ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00137

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 54 del 24/09/2008
Firmatari
Primo firmatario: MARCHI MAINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/09/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASTAGNETTI PIERLUIGI PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/09/2008
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 17/06/2010

Atto Camera

Interpellanza 2-00137
presentata da
MAINO MARCHI
mercoledì 24 settembre 2008, seduta n.054

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:





come risulta dall'ordinanza del 9 agosto 2008 del vice sindaco di Guastalla (Reggio Emilia), relativa allo sgombero di assembramento non autorizzato in area golenale di proprietà privata adiacente il ponte stabile sul Po, nella nottata e nelle prime ore dello stesso sabato 9 agosto, si è formato un assembramento non autorizzato di circa cinquecento persone con autovetture, autocaravan, furgoni, autocarri, finalizzato alla realizzazione di una festa non autorizzata rave party;



nella stessa ordinanza si evidenzia inoltre:

a) che l'area è classificata come area agricola sottoposta a vincoli ambientali-idreogeologici ed adibita a coltura (pioppeto), e che tale manifestazione ha creato un dissesto ambientale-ecologico dell'area; tale aspetto è stato inoltre fortemente sottolineato nella comunicazione alle autorità locali, provinciali e regionali dello stesso 9 agosto da parte del presidente di Eden s.c.r.l., che gestisce le aree di interesse naturalistico riconosciute come aree di riequilibrio ecologico nel Comune di Guastalla;


b) che l'enorme flusso di veicoli all'area per le due uniche vie di accesso (ponte stabile sul Po - SP35, ovvero viale Lido Po) creava notevoli problemi alla viabilità ed alla sicurezza della circolazione degli autoveicoli, pedoni, biciclette transitanti nella zona Lido Po di Guastalla;


c) che nonostante gli inviti a lasciare libera la zona posti dal Comando Polizia municipale Bassa Reggiana e dal Comando stazione Carabinieri, l'area in oggetto continuava ad essere occupata abusivamente, minacciando il mantenimento dell'ordine pubblico, la sicurezza pubblica e soprattutto cagionando problemi ambientali ed igienico-sanitari;


d) che da sopralluoghi effettuati l'area risultava priva di acqua corrente e servizi igienici e che i mezzi in possesso degli occupanti non garantivano il rispetto delle necessarie norme igieniche;


e) che la proprietaria ha dichiarato di non aver autorizzato nulla e di non essere a conoscenza di tale occupazione, specificando la volontà di provvedere a sporgere regolare denuncia contro ignoti per occupazione abusiva di area privata, e manifestando la volontà che la stessa sia quanto prima liberata;


in base a tali elementi e per prevenire ed eliminare i gravi pericoli che per le condizioni igienico-sanitarie createsi minacciavano la salute e l'incolumità dei cittadini, in considerazione anche della conferma da parte dell'Ufficio territoriale del Governo, sede di Reggio Emilia, contattato telefonicamente, che la manifestazione non era stata autorizzata né era autorizzabile per motivi di ordine e sicurezza pubblica, nell'ordinanza del vice Sindaco si ingiungeva l'immediato sgombero dell'assembramento non autorizzato nell'area golenale sopra richiamata e si incaricavano dell'esecuzione dell'ordinanza gli agenti della Forza pubblica;


nella stessa data la locale Questura disponeva i servizi di ordine e vigilanza nei giorni 9 e 10 agosto, ritenendo, in accordo con la Prefettura, di dare esecuzione all'ordinanza sindacale del comune di Guastalla solo successivamente in data 11 agosto;


da parte delle locali autorità di pubblica sicurezza sono state fornite pubblicamente le motivazioni della mancata esecuzione dell'ordinanza nei giorni 9 e 10 agosto:

«Visto il numero dei partecipanti, per evitare problemi di ordine pubblico abbiamo preferito non sgombrare l'area, ma identificare tutti quelli che sono entrati. Il problema è che i giovani erano sul posto con auto e altri mezzi, quindi costringerli ad andarsene avrebbe creato disagi. Meglio quindi tenerli nell'area a stretta sorveglianza, piuttosto che scacciarli con la forza e avere reazioni incontrollate per tutto il paese. Dobbiamo tutelare prima di tutto i cittadini».


(Vice Questore Lemma a Gazzetta di Reggio del 10 agosto).

«Si sarebbero creati problemi di ordine pubblico, è questo il motivo per il quale non abbiamo proceduto allo sgombero di sabato»;


(Prefetto Pezzuto a Giornale di Reggio del 12 agosto).

«Perché non siete interventi sabato mattina quando avete avuto la prima segnalazione?

«Siamo stati avvertiti intorno alle 11 e sul posto c'erano già 500 persone. Tre quarti d'ora dopo, quando siamo arrivati le persone erano già un migliaio».

Non sarebbe bastato togliere la corrente e sequestrare le casse per la musica?

«Avevano dei generatori indipendenti e non è così semplice attraversare mille persone per togliere le casse».

Il sindaco ha firmato un'ordinanza di sgombero che però non è stata attuata per due giorni, perché?

«In questi casi occorre valutare molti aspetti. Intervenire con la forza avrebbe potuto causare disordini e non è detto che si sarebbe ottenuto il risultato desiderato, cioè sgombrare i ragazzi»

Quanti dei vostri uomini sono stati impegnati?

Avevamo tra i 15 e i 20 uomini che hanno controllato l'andamento del rave 24 ore su 24. Durante lo sgombero ne sono stati impegnati 130. Sono venuti agenti anche da Padova e da Bologna per darci rinforzo».»

(Questore Perucatti al Resto del Carlino del 13 agosto).

«Quando accadono questi fatti o si ha notizia per tempo che accadrà l'evento e ci si organizza, oppure per fermare tanta gente che arriva in maniera così incalzante in un arco di tempo limitato, serve un certo schieramento di forza. Si doveva tenere altrove, a Lodi o in provincia di Piacenza. Pare ci sia stata una modifica di programma e sono arrivati qui. Fra l'altro in un tempo breve. Quando nella mattinata di sabato si è avuta cognizione che c'erano 500 persone in golena, già quella situazione era problematica. La notizia dove ritrovarsi viaggia su sms. In una situazione del genere bisogna valutare il minor danno possibile. Con 500 persone occorre fare un intervento con una forza consistente che non si improvvisa nel giro di un'ora. Servono alcune ore per avere rinforzi. In una situazione del genere bisogna valutare il minor danno. Quando nella giornata di sabato si è sviluppato questo arrivo così incalzante, abbiamo raccolto notizie e appreso che all'indomani se ne sarebbero andati. La gestione e il controllo ci avrebbe consentito di vederli partire la domenica mattina. E in effetti la maggior parte è partita.».

(Prefetto Pezzuto al Resto del Carlino del 14 agosto);


và altresì sottolineata la grave disgrazia di cui è stata vittima il giovane ventottenne Juri Benassi di Boretto, deceduto a seguito di un incidente stradale a Brescello, mentre guidava un ciclomotore investito da un'auto Panda, a bordo della quale vi erano cinque ragazzi usciti dal rave. Il conducente è stato arrestato e successivamente l'arresto è stato convalidato. Rispetto a chi ha lamentato la carenza di controlli, il Prefetto Pezzuto, nell'intervista sopra richiamata alla Gazzetta di Reggio del 14 agosto, ha dichiarato: «L'incidente è stato un dramma. Ma nessuno ha la palla di vetro. Noi abbiamo ragionato sul contesto di cui dovevamo occuparci. L'incidente, che è un fatto gravissimo, è accaduto in un contesto diverso. I controlli all'uscita sono stati fatti. Sono state individuate centinaia di persone, decine e decine di automezzi. Sono stati individuati i responsabili del rave. Tutto quello che si poteva fare, tenendo conto dello scenario, è stato fatto. Poi purtroppo è accaduto che un signore alla guida di un'auto ha ammazzato un povero disgraziato. Se questo avesse guidato sotto l'effetto dell'alcool si può rilevare con l'alcoltest... Ma l'uso di droga... Quando il conducente dell'auto è andato all'ospedale il risultato sulla droga si è avuto dopo mezza giornata. In un contesto come quello, con un profluvio di mezzi che si allontanava, come si poteva impiantare un servizio di controllo che verificasse macchina per macchina in quali condizioni stessero i guidatori? Eravamo preoccupati di gestire col minor danno possibile quella situazione»;


l'azione delle forze dell'ordine ha portato all'individuazione dei responsabili dell'organizzazione del rave (sei francesi e un ceco), all'identificazione di 250 partecipanti e all'individazione di 800 azioni sanzionabili e al sequestro di 56 casse acustiche, aspetto quest'ultimo che secondo il Questore Perucatti (Giornale di Reggio del 14 agosto) dovrebbe aver evitato un successivo rave già programmato per il 23 agosto nel Comune di Gattatico, sempre in provincia di Reggio Emilia;

vanno inoltre segnalate:


a) la richiesta della Prefettura di Reggio Emilia al Sindaco di Guastalla il 10 agosto, di ripulire la zona per motivi igienico-sanitari, quando l'area interessata fosse stata liberata;


b) il verbale in data 12 agosto dei sopralluoghi effettuati l"11 e il 12 agosto dalla Polizia provinciale;


e) l'ordinanza dell'11 agosto del Vice Sindaco di Guastalla, in cui si fa divieto di accedere all'area interessata per motivi di sicurezza igienico-sanitaria;


d) la determinazione del responsabile del settore urbanistica del Comune di Guastalla del 13 agosto, con cui si affida urgentemente la ripulitura dell'area golenale e si impegna la spesa complessiva di 2.000 euro, dando atto che il Comune esperirà nei confronti dei responsabili del danno ambientale, oggetto di apposita indagine in corso a cura delle competenti autorità, ogni azione utile al recupero dell'intera somma, ovvero presenterà al competente Ministero apposita richiesta di rimborso spese sostenute per le operazioni di ripulitura richieste, per motivi igienico sanitari, della Prefettura di Reggio Emilia; va ricordato che l'area oggetto dell'intervento è di proprietà privata;


il rave party di Guastalla ha visto una rilevante attenzione dell'opinione pubblica, dei media locali ed e stato oggetto di un acceso dibattito da parte di vari soggetti politici e istituzionali;


in particolare la decisione del Prefetto e del Questore di non dare seguito all'ordinanza sindacale è stata fortemente criticato da esponenti di forze politiche della maggioranza nazionale;



il sindaco di Guastalla, il 14 agosto, ha ringraziato il Prefetto e tutti i responsabili delle forze dell'ordine per la collaborazione in occasione del rave party;


l'azione del Comune di Guastalla ha riscontrato un apprezzamento ampio, anche da parte di esponenti dell'opposizione locale (si è distinto un consigliere provinciale di AN che ha definito timida l'ordinanza del vice sindaco);


l'amministrazione comunale di Guastalla, in un suo comunicato, ha evidenziato diversi elementi di valutazione e in particolare i seguenti: «...Il comune Guastalla ha utilizzato tutti i poteri che la legge assegna agli enti locali, sperimentando tuttavia come, a fronte dei tanti proclami governativi sui poteri conferiti ai sindaci, non esistano strumenti concreti ed efficaci per la gestione dell'ordine pubblico in condizioni di emergenza;


al consigliere provinciale Pagliani, che parla di ordinanza timida ed inefficace, sottolineiamo come essa rappresenti il solo provvedimento disponibile per un comune, ricordandogli che è al Ministero dell'interno ed alle Forze di Polizia che competeva l'applicazione, secondo modalità che non potevano certo essere decise dall'autorità comunale [...] segnaliamo che l'ordine pubblico è una cosa seria, non di facciata, che non si risolve con lo spostamento di pochi soldati da una caserma alla periferia di una città [...] Siamo persone serie ed abbiamo agito affidandoci a chi ha competenza ed esperienza adeguata a fronteggiare situazioni delicate e complesse come questa ed altre, che molti ricordano (Genova, le Banlieues) ma che vengono dimenticate in fretta da chi ha la responsabilità del governo;


il comune di Guastalla, nel manifestare il sollievo per la conclusione del rave party e nel rilevare come un evento certamente rischioso per l'ordine pubblico non abbia sostanzialmente intaccato la sicurezza della comunità locale, si associa al lutto della vicina comunità di Boretto per la tragica scomparsa del giovane Juri Benassi, sottolineando la necessità di sviluppare una riflessione approfondita sulle condizioni di sicurezza delle nostre strade e sui controlli da attivare sui giovani frequentatori di feste e discoteche, il cui comportamento da tempo mette a repentaglio l'incolumità di cittadini inermi ed innocenti.»;


il comune di Guastalla ha quindi evidenziato problematiche di varia natura e incongruenze anche in riferimento a recenti disposizioni legislative in materia di sicurezza, come la legge 24 luglio 2008, n. 125 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92 (misure urgenti in materia di sicurezza pubblica) e in particolare sulla distanza tra l'enfasi che si è espressa relativamente alle attribuzioni al sindaco in tale materia e gli effettivi strumenti e poteri messi a disposizione dei sindaci;


emergono inoltre rilevanti problemi sulle modalità di prevenzione di raduni come i rave party da parte del Ministero dell'interno. Come si evince dalle dichiarazioni del Prefetto e del Questore di Reggio Emilia le autorità di pubblica sicurezza non avevano informazioni in tempi adeguati sulla decisione di tenere il rave party a Guastalla, pur risultando già alle forze dell'ordine che il rave party si sarebbe dovuto tenere in un primo momento a Lodi o in provincia di Piacenza, così come non risultano esservi modalità di gestione di tali eventi, stabilite a livello nazionale, che portino a far confluire in tempi rapidi le forze adeguate all'emergenza che si manifesta e ad affrontare le situazioni di crisi in condizioni di sicurezza e di efficienza -:



come intenda operare il Ministro dell'interno affinché i poteri dei Sindaci previsti dal decreto-legge n. 93 del 2008 non siano meri proclami senza alcun strumento reale per renderli effettivi, ma siano correlati da una parte a poteri concreti in riferimento all'azione delle forze dell'ordine e dall'altra a risorse finanziarie aggiuntive, esigenza sottolineata dallo stesso Ministro nell'incontro di Parma, mentre i successivi provvedimenti governativi hanno ridimensionato gli elementi di autonomia finanziaria dei Comuni (decreto-legge 93 sull'Ici) e ridotto le risorse degli enti locali (DPEF e decreto-legge 112);



come intenda operare il Ministero dell'interno per mettere in atto azioni di prevenzione di raduni non autorizzati, come il rave party che si è svolto a Guastalla, considerato che una volta che si sia determinata una presenza di migliaia di persone diventa di estrema difficoltà un'azione di ripristino della legalità fondata sull'uso della forza;


se intenda il Ministero dell'interno formalizzare indirizzi per comportamenti omogenei delle autorità di pubblica sicurezza nella gestione di eventi come i rave parties, anche per evitare opportunità di speculazione politica come quelle che si sono manifestate nel caso di Guastalla da parte di esponenti della Lega e del PdL e sospettando che si reggano finanziariamente sullo spaccio di sostanze stupefacenti;


se le riduzioni di risorse finanziarie per la sicurezza e per il Ministero dell'interno, che si sono determinate rispetto alla finanziaria 2008 con il decreto-legge n. 93 del 2008 per contribuire al finanziamento dell'eliminazione dell'Ici sulla prima casa e della detassazione degli straordinari, stiano determinando una scarsità delle risorse umane per la sicurezza e se questo abbia contribuito ai ritardi con cui sono giunte Forze dell'ordine da fuori provincia nel caso del rave party di Guastalla;




come intenda operare il Governo affinché il comune di Guastalla non sia lasciato solo nel perseguimento delle azioni utili sia per il recupero dell'intera spesa sostenuta, pur economicamente non rilevante, per la pulizia straordinaria dell'area golenale (valutando anche l'opportunità di un contributo straordinario del Ministero dell'interno considerato che l'intervento su un'area privata si è svolto su richiesta della locale Prefettura), nonché per gli interventi necessari per la tutela dell'area ecologica che ha subito ferite consistenti dall'avvenimento oggetto della presente interpellanza.



(2-00137)«Marchi, Castagnetti».
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

GUASTALLA, REGGIO NELL'EMILIA - Prov, EMILIA ROMAGNA

EUROVOC :

agitazione politica

amministrazione locale

automobile

degradazione dell'ambiente

ordinanza

ordine pubblico

polizia

questore

sequestro di beni

sicurezza dei trasporti

sicurezza stradale