09/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 25/09/2008
Stato iter:
17/12/2009
Fasi iter:

SOLLECITO IL 02/10/2008

RITIRATO IL 17/12/2009

CONCLUSO IL 17/12/2009

Atto Camera

Interpellanza 2-00141
presentata da
FABIO EVANGELISTI
giovedì 25 settembre 2008, seduta n.055

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della difesa, per sapere - premesso che:

con grande clamore mediatico nelle settimane passate il Governo ha fatto approvare e poi attuato il provvedimento con cui si dispiegano militari per le strade delle città italiane;

ciò per sottolineare che la sicurezza è un tema che sta molto a cuore all'attuale maggioranza;

senonché il provvedimento si è mostrato - come al solito nelle cose di questo Governo - tutto di battage e propaganda e per nulla di sostanza;

già domenica 31 agosto 2008, l'assalto al treno dei tifosi del Napoli che rientravano dalla trasferta romana ha mostrato come delinquenti di ogni sorta quando decidono di impadronirsi delle strade lo fanno, Governo Berlusconi o non;

il 16 settembre 2008 a Milano è stato ucciso il giovane Abdul da due baristi; pochi giorni dopo la camorra ha ucciso varie persone a Castelvolturno, alcune immigrate e un italiano davanti al suo negozio;

a Roma, in pochi giorni, sono successi due inquietanti episodi: un giovane italiano è entrato nella chiesa di Santa Marcella, a San Saba e ha aggredito il parroco, pugnalandolo;

il 24 settembre 2008 un'anziana ha aggredito armata di coltello un automobilista ed è stata trattenuta al commissariato per gli accertamenti di rito. Data l'età avanzata non andrà in carcere ma - in generale - anche questo episodio contribuisce a spiegare perché il 15 settembre 2008 il Censis abbia presentato per World Social Summit in corso in questi giorni un rapporto da cui si evince che proprio la Roma amministrata da un sedicente «sindaco sceriffo» continui - nonostante tutto - a mostrare paura e ansia e a provare come sin qui il Governo non abbia inciso sul problema in alcun modo;

d'altronde il Governo non ha alcuna seria e lungimirante strategia contro la criminalità: si occupa dei processi del Presidente del Consiglio e - si apprende oggi - del ministro Matteoli; vuole togliere alla polizia e alla magistratura il potere d'indagare con l'unico vero strumento efficace (le intercettazioni); toglie risorse ai commissariati e intimidisce i giudici più professionali ed esposti;

peraltro, il Governo non capisce che spesso la minaccia per la sicurezza delle persone viene anche dal lavoro (3 morti al giorno, una media indegna di un paese civile), dalla circolazione stradale e talora dalla vita domestica;

il 6 agosto 2008 a Rieti è stato arrestato un uomo che picchiava sistematicamente moglie e figlia;

il 19 settembre 2008 in Calabria Francesco Manti, 53enne, ha ucciso la moglie Orsola Nicolò di 11 anni più giovane con otto colpi di pistola, davanti agli occhi della figlia di 9 anni, in casa insieme alla sorella più grande;

il 21 settembre 2008 la vittima del delitto in famiglia è stato un uomo, Salvatore Casisi, 33 anni, con piccoli precedenti per rapina. L'ha ucciso la sua ex convivente, Lucia Cavalli, 35 anni, operaia disoccupata;

a fronte di tutto questo, il Governo è immobile, impotente, afasico o - più semplicemente - disinteressato;

un sottosegretario (l'onorevole Cosentino) è stato chiamato in causa da un collaboratore di giustizia per intese con la camorra, tanto che il ministro ombra dell'interno, l'onorevole Minniti ne ha chiesto le dimissioni;

ad avviso dell'interpellante le regioni del sud, vasta parte delle quali non sono sotto il controllo dello Stato, avrebbero bisogno di concrete azioni repressive e preventive per catturare i noti capiclan, che indisturbati spadroneggiano nella provincia di Napoli e in quella di Caserta;

solo il ministro dell'interno sembra intuire sia pure, ad avviso dell'interpellante, senza la dovuta coerenza e nell'ambito di un'alleanza politica esiziale per il suo partito, che il pericolo per il cittadino non viene combattuto con la dovuta convinzione ed efficacia: proprio il 24 settembre 2008 egli ha parlato di una «guerra civile», riferendosi alla lotta dello Stato contro la camorra in Campania -:

per quale motivo non condivida l'opinione del suo collega di Governo;

per quale motivo non abbia condiviso l'opinione precedentemente espressa dallo stesso ministro dell'interno per cui a sostenere i disordini e i saccheggi dei treni il 31 agosto 2008 vi fosse la camorra;

se non creda che invece di discutere di come limitare le intercettazioni telefoniche non sia il caso di esaminare modi e forme per attribuire poteri di prevenzione anche a determinati e qualificati corpi armati, con facoltà anche di stendere - a determinate condizioni - verbali di polizia giudiziaria;

se, altrimenti, non creda che la sua permanenza nell'Esecutivo sia incompatibile con quella del Ministro dell'interno.

(2-00141) «Evangelisti».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

anziano

arresto

circolazione stradale

delitto contro la persona

guerra civile

mafia

omicidio

polizia

polizia giudiziaria

protezione delle comunicazioni

trasporto ferroviario

veicolo su rotaie