ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00964

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 611 del 26/03/2012
Abbinamenti
Atto 1/00855 abbinato in data 26/03/2012
Atto 1/00927 abbinato in data 26/03/2012
Atto 1/00959 abbinato in data 26/03/2012
Atto 1/00958 abbinato in data 26/03/2012
Atto 1/00962 abbinato in data 26/03/2012
Atto 1/00967 abbinato in data 26/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: LO MONTE CARMELO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Data firma: 26/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 26/03/2012
LOMBARDO ANGELO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 26/03/2012
OLIVERI SANDRO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 26/03/2012
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 26/03/2012


Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/03/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/03/2012

Atto Camera

Mozione 1-00964
presentata da
CARMELO LO MONTE
testo di
lunedì 26 marzo 2012, seduta n.611

La Camera,

premesso che:

il piano sanitario nazionale 2011-2013 affronta la questione riguardante l'imminente calo del numero dei medici del servizio sanitario nazionale;

dall'attuale distribuzione per età dei medici impiegati nel servizio sanitario nazionale (fonte Inpdap, dati sugli iscritti alla cassa pensione sanitari, anno 2006), si evince una forte concentrazione di personale nella fascia di età superiore o uguale a 60 anni. Presumibilmente è possibile stimare che circa 17.000 medici lasceranno il servizio sanitario nazionale entro il 2015;

considerando il numero medio di laureati in medicina e chirurgia per anno accademico e la quota di questi che viene immessa annualmente nel servizio sanitario nazionale, ci si aspetta, a partire dal 2012, un saldo negativo tra pensionamenti e nuove assunzioni. Si stima che la forbice tra uscite ed entrate nel servizio sanitario nazionale tenderà ad allargarsi negli anni a seguire, data la struttura per età e tenuto conto del numero di immatricolazioni al corso di laurea in medicina e chirurgia. Verosimilmente, tale scenario risulterà ancora più marcato nelle regioni impegnate con i piani di rientro a causa del blocco delle assunzioni;

le previsioni contenute nel piano sanitario nazionale hanno fatto sì che il Ministero della salute abbia richiesto un ampliamento dell'offerta formativa, ossia del numero delle immatricolazioni al corso di laurea in medicina e chirurgia, a 10.566 unità già a partire dall'anno accademico 2011/2012. Con questa richiesta il Ministero della salute ha tenuto conto del fatto che il percorso formativo di un medico si completa in circa 10 anni; quindi bisognerà attendere il 2019, affinché il maggior numero di laureati/specializzati sia disponibile sul mercato del lavoro;

il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha, invece, determinato per il 2011/2012 un aumento pari a 9.501 posti: praticamente mille in meno rispetto al fabbisogno dei prossimi anni previsto dal Ministero della salute;

è prevedibile una carenza dal 2012 al 2018 di 18.000 unità di personale medico nel servizio sanitario nazionale e di circa 22.000 medici dal 2014 al 2018 in totale;

nonostante i dati sopra riportati, il 27 settembre 2011 il Ministro della salute pro tempore Ferruccio Fazio, nel rispondere ad un'interrogazione a risposta immediata (n. 3-01849) presentata dal gruppo Misto-Movimento per la Autonomie-Alleati per il Sud, ha sostenuto che, nonostante il numero di medici che andrà in pensione, il fenomeno possa essere in equilibrio con un numero di immatricolati compreso tra le 9.000 e le 10.000 unità;

a breve si dovrà necessariamente, comunque, aumentare l'offerta formativa per compensare nel medio periodo i pensionamenti ed impedire una forte carenza di personale medico;

risulta, peraltro, non ragionevole affidare gli accessi alle immatricolazioni esclusivamente a quiz con domande a risposta multipla, determinando differenziazioni a parità di punteggio tra diverse università;

oltre ad un aumento dell'offerta formativa, sarà necessario sempre di più garantire ai neolaureati la possibilità di frequentare una scuola di specializzazione, aumentando i posti disponibili;

un neolaureato in medicina e chirurgia rischia, peraltro, a causa della normativa attuale, di ritardare dopo la laurea il proprio accesso alla professione di un altro anno per accedere alla scuola di specializzazione;

il regolamento per il concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione prevede, infatti, quale requisito necessario per l'ammissione alla prova, il conseguimento dell'abilitazione alla professione prima del termine per la presentazione delle domande di partecipazione allo stesso concorso,

impegna il Governo:

ad assumere iniziative volte a un concreto incremento dell'offerta formativa dei corsi di laurea in medicina e chirurgia;

a rivedere i criteri di selezione, evitando di affidarli esclusivamente a quiz con domande a risposta multipla;

a far sì che vengano aumentati significativamente i posti disponibili nelle scuole di specializzazione;

ad assumere ogni iniziativa per ridurre i tempi di attesa tra la laurea e gli esami di abilitazione e tra questi e l'accesso alle scuole di specializzazione.

(1-00964)
«Lo Monte, Commercio, Lombardo, Oliveri, Brugger».