Atto Camera
Mozione 1-01158
presentata da
AURELIO SALVATORE MISITI
testo di
lunedì 8 ottobre 2012, seduta n.698
La Camera,
premesso che:
la legge 27 dicembre 2002, n. 289, legge finanziaria per il 2003, all'articolo 61, recita: «A decorrere dall'anno 2003 è istituito il Fondo per le aree sottoutilizzate, coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui alla legge 30 giugno 1998, n. 208, al quale confluiscono le risorse disponibili autorizzate dalle disposizioni legislative, comunque evidenziate contabilmente in modo autonomo, con finalità di riequilibrio economico e sociale»;
il fondo per le aree sottoutilizzate (ora fondo per lo sviluppo e la coesione) è considerato dalla legge strumento di finanziamento, con risorse aggiuntive nazionali, delle politiche di sviluppo per le aree sottoutilizzate del Paese, finalizzato a garantire una maggiore concentrazione delle risorse nelle aree dove è più elevata la sottoutilizzazione del potenziale produttivo e vige uno svantaggio competitivo accumulato e prospettico;
nel fondo di cui all'articolo 61 della legge finanziaria per il 2003, sono confluite le risorse relative all'intervento straordinario nel Mezzogiorno e all'intervento ordinario nelle aree depresse (di cui alla legge n. 64 del 1986 e alla legge n. 208 del 1998, articolo 1, comma 1, come integrata dall'articolo 73 della legge n. 488 del 2001), nonchè altre risorse disponibili autorizzate da disposizioni legislative con finalità di riequilibrio economico e sociale e cioè il fondo per lo sviluppo e la coesione, quindi, compensa i territori dove operava la Cassa per il Mezzogiorno prima della sua soppressione;
dunque, il fondo per lo sviluppo e la coesione, per definizione e per sua stessa natura, deve essere impiegato unicamente per lo sviluppo delle aree sottoutilizzate;
tuttavia, nel recente passato larga parte di tali fondi è stata impiegata per fini diversi rispetto a quelli originari, che per il Cnel ammonta a 28 miliardi di euro, in precedenza destinati al Sud con il rapporto 85/15 per cento;
secondo una ricerca di Svimez, negli ultimi quattro anni l'industria al Sud ha perso 147 mila unità, pari a una riduzione del 15,5 per cento che corrisponde al triplo del resto del Paese, determinando una nuova migrazione degli abitanti verso il Nord;
la descrizione della crisi occupazionale meridionale che ne fanno gli istituti specializzati dimostra che la crisi al Sud ha degli effetti molto più gravi rispetto al Centro-Nord, tanto da raggiungere percentuali di disoccupazione per i giovani e le donne di oltre il 50 per cento;
per affrontare adeguatamente la grave situazione sopra esposta e ridurre il dualismo economico italiano, è necessario che al Sud siano sostenuti sia gli investimenti strategici, relativi alla ricerca e all'innovazione, sia qualificati interventi infrastrutturali volti a una ripresa dell'economia meridionale, attraverso una maggiore funzionalità nella pubblica amministrazione e un efficiente utilizzo del fondo per lo sviluppo e la coesione per le aree sottoutilizzate, che rappresentano uno strumento indispensabile per riequilibrare la realtà economica e sociale italiana,
impegna il Governo
a far sì che siano rispettati i contenuti e le finalità della legge 27 dicembre 2002, n. 289, che non sono stati intaccati dalle successive modifiche normative, utilizzando le risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione unicamente nelle aree definite «sottoutilizzate» ma, nella sostanza, coincidenti con il territorio ex Cassa per il Mezzogiorno.
(1-01158) «Misiti, Miccichè, Fallica, Grimaldi, Iapicca, Pittelli, Pugliese, Soglia, Stagno d'Alcontres, Terranova, Commercio, Lombardo, Oliveri».