ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01123

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 681 del 06/09/2012
Abbinamenti
Atto 1/01144 abbinato in data 26/09/2012
Atto 1/01145 abbinato in data 26/09/2012
Atto 1/01149 abbinato in data 26/09/2012
Atto 1/01150 abbinato in data 26/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 06/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
GRANATA BENEDETTO FABIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 10/09/2012
NAPOLI ANGELA FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 10/09/2012
DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 17/09/2012
LO PRESTI ANTONINO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 17/09/2012
PALOMBA FEDERICO ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
FAVIA DAVID ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
FORMISANO ANIELLO ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
PORCINO GAETANO ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
ROTA IVAN ITALIA DEI VALORI 06/09/2012
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 06/09/2012


Stato iter:
26/09/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/09/2012
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 17/09/2012
Resoconto TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
INTERVENTO GOVERNO 17/09/2012
Resoconto MALASCHINI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
INTERVENTO GOVERNO 26/09/2012
Resoconto SEVERINO DI BENEDETTO PAOLA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/09/2012
Resoconto QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 26/09/2012
Resoconto SEVERINO DI BENEDETTO PAOLA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 26/09/2012
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto OSSORIO GIUSEPPE MISTO-REPUBBLICANI-AZIONISTI
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto D'ANNA VINCENZO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Resoconto TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto GRANATA BENEDETTO FABIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA
Resoconto SARDELLI LUCIANO MARIO MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
Resoconto VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto SANTELLI JOLE POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto CONTENTO MANLIO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
PARERE GOVERNO 26/09/2012
Resoconto SEVERINO DI BENEDETTO PAOLA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 10/09/2012

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/09/2012

DISCUSSIONE IL 17/09/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/09/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/09/2012

DISCUSSIONE IL 26/09/2012

NON ACCOLTO IL 26/09/2012

PARERE GOVERNO IL 26/09/2012

VOTATO PER PARTI IL 26/09/2012

RESPINTO IL 26/09/2012

CONCLUSO IL 26/09/2012

Atto Camera

Mozione 1-01123
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
testo di
giovedì 6 settembre 2012, seduta n.681

La Camera,

premesso che:

presso il tribunale di Palermo è in corso un procedimento penale sulla cosiddetta trattativa tra pezzi di Stato e uomini delle istituzioni con la mafia nel biennio 1992-1994, contrassegnato dagli attentati in Sicilia, a Roma e a Firenze;

l'inchiesta, chiusa dai pubblici ministeri di Palermo a metà di giugno 2012, non è la prima che fa emergere la collusione tra lo Stato e la mafia. Infatti, nel 1998, la sentenza della corte d'assise di Firenze sulle stragi del 1993 certificò che i colloqui degli allora ufficiali del Ros dei carabinieri Mori e De Donno con l'ex sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino «avevano tutte le caratteristiche per apparire come una "trattativa", e l'effetto sui capi mafiosi fu quello di convincerli, definitivamente, che la strage era idonea a portare vantaggi all'organizzazione». I giudici di Firenze si spinsero a ipotizzare che i contatti carabinieri-Ciancimino avessero aperto la via all'arresto di Totò Riina, al prezzo di «sostanziali concessioni ai mafiosi», ad esempio, è risaputo oggi, l'allentamento del cosiddetto «carcere duro». E scrissero: «Questa eventualità fa rabbrividire ogni persona avveduta, ma è inidonea a influenzare questo giudizio che non concerne i contraenti dalla parte di qua di questo ipotetico contratto illecito, ma coloro che, del contratto, sarebbero stati i beneficiari». I contraenti dalla parte di qua sarebbero gli ufficiali dell'Arma e i loro eventuali mandanti politici; i beneficiari, invece, i boss mafiosi, processati e condannati in quella circostanza;

i pubblici ministeri di Palermo ritengono di aver composto un altro pezzo del complesso mosaico chiedendo il giudizio anche per alcuni di coloro che stavano «dalla parte di qua», cioè gli uomini dello Stato: Mario Mori, Giuseppe De Donno, Antonio Subranni, Calogero Mannino, Marcello Dell'Utri. Accusati, ai sensi degli articoli 338 e 339 del codice penale, di «minaccia o violenza a un corpo politico dello Stato», per aver rafforzato la volontà ricattatoria dei mafiosi nei confronti del Governo. L'accusa formulata dai pubblici ministeri di Palermo dà corpo all'ipotesi avanzata dai giudici di Firenze, che s'erano dovuti fermare agli imputati «della parte di là», i rappresentanti di Cosa nostra (Totò Riina, Giovanni Brusca, Leoluca Bagarella, Bernardo Provenzano, Nino Cinà);

sono stati, inoltre, indagati per false informazioni ai pubblici ministeri Giovarmi Conso e Giuseppe Gargani, e per falsa testimonianza Nicola Mancino;

considerato il reato contestato, è certamente un atto doveroso la costituzione di parte civile del Governo nel procedimento relativo alla trattativa Stato-mafia. Il Governo è, infatti, parte lesa e, come tale, può esercitare, secondo la legge, la facoltà riconosciuta alle parti lese di costituirsi parte civile;

a giudizio degli interroganti nel caso specifico tale facoltà è un dovere. Una decisione in senso contrario sarebbe un grave gesto di disinteresse e incuria nei confronti dello Stato e la dichiarazione che le massime istituzioni dello Stato sono indifferenti, se non contrarie, all'accertamento della verità;

l'udienza preliminare del processo di Palermo è stata fissata per il 29 ottobre 2012;

nel corso della seduta della Camera del 5 settembre 2012, rispondendo ad una interrogazione a riposta immediata (3-02450), il Ministro dei rapporti con il Parlamento ha dichiarato che: «il Governo si è reso parte attiva per accertare se si siano verificati i presupposti formali per intraprendere le iniziative per acquisire i dati indispensabili e formulare le valutazioni giuridiche necessarie per assicurare l'ammissibilità della costituzione diparte civile. E stata pertanto formulata apposita richiesta di notizie all'Avvocatura dello Stato, che ricordo essere la destinataria ex lege delle notifiche agli organi di Governo. La risposta è stata nel senso che nessun avviso, ai sensi dell'articolo 419 del codice di procedura penale, risulta ancora notificato per ordine del tribunale di Palermo sulla base della richiesta di rinvio a giudizio richiamata dagli interroganti. Ne discende che, poichè, come è ben noto, la costituzione di parte civile potrà avvenire solo a seguito di fissazione dell'udienza preliminare, che non può essere evidentemente sostituita da notizie di stampa, le valutazioni attinenti alla costituzione di parte civile saranno assunte dal Governo una volta pervenuti gli avvisi di tale udienza, e comunque entro i termini fissati dall'articolo 79 del codice di procedura penale.»;

in realtà, ai sensi di legge, la parte lesa si può costituire sin dall'udienza preliminare, e ciò perchè la legge vuole dare la possibilità a chi si sente leso di potere intervenire sin dalla prima fase processuale, per produrre memorie, istanze, conclusioni, perchè, sentendosi leso, vuole essere risarcito;

se si vuole l'accertamento della verità, il Governo non ha bisogno di una notifica per impegnarsi in tal senso, impegna il Governo ad autorizzare la costituzione di parte civile dello Stato, da proporsi già nell'udienza preliminare, nel procedimento penale in corso presso il tribunale di Palermo, relativo alla trattativa Stato-mafia, in cui il Governo è parte lesa.
(1-01123)
«Di Pietro, Donadi, Borghesi, Evangelisti, Granata, Angela Napoli, Di Biagio, Lo Presti, Palomba, Messina, Barbato, Cimadoro, Di Giuseppe, Di Stanislao, Favia, Aniello Formisano, Monai, Mura, Paladini, Palagiano, Piffari, Porcino, Rota, Zazzera».