ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01007

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 620 del 12/04/2012
Abbinamenti
Atto 1/00983 abbinato in data 28/05/2012
Atto 1/01018 abbinato in data 28/05/2012
Atto 1/01052 abbinato in data 28/05/2012
Atto 1/01053 abbinato in data 28/05/2012
Atto 1/01055 abbinato in data 28/05/2012
Atto 1/01057 abbinato in data 28/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: FIANO EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/04/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRANCESCHINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2012
LETTA ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2012
BRESSA GIANCLAUDIO PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2012
NACCARATO ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2012
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2012
RECCHIA PIER FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2012
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2012
RUGGHIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2012
ZACCARIA ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2012
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2012
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012


Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/05/2012
Resoconto FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 28/05/2012
Resoconto GUERRA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/05/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/05/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/05/2012

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/11/2012

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 27/11/2012

Atto Camera

Mozione 1-01007
presentata da
EMANUELE FIANO
testo di
giovedì 12 aprile 2012, seduta n.620

La Camera,

premesso che:

in tutti i Paesi europei i limiti di età previsti per il personale militare e delle forze di polizia e dei vigili del fuoco risultano inferiori a quelli stabiliti per il personale italiano;

al comma 18 dell'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla legge n. 214 del 22 dicembre 2011, si prescrive che, mediante regolamento da adottarsi entro il 30 giugno 2012, la disciplina dei requisiti per l'accesso alla pensione del personale del Comparto sicurezza e difesa e quello del Comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico, venga armonizzata mediante un progressivo innalzamento dei requisiti attualmente previsti, tenendo conto delle peculiarità e delle specifiche esigenze;

in considerazione del citato comma 18, si esclude ogni intervento sugli istituti peculiari previsti per il personale dei summenzionati comparti collegati alle attività specifiche che rendono indispensabile disporre di strumenti compensativi volti a differenziare la posizione lavorativa e ordinamentale, anche ai fini dell'accesso alla pensione;

l'intervento deve essere graduato nel tempo e la materia oggetto di armonizzazione deve essere solo quella dell'eventuale incremento dei limiti di età per accedere alla pensione di vecchiaia e dell'aumento dell'età anagrafica e dell'anzianità contributiva per beneficiare della nuova pensione anticipata (ex pensione di anzianità);

l'articolo 19 legge 183 del 2010 riconosce anche ai fini della tutela economica, pensionistica e previdenziale «la specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco nonchè dello stato giuridico del personale ad essi appartenente in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell'ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonchè per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti»;

la suddetta previsione costituisce un quadro di riferimento per l'intero schema normativo concernente le Forze armate, le Forze di polizia ed il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ed è altresì norma programmatica in quanto prevede altresì che (comma 2 del predetto articolo 19) la disciplina attuativa del predetto principio di specificità «è definita con successivi provvedimenti legislativi...»). In tale contesto, il regolamento di armonizzazione in materia pensionistica, che deve essere formalizzato entro il 30 giugno 2012, rappresenta il primo vero passo di concreta attuazione della «specificità», che il Paese riconosce al personale delle forze armate, delle forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, chiamato ad assicurare il bene della vita a tutela della collettività, anche a rischio della propria incolumità personale;

il concetto di «specificità del comparto Sicurezza-Difesa» e del comparto dei vigili del fuoco e del soccorso pubblico mira proprio a rappresentare la situazione specifica del personale delle forze armate, delle forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che, da un lato, è assoggettato ad un complesso di limitazioni e obblighi del tutto peculiari, nonchè ad una condizione di impiego altamente usurante che presuppone il costante possesso di particolare idoneità psico-fisica e il mantenimento di standard di efficienza operativa periodicamente verificati e testati, mediante anche controlli medici, prove fisiche, e severe attività a carattere addestrativo;

ogni anno, come evidenziano gli studi e le statistiche, a seguito del servizio e per diretto effetto di attività operative ed addestrative, molti operatori perdono i requisiti di idoneità, con conseguente cessazione dal servizio attivo, o, peggio cadono nell'adempimento del dovere;

il Governo con l'emanazione del decreto-legge «Salva Italia» ha considerato il particolare ruolo che tali Comparti hanno nell'ambito dell'amministrazione pubblica, prevedendo, in virtù della richiamata specificità, l'emanazione di un apposito regolamento teso all'armonizzazione delle regole di accesso al trattamento di quiescenza del personale in questione a quello delineato in senso generale per tutti i lavoratori pubblici e privati;

l'assunto della specificità non, può tradursi in una penalizzazione per il personale dei comparti considerando che il limite anagrafico inferiore per la cessazione dal servizio, è un'esigenza funzionale dello Stato;

per evitare questi effetti derivanti dall'intervento in materia e per contenere il preoccupante aumento dell'età media del personale in servizio garantendo così la correlata funzionalità delle amministrazioni interessate è necessario anche un parallelo e convergente intervento, attraverso un graduale e contestuale percorso di adeguamento degli assetti ordinamentali;

risulta essere stranamente disattesa nell'ambito della delega di cui al comma 18, dell'articolo 24 del decreto-legge «Salva Italia» quella concertazione con le rappresentanze dei suddetti comparti che pur viene richiamata esplicitamente dalla previsione della specificità mentre correttamente il Governo per disciplinare, in una ottica moderna e competitiva, le «regole» sul mondo del lavoro ha sentito l'esigenza di convocare i sindacati per un confronto, a tutto campo;

nonostante la declamata specificità, per tutti i lavoratori pubblici e privati sono state avviate da tempo forme previdenziali complementari, finalizzate a coprire il gap tra quanto si è percepito in servizio e quanto invece si è maturato in termini di pensione, mentre per il personale dei citati comparti tale forma di previdenza è tuttora da definire con grave nocumento del personale. Tutto ciò senza prevedere formule per tutelare gli operatori assunti dopo il 1° gennaio 1996 immediati destinatari del sistema contributivo;

secondo notizie di stampa del 15 marzo 2012, «il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, d'intesa con il Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia, e il ministro della difesa, si è detta disponibile ad un incontro con i rappresentanti dei sindacati delle forze di polizia e del corpo nazionale dei vigili del fuoco e con il CoCeR del comparto di sicurezza e difesa per verificare le loro istanze», e lo stesso «verrà fissato al più presto compatibilmente con l'attività di Governo»;

le suddette rappresentanze del personale in occasione delle loro iniziative pubbliche hanno chiesto un urgente confronto con il Governo nella sua interezza, compreso il Ministro dell'economia e delle finanze che è anche il vertice politico della Guardia di Finanza, e non solo un «incontro» come da comunicato stampa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, impegna il Governo: a salvaguardare la specificità del comparto tesa a tutelare le particolari esigenze funzionali ed operative del suddetto;

a convocare immediatamente un tavolo di concertazione per giungere quanto prima ad un regolamento condiviso fra Governo e rappresentanze;

ad assumere iniziative normative volte a tutelare il personale dei comparti che, per esigenze funzionali è tenuto a lasciare il servizio prima degli altri lavoratori pubblici e privati, con trattamenti pensionistici sostanzialmente più contenuti;

ad avviare contestualmente alla stesura del regolamento di armonizzazione le procedure di concertazione atte all'avvio di forme pensionistiche complementari, avendo cura di salvaguardare con apposite previsioni il personale attualmente in servizio e già assoggettato al cosiddetto sistema contributivo puro;

ad avviare un immediato tavolo di lavoro con il coinvolgimento di tutte le amministrazioni interessate e le rappresentanze del personale per definire un complessivo progetto di riordino dei ruoli del personale interessato al regolamento di armonizzazione citato.

(1-01007) «Fiano, Franceschini, Letta, Bressa, Naccarato, Rosato, Recchia, Orlando, Rugghia, Zaccaria, Picierno, Graziano».