Atto Camera
Mozione 1-00744
presentata da
DONATO RENATO MOSELLA
testo di
martedì 25 ottobre 2011, seduta n.541
La Camera,
premesso che:
il 14 settembre 2011 la Fiat ha reso nota la sua decisione di avviare le procedure per la cessazione dell'attività dello stabilimento Irisbus di Valle Ufita, a seguito della rinuncia del gruppo Dr all'acquisto dello stabilimento campano;
secondo quanto fatto sapere dall'azienda, alla base di una scelta così grave si collocano gli effetti drammatici della crisi che ha duramente colpito l'intero settore degli autobus urbani, determinando una drastica riduzione delle immatricolazioni e una complessiva diminuzione della capacità produttiva dello stabilimento, passata dai 717 veicoli del 2006 ai 145 autobus, di cui meno di 100 urbani, dei primi sei mesi del 2011;
sino a questo momento i diversi tentativi di concertazione e di dialogo intercorsi tra le istituzioni, i vertici dell'azienda, le parti sociali e i rappresentanti locali non hanno avuto i risultati sperati e, in seguito al mancato raggiungimento dell'accordo tra le parti in causa, l'azienda ha avviato le procedure di mobilità per tutti i lavoratori;
l'Irisbus non solo rappresenta l'unica fabbrica in Italia a produrre autobus, ma costituisce uno snodo importante per lo sviluppo industriale e produttivo di un territorio, quale quello campano, già fortemente provato dall'attuale grave crisi economica e da decenni di arretratezza e di mancata crescita;
la chiusura dello stabilimento segna un colpo durissimo per l'intera regione Campania e darà luogo a forti ripercussioni sul settore dell'automotive, oltre a determinare un aumento dei livelli di disoccupazione già di per sé altissimi in questi territori;
la chiusura dell'Irisbus, infatti, mette in discussione il futuro di circa 700 dipendenti, senza contare le numerose imprese dell'indotto anch'esse coinvolte, seppure indirettamente, dalle vicende dello stabilimento di Flumeri;
i numeri della crisi in Campania sono drammatici e mettono in evidenza tutte le difficoltà di un territorio che stenta a ripartire: nella sola provincia di Avellino si contano ben 83 vertenze industriali in atto e sono 14.426 gli addetti che rischiano il posto di lavoro;
è evidente che la chiusura dello stabilimento di Flumeri rappresenta l'ennesima duro colpo ad un settore di estrema importanza, quale il trasporto pubblico locale: i continui tagli realizzati dal Governo con le ultime manovre economiche, che hanno prodotto nel comparto una riduzione delle risorse pari a 1,5 miliardi di euro, hanno determinato una contrazione della produzione e degli investimenti, mettendo a rischio il futuro e la capacità produttiva dell'Irisbus,
impegna il Governo
ad adottare ogni iniziativa, per quanto di competenza, al fine di superare lo stallo nella vicenda Irisbus e giungere ad una soluzione che preveda la continuità nella produzione e assicuri l'occupazione dei dipendenti dello stabilimento;
a prevedere un piano nazionale di finanziamento del settore dei trasporti volto ad incentivare l'ammodernamento del parco vetture circolanti, con conseguente beneficio per le aziende che operano nel settore;
ad assumere, nell'ambito delle proprie competenze, tutte le iniziative necessarie per garantire un sistema di mobilità sostenibile dal punto di vista economico ed ambientale.
(1-00744)
«Mosella, Lanzillotta, Pisicchio, Tabacci, Vernetti, Brugger».