ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00925

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 603 del 13/03/2012
Abbinamenti
Atto 1/00869 abbinato in data 29/03/2012
Atto 1/00905 abbinato in data 29/03/2012
Atto 1/00912 abbinato in data 29/03/2012
Atto 1/00914 abbinato in data 29/03/2012
Atto 1/00915 abbinato in data 29/03/2012
Atto 1/00918 abbinato in data 29/03/2012
Atto 1/00921 abbinato in data 29/03/2012
Atto 1/00926 abbinato in data 29/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Data firma: 13/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LO MONTE CARMELO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 13/03/2012
LOMBARDO ANGELO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 13/03/2012
OLIVERI SANDRO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 13/03/2012
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 13/03/2012


Stato iter:
29/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/03/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 29/03/2012
Resoconto MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-GRANDE SUD-PPA
Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA
Resoconto BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BECCALOSSI VIVIANA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 29/03/2012

ACCOLTO IL 29/03/2012

PARERE GOVERNO IL 29/03/2012

DISCUSSIONE IL 29/03/2012

APPROVATO IL 29/03/2012

CONCLUSO IL 29/03/2012

Atto Camera

Mozione 1-00925
presentata da
ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO
testo di
martedì 13 marzo 2012, seduta n.603

La Camera,

premesso che:

la grave crisi energetica che colpisce l'economia mondiale, sommata all'allarme dovuto al cambiamento climatico prodotto dall'immissione in atmosfera di crescenti quantitativi di diossido di carbonio (di gran lunga il principale «gas-serra»), sta attirando una crescente attenzione sul ruolo delle fonti rinnovabili;

le strategie di sviluppo economico e di tutela del territorio sono influenzate, e sempre più nel futuro saranno condizionate, dalle politiche energetiche. Una qualificazione della politica energetica in termini di sviluppo tecnologico e di gestione sostenibile delle risorse territoriali passa per una chiara visione del ruolo delle energie rinnovabili e, in primis, delle bioenergie;

il controllo del consumo di energia europeo e il maggiore ricorso all'energia da fonti rinnovabili, congiuntamente ai risparmi energetici e ad un aumento dell'efficienza energetica, costituiscono parti importanti del pacchetto di misure necessarie per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e per rispettare il Protocollo di Kyoto della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e gli ulteriori impegni assunti a livello comunitario e internazionale per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra oltre il 2012. Tali fattori hanno un'importante funzione anche nel promuovere la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, nel favorire lo sviluppo tecnologico e l'innovazione e nel creare posti di lavoro e sviluppo;

le stime sulla quantità di energia ricavabile dalla biomassa (bioenergia) sono variabili, ma entro il 2050 essa potrebbe arrivare a coprire il 50 per cento del fabbisogno energetico mondiale. Una parte di questa verrà utilizzata per la produzione di biocarburanti, più ancora per produrre biogas e il rimanente per alimentare le centrali energetiche;

il decreto legislativo n. 28 del 2011, attuativo della direttiva europea 2009/28/CE, ha previsto per l'Italia l'obbligo di utilizzare al 2020 il 17 per cento di energia da fonti rinnovabili sul totale dell'energia consumata (energia elettrica, termica e per i trasporti). L'obiettivo per l'Italia è di arrivare al 2020 a una produzione energetica nazionale da rinnovabili pari al 14,3 per cento (vale a dire il 17 per cento meno la quota importata), partendo da una produzione attuale dell'8,2 per cento;

la conferenza Stato-regioni nella riunione del 22 febbraio 2012 ha dato il via libera allo schema di decreto (Ministero dello sviluppo economico di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare) sul burden sharing, cioè sulla ripartizione tra le regioni e le province autonome della quota minima di incremento dell'energia prodotta con fonti rinnovabili;

l'Intergovernmental panel on climate change ha sottolineato come il settore agricolo, più degli altri, possa fornire un contributo attivo alla mitigazione dell'effetto serra, sia per la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma anche per l'accumulo di sostanza organica nei suoli agricoli (carbon sink), nelle foreste e nelle coltivazioni agricole;

il ruolo dell'agricoltura potrebbe divenire fondamentale nella soluzione delle problematiche ambientali ed energetiche di questo secolo, avendo ora l'opportunità di partecipare attivamente al raggiungimento di tali obiettivi, dal momento che la produzione di biogas in Italia ha presentato negli ultimi anni un incremento, arrivando a rappresentare quasi il 4 per cento dell'energia prodotta da fonti rinnovabili;

la produzione di biogas concorre alla diversificazione energetica e, pertanto, può non solo fornire in misura crescente un contributo alla sicurezza, alla competitività e alla sostenibilità dell'approvvigionamento energetico, ma anche aprire nuove prospettive di reddito per gli agricoltori;

l'impiego di biogas, in particolare per la produzione di calore ed elettricità, potrebbe incrementare significativamente le possibilità di conseguire l'obiettivo vincolante, per cui entro il 2020 le fonti energetiche rinnovabili dovranno coprire il 20 per cento del fabbisogno energetico totale dell'Unione europea,

impegna il Governo:


a sfruttare l'enorme potenziale delle agroenergie, in particolare del biogas, favorendo un sistema di incentivi per gli imprenditori agricoli che intendono investire in tale energia alternativa attraverso strumenti di accesso al credito;

ad adottare, nel più breve tempo possibile, i decreti attuativi previsti dal decreto legislativo n. 28 del 2011 e ad assumere, nel contempo, iniziative per uniformare la normativa italiana in materia di energia da fonti rinnovabili alla normativa comunitaria, soprattutto con riferimento alla produzione di biogas.

(1-00925)
«Commercio, Lo Monte, Lombardo, Oliveri, Brugger».