ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00710

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 514 del 07/09/2011
Abbinamenti
Atto 1/00702 abbinato in data 07/09/2011
Atto 1/00705 abbinato in data 07/09/2011
Atto 1/00706 abbinato in data 07/09/2011
Atto 1/00707 abbinato in data 07/09/2011
Atto 1/00708 abbinato in data 07/09/2011
Atto 1/00709 abbinato in data 07/09/2011
Firmatari
Primo firmatario: FARINA RENATO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 07/09/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 07/09/2011
BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 07/09/2011
DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 07/09/2011
MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 07/09/2011
TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 07/09/2011
DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA 07/09/2011
RAZZI ANTONIO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 07/09/2011
COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 07/09/2011


Stato iter:
07/09/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 07/09/2011
Resoconto BELLOTTI LUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 07/09/2011
Resoconto MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto FARINA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/09/2011

ACCOLTO IL 07/09/2011

PARERE GOVERNO IL 07/09/2011

DISCUSSIONE IL 07/09/2011

APPROVATO IL 07/09/2011

CONCLUSO IL 07/09/2011

Atto Camera

Mozione 1-00710
presentata da
RENATO FARINA
testo di
mercoledì 7 settembre 2011, seduta n.514

La Camera,


premesso che:


la gravissima carestia che affligge il Corno d'Africa ed ha il suo epicentro in Somalia mette a rischio la vita di milioni di persone, ed è destinata a crescere ancora; secondo i dati del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, UNICEF, sono almeno 12,4 milioni le persone che nei quattro Paesi colpiti dalla siccità hanno «immediato, urgente bisogno di aiuto umanitario». Le stime parlano di 4,8 milioni di persone nell'est dell'Etiopia, 3,7 milioni in Somalia (dei quali 2,8 milioni nel sud del Paese), altri 3,7 milioni nel nordest del Kenya e infine 165.000 a Gibuti;


la siccità e le successive alluvioni e il triplicarsi dei prezzi dei generi di prima necessità inducono ad una migrazione in condizioni disumane miriadi di persone, le quali si dirigono dalla Somalia verso campi profughi come quello di Dadaab in Kenya, ormai ridotto ad un immenso lazzaretto dove le condizioni igieniche, sanitarie e di sicurezza fisica sono fuori controllo;


secondo Jacques Diouf, direttore generale della Fao, sulla base di un summit svoltosi a Roma il 25 luglio 2011, servono 1,6 miliardi di dollari (1,1 miliardi di euro) nei prossimi dodici mesi per impedire o almeno limitare la tragedia; a tutt'oggi mancano all'appello circa 800 milioni di dollari;


lo stato di carestia corrisponde a una definizione precisa delle Nazioni Unite: almeno il 20 per cento delle famiglie colpite da una grave penuria alimentare, il 30 per cento della popolazione in stato di grave malnutrizione e un tasso di mortalità quotidiano di 2 persone su 10 mila. In totale, l'Onu ha stimato in quattro milioni di somali, il 53 per cento della popolazione, le persone a rischio deficit alimentare;


finora, la carestia ha colpito le regioni del Basso Shabelle e il sud di Bakol, oltre che i 400.000 sfollati dei campi di Afgoye, quelli della capitale somala, i distretti di Ballad e Adale, nella regione del Medio Shabelle, e la regione del Baj. Secondo le Nazioni Unite, entro la fine dell'anno, alla lista si aggiungeranno le provincie di Juba, Gedo e Hiiran;


le principali vittime della carestia sono i bambini: secondo l'UNICEF, nella sola Somalia 1,85 milioni di bambini hanno bisogno di assistenza e più di 780.000 risultano malnutriti, dei quali 640.000 nelle zone meridionali. Di quest'ultimo gruppo, 310.000 bambini - ovvero quasi la metà - soffrono di malnutrizione acuta grave. In tutto il Corno d'Africa, 600.000 bambini sono in immediato pericolo di vita. «Si calcola - così si legge nel Situation Report di Caritas Somalia - che ogni 11 settimane muore il dieci per cento della popolazione somala sotto i 5 anni»;


«È vietato essere indifferenti davanti alla tragedia degli affamati e degli assetati» queste le parole, durante l'Angelus di domenica 31 luglio 2011, di Papa Benedetto XVI, che già il 17 luglio 2011 aveva fatto proprio l'allarme che viene dagli operatori umanitari e dalle organizzazioni internazionali che appaiono impotenti dinanzi alle dimensioni immani e crescenti della catastrofe;


il Ministro degli affari esteri Franco Frattini ha espresso la volontà del Governo di soccorrere con un grande sforzo le popolazioni colpite, sostenendo che «di fronte a drammatiche emergenze umanitarie, l'Italia è pronta a fare sino in fondo la sua parte anche come donatore. Gli aiuti ci sono, ci saranno, e consistenti. Soprattutto, si tratta di aiuti concepiti non solo per alleviare nell'immediato le sofferenze della popolazione, ma anche per contribuire a gettare le basi di un futuro sviluppo autonomo di quei Paesi». È altresì «urgente e indispensabile un corridoio umanitario e aereo per portare beni di prima necessità dove servono, sfidando, se occorre, i terroristi Shabaab, che hanno detto di non volere gli aiuti perché per loro purtroppo la vita delle persone non vale niente»;


risultano essere di circa 20 milioni di euro i fondi messi a disposizione dal Governo per il 2010-2011 per l'emergenza in Corno d'Africa; l'azione italiana è diretta, oltre che al sostegno alimentare immediato, a incrementare interventi bilaterali di cooperazione in ambito sanitario, alimentare, idrico e agricolo a favore delle popolazioni maggiormente colpite; il 2 agosto 2011 un volo umanitario con la presenza del Sottosegretario Mantica per trasportare, dalla base di Brindisi al campo di Dadaab in Kenya, dove sono ospitati profughi somali, prodotti alimentari ed aiuti di prima necessità, distribuiti tramite la Croce rossa internazionale e dall'Unhcr; a questo è seguito un secondo volo umanitario con viveri ed aiuti diretto a Mogadiscio;


AGIRE onlus - Agenzia italiana per la risposta alle emergenze, il comitato che raggruppa autorevoli organizzazioni non governative italiane, ha avviato una campagna d'informazione e raccolta fondi con il patrocinio del Ministero degli affari esteri;


essendo la gravità e gli effetti della carestia legati al conflitto interno e alla debolezza del Governo internazionalmente riconosciuto, si segnala con favore l'accordo firmato il 6 settembre a Mogadiscio, sotto l'egida dell'Onu, e con il contributo fattivo della nostra diplomazia, dove si è fissato un percorso (road map) per porre fine all'impasse politica e al Governo di transizione rivelatosi incapace di risollevare il Paese dopo venti anni di guerra civile. A sottoscrivere il «documento per la stabilità», che prevede una nuova costituzione ed elezioni tra luglio e agosto del 2012, il presidente somalo, Sharif Sheick Ahmed, i responsabili della regione autonoma del Puntland (nel nord-est) e la milizia filo-governativa Ahlu Sunna wal Jamaa. «Siamo seriamente impegnati ad applicarla», ha detto il presidente;


la III Commissione (Esteri) della Camera dei deputati ha approvato all'unanimità una risoluzione di analoghi contenuti,

impegna il Governo:


a mettere a disposizione delle organizzazioni internazionali aiuti utili a fronteggiare questa emergenza-carestia, aumentando i fondi stanziati a tal fine;


a incrementare gli interventi di cooperazione allo sviluppo soprattutto nei settori agricolo e sanitario, coinvolgendo il più possibile le associazioni della società civile;


a promuovere, anche in collaborazione con altri Paesi, politiche per l'agricoltura che permettano di sperimentare, attraverso studi e ricerche, nuove modalità di aiuto ai Paesi africani in modo più strutturale e meno episodico;


ad adottare tutte le iniziative diplomatiche utili, coinvolgendo la responsabilità dell'Unione europea, a permettere che le popolazioni del Corno d'Africa e soprattutto in Somalia possano vivere in sistemi statuali stabili e democratici, sostenendo gli sforzi di chi si oppone alla violenza delle Corti Islamiche;


a sostenere la richiesta dell'Unicef che ha lanciato un appello a tutta l'industria del trasporto aereo, affinché assicuri il trasporto gratuito o fortemente scontato degli aiuti indispensabili alle popolazioni stremate dalla carestia e dalla siccità;


ad adottare iniziative normative atte a semplificare e ad agevolare il sistema di adozioni internazionali a favore dei bambini del Corno d'Africa;


a contribuire alla forte campagna di informazione in atto per sensibilizzare
l'opinione pubblica italiana alla tragedia di luoghi e popoli con cui l'Italia ha particolari legami storici.
(1-00710)
«Renato Farina, Evangelisti, Binetti, Di Biagio, Mosella, Tempestini, Dozzo, Razzi, Commercio».