Atto Camera
Mozione 1-00837
presentata da
LINDA LANZILLOTTA
testo di
lunedì 30 gennaio 2012, seduta n.578
La Camera,
premesso che:
l'agenda digitale europea è parte essenziale della strategia Europa 2020 che la Commissione europea ha definito e messo in campo per rilanciare una crescita economica inclusiva e promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale;
l'obiettivo dell'agenda digitale è quello di promuovere un'economia digitale basata sullo sviluppo e sull'utilizzo dei servizi in rete come leva per aumentare la produttività delle nostre economie, ridurre i costi delle amministrazioni pubbliche e, allo stesso tempo, aumentare la qualità della vita per i cittadini e per le imprese, migliorare il funzionamento delle istituzioni, renderle più trasparenti e avvicinarle ai cittadini; tali obiettivi rivestono una particolare importanza per l'Italia, dove i tassi di crescita sono più bassi che altrove e il malfunzionamento dei servizi pubblici e gli alti tassi di corruzione scoraggiano gli investimenti esteri; di conseguenza, il perseguimento degli obiettivi dell'agenda digitale richiede la massima determinazione e sinergia tra i diversi livelli istituzionali, oltre che tra settore pubblico e privato;
peraltro, la condizione indispensabile per lo sviluppo dell'economia digitale è l'accessibilità delle reti di nuova generazione da parte di cittadini ed imprese e tale problema si presenta con particolare gravità in Italia dove - come dimostrano tutte le rilevazioni di organismi nazionali e internazionali - esiste già con riferimento alla diffusione della banda larga (connessione a 2 megabit al secondo) e si sta progressivamente allargando un divario digitale che allontana il nostro Paese dagli altri Paesi europei, minando gravemente la competitività e, al tempo stesso, accentuando il dualismo tra le diverse aree del Paese;
al fine di porre le condizioni per lo sviluppo dell'economia digitale l'Unione europea, con riferimento allo sviluppo della rete di nuova generazione e alla diffusione della connettività, ha posto obiettivi precisi e, almeno per l'Italia, molto ambiziosi e cioè che, entro il 2020, non meno del 50 per cento delle famiglie abbiano un collegamento ad internet superveloce (oltre 100 megabit al secondo) e tutti i cittadini abbiano una connessione a internet veloce a 30 megabit al secondo;
il conseguimento di tali obiettivi richiede, secondo stime attendibili, investimenti per importi tra i 10 e il 14 miliardi di euro;
la scarsità delle risorse pubbliche sarà per l'Italia un dato strutturale per l'intero decennio e, tuttavia, questo elemento non può implicare per il nostro Paese la rinuncia a perseguire gli obiettivi dell'agenda digitale poiché l'Italia sarebbe, in tal caso, condannata al declino della sua economia;
tuttavia, come emerso anche dalla consultazione pubblica promossa dal Ministero dello sviluppo economico sulla strategia dell'agenda digitale, il mercato non sarà in grado da solo di conseguire i predetti obiettivi di connessione a internet veloce e ultraveloce nei tempi previsti dall'agenda stessa;
da tutto ciò discende che è indispensabile definire e attivare con la massima urgenza una strategia capace di ottimizzare l'utilizzo delle risorse pubbliche disponibili, in particolare quelle derivanti dai fondi strutturali europei e nazionali, concentrandole nelle aree nelle quali gli investimenti privati non potrebbero avere, senza il concorso di un contributo finanziario pubblico, il necessario ritorno economico-finanziario e realizzare, attraverso un'attenta regia, ogni possibile sinergia tra investimenti pubblici e privati da orientare in funzione degli obiettivi strategici del Paese,
impegna il Governo:
a definire la mappa degli obiettivi di connettività secondo le indicazioni dell'agenda digitale;
a promuovere il coordinamento e l'interoperabilità di tutti gli interventi realizzati o in corso di realizzazione da parte di regioni ed enti locali per lo sviluppo di reti internet veloci;
ad identificare, di conseguenza, le aree nelle quali gli investimenti pubblici finanziati da risorse europee e nazionali dovranno concorrere con capitali finanziari privati ad assicurare la realizzazione della rete, a quantificare le risorse a tal fine disponibili e a definire un piano di interventi con un preciso timing operativo coerente con gli obiettivi dell'agenda digitale;
ad assumere iniziative per prevedere che i contributi pubblici a fondo perduto previsti nel predetto piano siano assegnati con procedure di evidenza pubblica ad imprese che offrano le maggiori garanzie di realizzazione della rete di nuova generazione;
a promuovere le iniziative opportune volte a realizzare la partnership tra i diversi operatori di telecomunicazioni con lo scopo di ottimizzare gli investimenti privati, dotando il territorio nazionale di un backbone per le reti di nuova generazione che assicuri accessibilità, concorrenza tra operatori e valorizzazione delle reti esistenti;
ad agevolare le procedure autorizzative relative alla realizzazione delle reti di nuova generazione, prevedendo anche, ove necessario, l'attivazione di poteri sostitutivi dello Stato in considerazione del carattere strategico e di impegno europeo di tali interventi.
(1-00837) «Lanzillotta, Fabbri, Mosella, Pisicchio, Tabacci, Vernetti, Brugger».