ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01077

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 650 del 14/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: CICCANTI AMEDEO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 14/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 14/06/2012
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 14/06/2012
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 14/06/2012
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 14/06/2012
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 14/06/2012
ADORNATO FERDINANDO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 14/06/2012
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 14/06/2012
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 14/06/2012
CALGARO MARCO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 14/06/2012
CERA ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 14/06/2012


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-01077
presentata da
AMEDEO CICCANTI
testo di
giovedì 14 giugno 2012, seduta n.650

La Camera,


premesso che:


Germania e Regno Unito hanno siglato nel 2011 - e l'Austria nel 2012 - un accordo con la Confederazione elvetica in base al quale, in cambio del mantenimento del segreto bancario, verrà applicata sui capitali dei cittadini tedeschi e britannici, depositati presso gli istituti finanziari elvetici, un prelievo una tantum sull'ammontare del capitale e una ritenuta annuale sui rendimenti del medesimo, a meno che i clienti optino per la comunicazione dei propri dati all'amministrazione finanziaria di residenza;


il prelievo straordinario si configura come una liberatoria e sarà applicato con aliquote che variano, in ragione dell'ammontare del capitale e degli anni di giacenza, dal 19 al 34 per cento per la Germania e dal 20 al 34 per cento per il Regno Unito, mentre, sui rendimenti annuali dei capitali custoditi, saranno invece applicate aliquote esattamente corrispondenti a quelle dovute al proprio erario (per la Germania l'aliquota è fissata al 26,375 per cento, mentre per il Regno Unito si applicano aliquote diversificate che variano dal 27 al 48 per cento);


secondo le stime più accreditate, i capitali italiani depositati in Svizzera ammonterebbero ad una cifra compresa tra i 130 e i 150 miliardi di euro e un eventuale prelievo medio del 25 per cento, come quello previsto negli accordi con Regno Unito e Germania, potrebbe garantire potenziali incassi per l'erario di oltre 30 miliardi di euro;


dall'entrata in vigore dell'accordo, si è molto discusso in Italia sull'opportunità e percorribilità di un'intesa analoga a quella siglata da Germania e Regno Unito, ora all'attenzione dell'attuale Governo, per un più approfondito esame;


in sede europea, la Commissione aveva sollevato alcuni dubbi sulla compatibilità comunitaria di questi accordi in rapporto alla direttiva europea sul risparmio n. 2003/48/CE, anche se potevano essere studiate e realizzate convergenze sugli aspetti più problematici;


il 17 aprile 2012, il Commissario europeo Semeta ha affermato in conferenza stampa che gli accordi bilaterali stipulati da Germania, Regno Unito ed Austria con la Svizzera sono compatibili con il diritto dell'Unione europea;


è opportuno ricordare che esistono rapporti secolari strettissimi tra Italia e Svizzera, in generale, e tra gli abitanti del Canton Ticino e del Cantone dei Grigioni con quelli delle province del Verbano Cusio Ossola, di Como, di Varese e di Sondrio in particolare. Sono, infatti, più di 50.000 i lavoratori italiani che ogni giorno si recano in Svizzera per svolgere la propria attività lavorativa, partendo dai comuni di frontiera della Lombardia e del Piemonte, e che apportano un contributo indispensabile all'economia elvetica;


a seguito dei recenti sviluppi a livello europeo e della positiva soluzione della questione concernente il blocco dei ristorni dei frontalieri, Italia e Svizzera hanno convenuto l'istituzione di un gruppo di pilotaggio che lavori per individuare una soluzione alle questioni fiscali e finanziarie pendenti;


la prima riunione del gruppo di pilotaggio italo-svizzero sui temi finanziari e fiscali si è svolta il 24 maggio 2012 a Roma presso il Ministero dell'economia e delle finanze e il gruppo si riunirà nuovamente entro la fine di giugno 2012 a Berna. Nel corso del primo incontro sono stati approfonditi diversi temi, tra i quali il modello di convenzione sulla regolarizzazione dei valori patrimoniali detenuti in Svizzera da contribuenti non residenti, l'introduzione di un'imposta alla fonte sui futuri redditi da capitale, l'accesso ai mercati finanziari, le black list esistenti, la revisione della convenzione bilaterale per evitare le doppie imposizioni (anche con riferimento allo scambio di informazioni) e l'accordo relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri,

impegna il Governo:

a procedere speditamente nell'adozione di una convenzione bilaterale sul modello di quelle concluse dalla Confederazione elvetica con la Germania, il Regno Unito e l'Austria, anche alla luce della dichiarata piena compatibilità di tali accordi con il diritto comunitario da parte della Commissione europea;


a destinare le risorse derivanti dall'applicazione della citata convenzione a misure per favorire lo sviluppo e l'occupazione nel Paese.


(1-01077)
«Ciccanti, Galletti, Compagnon, Rao, Naro, Volontè, Adornato, Libè, Occhiuto, Calgaro, Cera».