ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00750

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 546 del 07/11/2011
Abbinamenti
Atto 1/00745 abbinato in data 07/11/2011
Atto 1/00751 abbinato in data 07/11/2011
Atto 1/00752 abbinato in data 07/11/2011
Atto 1/00755 abbinato in data 07/11/2011
Atto 1/00758 abbinato in data 09/11/2011
Firmatari
Primo firmatario: PALADINI GIOVANNI
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 04/11/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORMISANO ANIELLO ITALIA DEI VALORI 04/11/2011
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 04/11/2011
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 04/11/2011
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 07/11/2011


Stato iter:
09/11/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/11/2011
Resoconto MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 07/11/2011
Resoconto MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA
Resoconto MOTTOLA GIOVANNI CARLO FRANCESCO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
 
PARERE GOVERNO 09/11/2011
Resoconto SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 09/11/2011
Resoconto MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI
Resoconto POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto MURO LUIGI FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA
Resoconto DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/11/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/11/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 07/11/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/11/2011

ACCOLTO IL 09/11/2011

PARERE GOVERNO IL 09/11/2011

DISCUSSIONE IL 09/11/2011

APPROVATO IL 09/11/2011

CONCLUSO IL 09/11/2011

Atto Camera

Mozione 1-00750
presentata da
GIOVANNI PALADINI
testo di
lunedì 7 novembre 2011, seduta n.546

La Camera,

premesso che:

il Governo per contenere la spesa pensionistica ha modificato la decorrenza dei trattamenti pensionistici;

l'articolo 12, comma 5, del decreto-legge n. 78 del 2010, come modificato dall'articolo 1, comma 37, lettera a), della legge n. 220 del 2010, prevede che nei confronti di un contingente di 10.000 lavoratori continua ad applicarsi la disciplina in materia di termini di decorrenza dei trattamenti pensionistici (le cosiddette finestre) previgente al decreto-legge n. 78 del 2010;

le categorie di lavoratori rientranti nel predetto contingente sono le seguenti:

a) lavoratori collocati in mobilità ordinaria, di tutto il territorio nazionale, sulla base di accordi sindacali stipulati anteriormente al 30 aprile 2010 che maturano i requisiti per il pensionamento entro il periodo di fruizione dell'indennità di mobilità;

b) lavoratori collocati in mobilità lunga (finalizzata al pensionamento) per effetto di accordi collettivi stipulati entro il 30 aprile 2010;

c) lavoratori che al 31 maggio 2010 (data di entrata in vigore del decreto-legge n. 78 del 2010) siano titolari di prestazioni straordinarie a carico dei fondi di solidarietà di settore (settori del credito, delle assicurazioni e altro);

la deroga prevista da tale decreto-legge riguarda le sole finestre di accesso al pensionamento e afferisce, perciò, sia alla pensione di vecchiaia sia alla pensione di anzianità. Tali disposizioni, inoltre, non riguardano i lavoratori che hanno perfezionato i requisiti per il diritto a pensione entro il 31 dicembre 2010; questi ultimi, infatti, conseguono il trattamento pensionistico sulla base delle previgenti regole di accesso;

purtroppo ad oggi il Governo non ha fatto conoscere il numero di istanze di pensionamento presentate dai lavoratori, al fine di avvalersi del regime previgente in materia di decorrenze per l'accesso alla pensione. Il fatto che il Governo non abbia effettivamente ultimato il monitoraggio delle richieste di pensionamento non ha, a giudizio dei firmatari del presente atto di indirizzo, alcuna motivazione ragionevole;

il Governo a fine settembre 2011, rispondendo ad un'interrogazione in Commissione lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati, ha informato «che l'Inps sta provvedendo a predisporre la graduatoria dei lavoratori potenziali destinatari della salvaguardia prevista dall'articolo 12, comma 5, del citato decreto-legge e che comunque, allo stato, secondo quanto comunicato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, i lavoratori in mobilità ordinaria, lunga ed i lavoratori esodati, potenziali destinatari delle disposizioni innanzi richiamate nell'anno 2011, sono complessivamente 1.200»;

i numeri ufficiosi forniti dal Governo appaiono strani, dal momento che altre fonti ufficiose indicherebbero che le richieste presentate supererebbero di gran lunga il limite dei 10.000 aventi diritto, previsto dalla legge per accedere ai benefici in questione;

inoltre l'articolo 12, comma 5-bis, del citato decreto-legge (comma inserito dall'articolo 1, comma 37, lettera b), della legge n. 220 del 2010) prevede che in favore dei lavoratori appartenenti alle categorie appena citate, che non dovessero rientrare nel contingente dei 10.000 beneficiari del «congelamento» dei requisiti pensionistici, possa essere disposta, in luogo dell'applicazione della disciplina previgente in materia di decorrenza dei trattamenti pensionistici, la concessione del prolungamento dell'intervento di sostegno al reddito per il periodo intercorrente tra lo scadere del periodo di fruizione dell'ammortizzatore sociale e la finestra per l'accesso al pensionamento;

tale ultima misura deve essere adottata con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, nei limiti delle risorse disponibili del fondo sociale per l'occupazione e la formazione;

ad oggi il decreto non risulta ancora adottato, dimostrando una volta di più l'inerzia del Governo in carica;

pur manifestando apprezzamento per l'intenzione di attuare la disposizione che dovrebbe garantire un prolungamento dell'intervento di sostegno al reddito a favore di coloro che non rientreranno tra i beneficiari del «congelamento» dei requisiti previdenziali, si domanda quando verrà concretamente adottato il previsto decreto di competenza ministeriale e, soprattutto, con quali risorse ciò sarà possibile, atteso che si continuano a richiamare i vigenti limiti di spesa, probabilmente anche per giustificare quella che ai firmatari del presente atto di indirizzo appare un'inerzia dell'Esecutivo di fronte alla grave crisi occupazionale ed economica in atto,
impegna il Governo:
a fornire il numero di istanze di pensionamento presentate e, nel caso non fosse terminato il monitoraggio, a terminarlo con la massima urgenza, subito dopo l'approvazione della presente mozione;

ad assumere iniziative dirette a concedere la deroga immediatamente nel caso in cui il numero di istanze di pensionamento presentate fosse quello indicato dal Governo a fine settembre 2011;

se il numero di richieste risultasse superiore a diecimila, ad adottare entro tempi brevissimi il provvedimento per la concessione del prolungamento dell'intervento di sostegno al reddito per il periodo intercorrente tra lo scadere del periodo di fruizione dell'ammortizzatore sociale e la finestra per l'accesso al pensionamento.

(1-00750)
«Paladini, Aniello Formisano, Borghesi, Donadi, Monai».