ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00991

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 615 del 02/04/2012
Abbinamenti
Atto 1/00866 abbinato in data 02/04/2012
Atto 1/00990 abbinato in data 02/04/2012
Atto 1/00992 abbinato in data 02/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: RAO ROBERTO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 02/04/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRIGUGLIO CARMELO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 02/04/2012
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/04/2012
DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 02/04/2012
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/04/2012
MEREU ANTONIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/04/2012
BONCIANI ALESSIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/04/2012
CARLUCCI GABRIELLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/04/2012
CARRA ENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/04/2012
ADORNATO FERDINANDO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/04/2012
CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/04/2012
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/04/2012
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/04/2012
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/04/2012
RAISI ENZO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 02/04/2012
SCANDEREBECH DEODATO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 02/04/2012
PERINA FLAVIA FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 02/04/2012
DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 02/04/2012


Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/04/2012
Resoconto RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 02/04/2012
Resoconto CAMBURSANO RENATO MISTO
Resoconto GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
INTERVENTO GOVERNO 02/04/2012
Resoconto VARI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/04/2012

DISCUSSIONE IL 02/04/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 02/04/2012

ATTO MODIFICATO IL 04/04/2012

Atto Camera

Mozione 1-00991
presentata da
ROBERTO RAO
testo di
lunedì 2 aprile 2012, seduta n.615

La Camera,
premesso che:
in Italia l'emittenza locale, con circa mille e cinquecento aziende tra televisioni e radio, ha raggiunto uno sviluppo che non ha eguali in altri Paesi;
l'emittenza locale garantisce il pluralismo e un'informazione indipendente e legata al territorio, consente alle piccole e medie imprese di promuovere le proprie attività e favorisce lo sviluppo dell'occupazione nel settore;
recentemente sono stati stipulati due contratti di lavoro con altrettante associazioni di categoria (Aeranti-Corallo e Frt tv locali) per la valorizzazione sia delle professionalità tecniche che di quelle giornalistiche, che in questi anni di grave crisi hanno trovato proprio nell'emittenza locale l'occasione di formarsi e lavorare;
negli ultimi anni l'emittenza locale è stata colpita da una significativa riduzione delle misure di sostegno - le provvidenze all'editoria e i contributi diretti è operata, peraltro, con il sistema dei tagli lineari, che colpiscono indiscriminatamente tutti i destinatari;
i tagli lineari hanno creato un pregiudizio maggiore proprio alle aziende televisive e radiofoniche locali che esercitano realmente l'attività di impresa, garantendo occupazione e realizzando prodotti di qualità legati al territorio;
la riduzione delle misure di sostegno è arrivata in un momento di grande difficoltà soprattutto per le televisioni locali, che per adeguare gli impianti alla tecnologia digitale terrestre sono state costrette a realizzare cospicui investimenti, nonostante la crisi economica abbia fatto crollare gli introiti derivanti dal mercato pubblicitario;
nelle regioni in cui si è già passati alla tecnologia digitale terrestre, gli ascolti delle televisioni locali hanno fatto registrare rilevanti contrazioni, con ulteriori conseguenze negative sulla raccolta pubblicitaria;
numerose emittenti, dunque, rischiano di chiudere i battenti e migliaia di lavoratori rischiano di trovarsi disoccupati;
diverse emittenti televisive locali, poi, sono state private delle frequenze, assegnate con un'asta alle compagnie telefoniche;
tali emittenti saranno risarcite con un indennizzo che, nel tempo, ha subito adeguamenti al ribasso e che oggi non sarà neppure sufficiente a coprire gli investimenti sostenuti per l'adeguamento degli impianti alla tecnologia digitale terrestre;
la sottrazione all'emittenza locale delle frequenze 61-69 mette a rischio il rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 249 del 1997 e dalla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 181/09/CONS, che prevedono espressamente che il piano nazionale di assegnazione delle frequenze riservi almeno un terzo dei programmi irradiabili all'emittenza locale;
il precedente Governo aveva stabilito di assegnare sei nuovi multiplex all'emittenza nazionale attraverso il cosiddetto beauty contest, ma il Ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, ha stabilito di bloccare tale procedura;
dopo l'emanazione di una delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nell'agosto del 2010 per determinare la posizione delle reti televisive digitali terrestri sul telecomando, si sono susseguiti diversi ricorsi all'autorità giudiziaria e sentenze del tribunale amministrativo regionale del Lazio e del Consiglio di Stato;
da qualche anno le emittenti locali lamentano una scarsa attenzione nei loro confronti da parte del Governo e auspicano un maggiore coinvolgimento delle associazioni di categoria nei processi decisionali, impegna il Governo:
a valutare la possibilità di assumere iniziative volte a ripristinare i contributi e le provvidenze nella misura precedente ai tagli operati nel corso dell'ultimo triennio esclusivamente per le emittenti che possiedano determinati requisiti, da fissarsi con apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico e in una misura non inferiore al doppio di quanto precedentemente stabilito in merito alle ore di programmazione di interesse locale prodotta e al personale occupato;
a verificare che alle televisioni locali sia effettivamente riservato un terzo delle frequenze e, in caso contrario, a ripristinare quanto prima il rapporto stabilito dalla legge n. 249 del 1997 e dalla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 181/09/CONS;
qualora dovesse rendersi nuovamente necessaria l'assegnazione di ulteriori frequenze al mercato della telefonia mobile, a reperirle senza far scendere la quota delle emittenti locali al di sotto della quota di un terzo;
a farsi promotore di un accordo con le regioni per prevedere l'erogazione di contributi per l'adeguamento degli impianti alla tecnologia digitale terrestre che sia, al contempo, omogenea su tutto il territorio nazionale e rispondente alle esigenze dei diversi territori;
ad intervenire nella questione della posizione delle reti televisive digitali terrestri sul telecomando per fare definitiva chiarezza, confermando quanto stabilito dalla delibera del 2010 dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che è stata peraltro accettata dalla maggioranza delle emittenti e delle associazioni di categoria;
a convocare le associazioni di categoria delle emittenti locali per discutere delle difficoltà del settore e delle iniziative necessarie ad evitare la possibile chiusura di tante aziende e il conseguente licenziamento di migliaia di lavoratori.
(1-00991)
(Nuova formulazione) «Rao, Briguglio, Galletti, Della Vedova, Compagnon, Mereu, Bonciani, Carlucci, Enzo Carra, Adornato, Capitanio Santolini, Ciccanti, Naro, Volontè, Raisi, Scanderebech, Perina, Di Biagio».