ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00775

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 557 del 05/12/2011
Abbinamenti
Atto 1/00685 abbinato in data 05/12/2011
Atto 1/00774 abbinato in data 05/12/2011
Atto 1/00776 abbinato in data 06/12/2011
Atto 1/00777 abbinato in data 06/12/2011
Atto 1/00779 abbinato in data 06/12/2011
Firmatari
Primo firmatario: REGUZZONI MARCO GIOVANNI
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 05/12/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOSSI UMBERTO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
DUSSIN LUCIANO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
ALESSANDRI ANGELO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
ALLASIA STEFANO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
BONINO GUIDO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
CAVALLOTTO DAVIDE LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
CHIAPPORI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
D'AMICO CLAUDIO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
DAL LAGO MANUELA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
DESIDERATI MARCO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
DI VIZIA GIAN CARLO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
FOLLEGOT FULVIO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
ISIDORI ERALDO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
MAGGIONI MARCO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
MARONI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
MARTINI FRANCESCA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
MOLGORA DANIELE LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
PIROVANO ETTORE LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
RONDINI MARCO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
TOGNI RENATO WALTER LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
VANALLI PIERGUIDO LEGA NORD PADANIA 05/12/2011
VOLPI RAFFAELE LEGA NORD PADANIA 05/12/2011


Stato iter:
06/12/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/12/2011
Resoconto PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 05/12/2011
Resoconto VALDUCCI MARIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto GIOVANELLI ORIANO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/12/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 05/12/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/12/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/12/2011

RITIRATO IL 06/12/2011

CONCLUSO IL 06/12/2011

Atto Camera

Mozione 1-00775
presentata da
MARCO GIOVANNI REGUZZONI
testo di
lunedì 5 dicembre 2011, seduta n.557

La Camera,

premesso che:

l'articolo 114 della Costituzione stabilisce che «la Repubblica è costituita dai comuni, dalle province, dalle città metropolitane, dalle regioni e dallo Stato»;

i comuni rappresentano senza dubbio l'ente che il cittadino sente più vicino, sia per il fatto che i rapporti tra lo stesso cittadino e l'ente sono molto più frequenti, sia perché l'ente municipale eroga una serie di servizi e funzioni fondamentali, pur essendo queste ultime tra loro eterogenee e difformi anche nella modalità con cui vengono erogate negli oltre ottomila comuni italiani;

la complessità delle funzioni erogate ai cittadini, congiuntamente all'elevata frammentazione degli enti comunali, ha convinto il legislatore ad adottare disposizioni riguardanti le unioni dei comuni inserendole all'interno del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali del 2000;

la finalità principale dell'unione dei comuni è indubbiamente quella di incentivare modalità di cooperazione per l'espletamento di funzioni in forma associata;

la necessità di razionalizzare le risorse è stata acuita dalla crisi economica internazionale che ha colpito tutti i Paesi e che impone di ripensare in termini di maggiore efficienza tutti i processi gestionali della pubblica amministrazione;

in questo contesto, la normativa nazionale è intervenuta in questi ultimi anni più volte, ribadendo la necessità, per gli enti di piccole dimensioni, di adottare forme di cooperazione, precisando dettagliatamente, come nel decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, quali siano le funzioni che i comuni devono esercitare in forma associata;

successivamente alle disposizioni del citato decreto-legge n. 78 del 2010, il legislatore è intervenuto nuovamente sul tema delle funzioni nei piccoli comuni, prevedendo con il decreto-legge n. 138 del 2011 l'obbligo per tutti i comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti la gestione associata di tutte le funzioni e servizi, da attuarsi con un'unione comunale (micro unioni) al raggiungimento di previsti limiti minimi demografici o in via eccezionale con una specifica convenzione al verificarsi di presupposti di efficacia ed efficienza e consentendo ai comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, che adottano suddetta convenzione, di mantenere direttamente la programmazione e la gestione delle proprie risorse finanziarie e patrimoniali;

le unioni di comuni non hanno rilievo costituzionale e, in base ai principi su cui poggia il federalismo istituzionale, è, quindi, possibile delineare una semplificazione che riduca gli adempimenti a carico degli enti locali e comporti, inoltre, una riduzione della spesa;

il quadro giuridico venutosi a creare suggerisce una riorganizzazione dell'istituto dell'unione dei comuni che, nel rispetto della normativa vigente in materia di gestione associata comunale e di finanza pubblica, potrebbero essere sostituite dalle federazione di comuni, le quali, riflettendo la struttura organizzativa dell'unione di comuni, e pur non essendo un ente, non prevedendo personalità giuridica, né disponendo di organi o di strutture articolate, potrebbero garantire, altresì, economie di scala ed efficienza;

la federazione dei comuni si definisce come modello associativo che prevede uffici unici per la gestione di singole funzioni e servizi, sotto la diretta responsabilità dei singoli comuni «specializzati» nello svolgimento di determinati compiti, e in cui l'attività istituzionale è definita secondo le direttive della conferenza dei sindaci dei comuni facenti parte della federazione e coordinata da un segretario comunale incaricato dalla conferenza dei sindaci e scelto tra quelli in servizio presso i comuni stessi;

l'ambito ottimale di riferimento è liberamente scelto dai comuni, ma deve garantire, almeno per i comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, la gestione associata efficiente di tutte le funzioni e servizi;

la federazione si fonda su un atto costitutivo e su un regolamento. Alla federazione possono aderire sia i comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, sia i comuni con popolazione compresa tra 1.000 e 5.000 abitanti (che possono trovare nella federazione la soluzione all'obbligo della gestione associata delle funzioni fondamentali), sia comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti (che possono trovare nella federazione la soluzione alla gestione dei problemi relativi alla carenza di risorse e al patto di stabilità);

all'interno della federazione, ogni attività è svolta, a livello gestionale, da un solo ente secondo un protocollo d'intesa sottoscritto tra le parti e che prevede l'istituzione di una «struttura comune», ovvero uffici unici situati presso uno o più comuni della federazione, così che la gestione di ciascun ufficio unico comporta una spesa prevista ad inizio anno coperta con il concorso di tutti i comuni aderenti, che, nel rispetto della autonoma programmazione delle risorse, trasferiscono parte di queste all'ente che gestisce l'ufficio unico;

il riparto delle risorse utilizzate per sostenere i costi delle funzioni garantite dalla federazione è riportato all'interno di un bilancio, che, pur non avendo una propria valenza giuridica, diventa per la federazione stessa, oltre che strumento di rendicontazione, anche mezzo per la definizione degli obbiettivi generali e delle linee operative dei diversi comuni;

ai fini patto di stabilità, così come per i vincoli in materia di gestione del personale, la federazione consente di dare luogo a compensazioni gestionali tra i comuni aderenti in base ai saldi obiettivo definiti dalla vigente normativa, così che, ad esempio, un dipendente a tempo determinato può essere impiegato dal comune sulla base delle disponibilità di spesa dello stesso, per poi essere impiegato anche negli altri enti facenti parte della federazione,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative al fine di introdurre nel nostro ordinamento il modello associativo della federazione dei comuni per la gestione associata di funzioni e servizi.

(1-00775)
«Reguzzoni, Bossi, Lussana, Luciano Dussin, Fogliato, Montagnoli, Alessandri, Allasia, Bitonci, Bonino, Bragantini, Buonanno, Callegari, Caparini, Cavallotto, Chiappori, Comaroli, Consiglio, Crosio, D'Amico, Dal Lago, Desiderati, Di Vizia, Dozzo, Guido Dussin, Fava, Fedriga, Follegot, Forcolin, Fugatti, Gidoni, Giancarlo Giorgetti, Goisis, Grimoldi, Isidori, Lanzarin, Maggioni, Maroni, Martini, Molgora, Laura Molteni, Nicola Molteni, Munerato, Negro, Paolini, Pastore, Pini, Pirovano, Polledri, Rainieri, Rivolta, Rondini, Simonetti, Stefani, Stucchi, Togni, Torazzi, Vanalli, Volpi».