ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00941

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 606 del 19/03/2012
Abbinamenti
Atto 1/00880 abbinato in data 19/03/2012
Atto 1/00887 abbinato in data 19/03/2012
Atto 1/00928 abbinato in data 19/03/2012
Atto 1/00930 abbinato in data 19/03/2012
Atto 1/00932 abbinato in data 19/03/2012
Atto 1/00933 abbinato in data 19/03/2012
Atto 1/00934 abbinato in data 19/03/2012
Atto 1/00935 abbinato in data 19/03/2012
Atto 1/00940 abbinato in data 19/03/2012
Atto 1/00972 abbinato in data 28/03/2012
Atto 1/00976 abbinato in data 28/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: VERSACE SANTO DOMENICO
Gruppo: MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Data firma: 19/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FABBRI LUIGI MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 19/03/2012
MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 19/03/2012
PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 19/03/2012
TABACCI BRUNO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 19/03/2012
VERNETTI GIANNI MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 19/03/2012
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 19/03/2012


Stato iter:
28/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 19/03/2012
Resoconto BARCA FABRIZIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COESIONE TERRITORIALE)
 
PARERE GOVERNO 28/03/2012
Resoconto BARCA FABRIZIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COESIONE TERRITORIALE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 28/03/2012
Resoconto IANNACCONE ARTURO MISTO-NOI PER IL PARTITO DEL SUD LEGA SUD AUSONIA
Resoconto OSSORIO GIUSEPPE MISTO-REPUBBLICANI-AZIONISTI
Resoconto COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Resoconto MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto FORMISANO ANIELLO ITALIA DEI VALORI
Resoconto GIANNI PIPPO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Resoconto BRIGUGLIO CARMELO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-GRANDE SUD-PPA
Resoconto OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA
Resoconto D'ANTONI SERGIO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto FITTO RAFFAELE POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto MARINI CESARE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CERA ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/03/2012

DISCUSSIONE IL 19/03/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/03/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/03/2012

ACCOLTO IL 28/03/2012

PARERE GOVERNO IL 28/03/2012

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 28/03/2012

DISCUSSIONE IL 28/03/2012

APPROVATO IL 28/03/2012

CONCLUSO IL 28/03/2012

Atto Camera

Mozione 1-00941
presentata da
SANTO DOMENICO VERSACE
testo di
lunedì 19 marzo 2012, seduta n.606

La Camera,
premesso che:
la crisi economica che tuttora attanaglia l'Italia e l'Europa, seppure con alcuni segnali di lieve ripresa, ha mostrato, in tutta la sua drammatica realtà, il profondo divario economico e strutturale esistente tra il Nord e il Sud del Paese, due «Italie» distinte e separate da un ritardo territoriale accumulato nel corso degli anni e mai colmato;
nelle più alte sedi istituzionali è stata sottolineata l'importanza del contributo che le risorse umane e materiali del Mezzogiorno possono dare alla crescita dell'intero sistema Paese. Da ultimo, in occasione dell'incontro dal titolo «Il Nord e il Sud dell'Italia a 150 anni dall'Unità», promosso dall'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno (Svimez), è stato affermato che le prospettive di ripresa del processo di crescita dell'Italia sono strettamente legate alla piena valorizzazione di tutte le nostre risorse, a cominciare da quella del Mezzogiorno, e che tale consapevolezza deve guidare le azioni di risanamento e di riforma da promuovere nel quadro di una nuova visione di più avanzata integrazione e di solidale sviluppo dell'Europa;
ciò nonostante, i dati che costantemente vengono resi noti sulla situazione economica del Meridione mostrano un quadro allarmante;
il protrarsi della crisi e la mancanza di una reale ripresa hanno prodotto conseguenze dannose su molti settori, tra i quali l'occupazione, che già presentava bassi livelli di crescita prima dell'avvento della crisi economica;
secondo i dati del rapporto Svimez del 2011 nel Sud, tra il 2008 ed il 2010 si è registrata un calo dell'occupazione del 4,3 per cento, a fronte dell'1,5 per cento del Centro-Nord. Sono state 533 mila le unità di lavoro perse in Italia e di queste ben 281 mila solo nel Mezzogiorno. Pertanto, pur essendo presenti al Sud meno del 30 per cento degli occupati italiani, è nel Sud che si concentra il 60 per cento delle perdite di lavoro determinate dalla crisi;
i giovani e le donne rappresentano le categorie più penalizzate dalla crisi economica che ha colpito duramente il mercato del lavoro. Sarebbero uno su tre i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni a non avere un'occupazione. Secondo l'Istat, il tasso di disoccupazione giovanile a gennaio è pari al 31,1 per cento, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a dicembre 2011. Da un'analisi svolta dal centro studi Datagiovani per Il Sole 24 ore, emerge che sono perlopiù i giovani e residenti al Sud le persone che hanno smesso di lavorare nei primi nove mesi del 2011. In particolare, sono circa 300 mila i disoccupati che hanno dichiarato di aver perso il posto nel 2011, di questi circa 124 mila risultano residenti al Sud, il 41,5 per cento del totale, il 39,1 per cento al Nord e il 19,4 per cento al Centro;
è una vera e propria emergenza quella che riguarda i giovani del Sud del Paese: due su tre risultano essere senza un'occupazione. Ma dati ancor più inquietanti sono quelli che fotografano la realtà dell'occupazione femminile: il tasso di occupazione femminile raggiunge appena il 30,4 per cento, rispetto al 54,8 per cento del Centro-Nord; per una donna under 34 il tasso scende al 23,3 per cento, pari a meno di una su quattro. Il livello della disoccupazione, invece, se si considerano anche le diverse categorie di donne che si dividono tra ricerche saltuarie e lavoro sommerso, è pari al 30,6 per cento, una cifra doppia rispetto a quella ufficiale;
il 2011 ha segnato un periodo di profonda crisi economica per le piccole e medie imprese: il numero dei fallimenti è risultato il più alto dal 2006. Mentre il Nord-Est ha registrato un dato sostanzialmente stabile rispetto al 2010, l'aumento più forte delle procedure di fallimento ha riguardato il Sud e le isole, con l'11,2 per cento, seguiti dal Centro, con il 9,5 per cento, e dal Nord-Ovest, con l'8,4 per cento;
più dell'80 per cento delle imprese del Mezzogiorno ha subito i contraccolpi della crisi e ora, come nel resto d'Italia, le stesse imprese sono soffocate dalla stretta dei crediti bancari, a cui si sommano i ritardi strutturali e infrastrutturali dell'intera regione meridionale: tale ritardo infrastrutturale non riguarda solo il trasporto ferroviario, ma anche quello su gomma e le diverse infrastrutture per la fornitura dei servizi idrici, energetici e per il trasporto pubblico locale;
dopo un lungo periodo nel quale la questione meridionale sembrava essere stata rimossa dall'agenda nazionale, ci sono stati segnali importanti circa la disponibilità del nuovo Governo ad affrontare tale questione, nel tentativo di colmare quel divario non più tollerabile che separa il Nord dal Sud del Paese, attraverso l'individuazione di un piano di interventi prioritari,
impegna il Governo:
ad adottare tutte le opportune iniziative volte a sostenere l'occupazione nelle aree del Mezzogiorno, con particolare riferimento all'occupazione giovanile e femminile;
a valutare l'opportunità di prevedere l'opportunità di intraprendere azioni a favore delle imprese del Sud, anche attraverso misure che garantiscano maggiori possibilità di accesso al credito e sgravi fiscali;
ad avviare con estrema urgenza un piano di interventi strutturali e infrastrutturali a sostegno della crescita e dello sviluppo dell'intera regione meridionale.
(1-00941) «Versace, Fabbri, Mosella, Pisicchio, Tabacci, Vernetti, Brugger».