ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00910

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 601 del 09/03/2012
Abbinamenti
Atto 1/00896 abbinato in data 12/03/2012
Atto 1/00901 abbinato in data 12/03/2012
Atto 1/00911 abbinato in data 12/03/2012
Atto 1/00913 abbinato in data 12/03/2012
Atto 1/00916 abbinato in data 12/03/2012
Atto 1/00924 abbinato in data 20/06/2012
Atto 1/00929 abbinato in data 20/06/2012
Atto 1/00948 abbinato in data 20/06/2012
Atto 1/00970 abbinato in data 20/06/2012
Atto 1/01011 abbinato in data 20/06/2012
Atto 1/01060 abbinato in data 20/06/2012
Atto 6/00110 abbinato in data 20/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: FLUVI ALBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2012
ALBINI TEA PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2012
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2012
D'ANTONI SERGIO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2012
FOGLIARDI GIAMPAOLO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2012
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2012
MARCHIGNOLI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2012
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2012
PIZZETTI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2012
SPOSETTI UGO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2012
STRIZZOLO IVANO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2012
VACCARO GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2012
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2012
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2012
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 20/06/2012


Stato iter:
20/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/03/2012
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 12/03/2012
Resoconto POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO GOVERNO 20/06/2012
Resoconto POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/06/2012
Resoconto COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/03/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/03/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/03/2012

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/03/2012

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/06/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/06/2012

DISCUSSIONE IL 20/06/2012

RITIRATO IL 20/06/2012

CONCLUSO IL 20/06/2012

Atto Camera

Mozione 1-00910
presentata da
ALBERTO FLUVI
testo di
venerdì 9 marzo 2012, seduta n.601

La Camera,
premesso che:
la crisi finanziaria che ha preso avvio nel 2007 sta generando impatti rilevanti sia sui mercati finanziari sia sull'economia reale: in particolare, l'Italia, oltre a subire pressioni sul mercato del debito sovrano, presenta un tasso di crescita potenziale troppo contenuto ed è entrata in una fase recessiva;
le cause di questa fase di forte instabilità sono riconducibili sia ad aspetti relativi all'economia reale sia a profili relativi all'economia finanziaria, a cui le autorità monetarie, di vigilanza e politiche hanno cercato di far fronte, nel corso dell'ultimo triennio, con un ampio spettro di normative;
in particolare, la normativa europea di recepimento dell'accordo di «Basilea 3» prevede un generalizzato inasprimento dei requisiti patrimoniali per le banche, che se, per un verso, è necessario per ripristinare la fiducia nella solvibilità delle banche, rischia, tuttavia, di tradursi in maggiori costi e difficoltà di accesso al credito per il sistema produttivo, in particolare per le piccole e medie imprese;
sebbene la piena applicazione dei nuovi requisiti entrerà a regime solo nel 2019, l'annuncio delle nuove regole ha generato pressioni da parte degli investitori e delle controparti affinchè le banche si adeguino prima dei tempi previsti, accumulando riserve di capitale e di liquidità nonostante l'attuale difficile situazione di mercato e del sistema produttivo;
il 9 dicembre 2011 l'Autorità bancaria europea (Eba) ha adottato una raccomandazione che prevede la creazione, in via eccezionale e temporanea, entro la fine di giugno 2012, di una riserva supplementare di fondi propri da parte delle banche;
l'8 dicembre 2011, la Banca centrale europea ha lanciato due rifinanziamenti straordinari (ltro, long term refinancing operation) della durata di 36 mesi a favore delle banche, allo scopo di garantire l'accesso alle liquidità agli istituti di credito: le due aste, che si sono tenute il 21 dicembre 2011 e il 29 febbraio 2012, hanno assegnato alle banche, rispettivamente, 489,19 miliardi di euro e 529,53 miliardi di euro a tasso fisso, con l'opzione di ripagare, in tutto o in parte, l'ammontare dopo un anno e successivamente secondo scadenze prefissate; secondo una nota diffusa dalla Banca d'Italia, le banche italiane hanno partecipato alla seconda operazione ltro per una quota pari a 139 miliardi di euro lordi, pari a circa 80 miliardi di euro al netto del riassorbimento di operazioni di scadenza più breve;
è stato il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ad invitare gli istituti di credito ad approfittare dell'offerta, senza alcun timore di suscitare sospetto, per evitare il credit crunch in atto e riparare i bilanci e i mercati, abbreviando i tempi della ripresa;
anche il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento al 18o congresso Assiom Forex del 18 febbraio 2012, ha affermato che: «a distanza di pochi anni le imprese si trovano nuovamente a fronteggiare un inasprimento delle condizioni creditizie; anche in questa occasione sarà essenziale la capacità delle banche di valutare attentamente il merito di credito, senza far mancare il sostegno finanziario ai clienti solvibili e meritevoli. Un adeguato e stabile volume di finanziamenti è essenziale per l'attività delle stesse banche»;
l'analisi annuale per la crescita 2012, presentata dalla Commissione europea il 23 novembre 2011 (COM(2011)815 def.), prevede espressamente, nell'ambito dell'obiettivo «ripristinare la normale erogazione di prestiti all'economia», l'esigenza di «garantire che le banche rafforzino i propri coefficienti patrimoniali consolidando le proprie posizioni patrimoniali e non limitando indebitamente l'erogazione di prestiti all'economia reale» e di «rivedere le norme prudenziali per evitare che penalizzino indebitamente l'erogazione di prestiti alle piccole e medie imprese»,
impegna il Governo:
ad assumere, per quanto di competenza, tutte le iniziative necessarie affinchè la liquidità ottenuta dalle banche italiane nelle operazioni long term refinancing operation si traduca effettivamente in un sostegno all'economia reale e all'accesso al credito delle imprese e delle famiglie;
ad adoperarsi in sede europea affinchè:
a) le nuove regole siano coerenti con l'attuale fase ciclica dell'economia europea e italiana, facendo sì che le nuove regole sui requisiti di capitale siano un fattore di stabilizzazione dei mercati di lungo periodo e non un freno per le banche nel sostegno alle imprese e alle famiglie, evitando che le proposte, le loro modalità di attuazione ed i relativi tempi determinino indesiderati effetti prociclici;
b) siano introdotti nella normativa europea di recepimento dell'accordo di «Basilea 3» accorgimenti regolamentari che incentivino, riducendone il costo, i prestiti in favore delle piccole e medie imprese, in particolare prevedendo misure che, di fatto, sterilizzino gli incrementi di capitale, a fronte dei prestiti erogati alle piccole e medie imprese, che si determinerebbero nel caso di applicazione indifferenziata delle nuove regole sul capitale;
c) si provveda a chiarire che, nei casi in cui un finanziamento è supportato dalla garanzia di un consorzio di garanzia collettiva fidi, il criterio di assorbimento patrimoniale relativo all'accantonamento richiesto al confidi non possa risultare superiore al risparmio di capitale ottenuto dalla banca in conseguenza dell'intervento del confidi stesso;
a proseguire nell'impegno, già assunto in sede di approvazione alla Camera dei deputati della risoluzione n. 6-00097, sottoscritta da esponenti di tutti i gruppi parlamentari, a far sì che l'attuazione delle misure che dovrebbero essere adottate dalle banche europee per colmare il deficit di capitale eventualmente emerso a seguito dell'esercizio dell'Autorità bancaria europea sia dilazionata nel tempo, in maniera da ridurne gli effetti prociclici e metterle in fase con la congiuntura economica.
(1-00910) «Fluvi, Causi, Albini, Carella, D'Antoni, Fogliardi, Graziano, Marchignoli, Piccolo, Pizzetti, Sposetti, Strizzolo, Vaccaro, Verini, Vico, Marco Carra».